Ryanair ci truffa nel cambio, cosa fare per evitarlo

Gabriele Arestivo
5 min readNov 3, 2018

Ogni volta che visito un paese diverso dal mio, con altra valuta, mi pongo lo stesso quesito: dove faccio il cambio? Conviene di più in aeroporto o in città? O forse conviene semplicemente ritirare al primo ATM disponibile e credibile? Per avere un’idea più chiara basterebbe controllare online il valore del cambio e in base a quello ponderare la migliore tra le opzioni, ma diciamoci la verità: siamo pigri e qualche euro in più non cambia certo la vacanza.

Stamani mi sono sentito in questa stessa condizione, seppur fossi ancora nel mio soggiorno di casa. Ho deciso di acquistare un paio di biglietti aerei in vista del Natale e la meta prescelta per una breve fuga pre-cenone è Budapest.

Tutto ok per il volo di andata Milano Malpensa — Budapest con Wizzair, qualcosa di strano è invece accaduto per la tratta successiva Budapest — Palermo, operata solo da Ryanair.

La società irlandese è la prima low-cost in Europa, croce e delizia del Vecchio Continente a cui bisogna riconoscere tanti meriti e qualche bel difetto. La mancanza di trasparenza è uno di questi, non a caso l’Antitrust italiano ha appena sospeso l’attuazione della loro nuova politica bagagli: dal 1 novembre 2018 saremmo costretti a salire a bordo con il solo zainetto, ed eventuale bagaglio a mano solo a pagamento.

LA TRUFFA

Imposto così la rotta, la data e scelgo il mio volo (da Ungheria a Italia), ma mi accorgo subito che Ryanair mostra automaticamente la valuta in fiorini (27.202 HUF), senza possibilità di cambio (cosa che invece Wizzair, un attimo prima, mi aveva permesso). Vado avanti, aggiungo la priorità (2100 HUF) ed eseguo un chirurgico slalom tra le varie offerte che puntano ad incrementare il conto finale.

A questo punto vedo in alto il totale che dovrò pagare di 29.302 HUF, ma per avere un’idea più precisa di quanto equivalga in euro, apro un’altra pagina del browser e cerco “29.302 HUF in euro”, la risposta è: “91,04 euro”.

Benissimo, allora continuo fino alla pagina conclusiva per effettuare il pagamento dove trovo le classiche opzioni: carte di credito/debito o Paypal.

Quest’ultima opzione è la mia preferita, mi permette di fare le cose più velocemente e non devo perder tempo ad inserire i dati della carta (con eventuali codici di controllo). Oltretutto, selezionando Paypal, posso FINALMENTE vedere il totale nella mia valuta, l’euro; peccato che il totale da loro convertito sia 97,03€!

Il motivo è più che ovvio, Ryanair applica un suo tasso di cambio “creativo” di 0,0033113 e vuole derubarmi di circa 6€. La cosa mi sembra assurda, così scavo più a fondo e leggo le informazioni allegate.

L’avvertimento suona quasi minaccioso: deselezionando la casella otterrai dalla tua banca un tasso non garantito, soggetto alle fluttuazioni del giorno, che potrebbe tradursi in un costo significativamente più alto”.

Quasi una minaccia, come se la nostra banca fosse un mostro pronto a divorare soldi (…) e loro i buoni pronti a salvarci al momento del bisogno. Ma la nota continua e la parte più divertente si trova nell’ultimo paragrafo, dove la compagnia ci suggerisce “di non deselezionare la casella di spunta, in modo da ottenere il nostro tasso di cambio garantito”.

Sarà anche garantito, ma lo è anche la “sola”.

ANCHE PAYPAL CI PROVA, SONO ACCERCHIATO

Decido quindi di deselezionare questa maledetta casella e accettare il cambio di altri, giusto per provare. Così procedo con Paypal e una volta effettuato il login mi viene subito proposta la scelta sulla valuta del pagamento. Anche qui non siamo messi meglio, Paypal vuole infatti 95,18€ (quasi 2€ in meno di Ryanair) e anche loro hanno un tasso di conversione creativo di 1Euro =307,880 HUF.

Ma c’è anche l’opzione in fiorini ungheresi, con altro avvertimento (in rosso) che a stabilire il tasso di cambio sarà la società emittente della carta.

Le due opzioni di Paypal alla prima schermata

A questo punto non ho altre opzioni, posso soltanto rischiare ed affidarmi ad un onesto tasso di cambio della mia banca (Unicredit in questo caso) oppure accettare le tariffe gonfiate di Ryanair/Paypal. Ci penso un attimo e realizzo che già “mi fido” della banca più che degli altri, infatti ci tengo tutti i miei risparmi, quindi rischio e scelgo di pagare in fiorini ungheresi (senza conoscere il tasso di cambio della mia banca).

HO RISPARMIATO E NON POCO

Pago e aspetto il messaggio della transazione, con stupore scopro che non ho pagato un costo “significativamente più alto”, come minacciato dalla compagnia aerea, bensì 90,59€ e risparmiato 6,44€ sul prezzo iniziale proposto da Ryanair.

Sono il primo a supportare le compagnie aeree e pagare gli extra quando necessari (vedi la priorità), ma queste sono politiche del tutto scorrette che potremmo forse chiamare truffe.

Sei euro non saranno tanti, ma negli ultimi quindici anni avrò preso almeno un centinaio di voli Ryanair e tanti in simili condizioni di “cambio”. Ho vissuto a Londra e Budapest, acquistato decine di voli senza fare caso a questi tranelli, di sicuro ci ho perso qualche centinaio di euro.

Mi sento un po’ truffato.

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