Pure i lampioni.

Giorgia Pittau
2 min readOct 25, 2017

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Avete mai pensato a quante persone s’innamorano al Parco del Valentino? Certo, potreste anche non fare mai questo pensiero. Mica siete come me, che m’imbambolo davanti all’autunno e mi perdo nella voglia di castagne che non si sbucciano ma che è comunque bello tenere il sacchetto in mano. Sì, io immagino le storie di quelli che si sono innamorati al Valentino.

Me li vedo, quei due, che passeggiano con lo sguardo in avanti, la testa in panne, le gambe attente a non intrecciarsi. Uniti da un filo invisibile fatto di parole ben calibrate. Perché all’inizio è sempre così, si cerca di dare il meglio di sé, di dire cose interessanti, intelligenti e tante altre cose che iniziano con in. Se poi si va al Valentino per il primo appuntamento, beh, bisogna essere all’altezza della bellezza del luogo, ancora più in-teressanti, più in-telligenti.

Me li vedo, quei due, che quando hanno finito le parole ben calibrate, sono preda di un tipico silenzio da primo appuntamento. Ed è allora che il parco cala il suo asso. A quei due, gli manda uno scoiattolo. Sì, uno scoiattolo che spunta fuori dal nulla, o dal dietro le quinte di uno spettacolo messo in scena dal Valentino. Guarda! Ma che carino! Diamogli una nocciolina, hai una nocciolina? (Ti pare che porto le noccioline al nostro primo appuntamento?!) Mannaggia, non ho noccioline. Vabbè… ma che carino!

Me li vedo, quei due, che dopo i ruscelletti, le stradine, le foglie gialle, le panchine, finalmente, si scambiano il primo bacio, incorniciato da uno splendido tramonto sul fiume e inevitabilmente seguito da un sorriso un po’ stupido. Sia chiaro, parlo di una stupidità bella, quella di cui ti vergogni a parlarne con gli amici ma che sarai sempre felice di ricordare, con il tramonto e tutto il resto.

Secondo me son proprio tante le persone che s’innamorano al Valentino. Pure i lampioni s’innamorano al Valentino.

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