Navalny: chi è davvero l’oppositore di Putin?

Giorgia Argiolas
2 min readApr 20, 2017

Il blogger che esalta le folle, in realtà, viene considerato xenofobo, nazionalista e populista dai più

Ma chi è realmente “l’uomo che — a detta del Wall Street Journal — Putin teme di più in assoluto”? Avvocato russo quarantunenne, Alexei Navalny si è formato all’Università di Yale e ha preso parte al “Greenberg World Follows Program”, un programma creato nel 2002 per cui vengono selezionate ogni anno su scala mondiale 16 persone con caratteristiche da “leader globali”. Inoltre, è co-fondatore del movimento “Alternativa democratica”, uno dei beneficiari della National Endowment for Democracy (NED), potente fondazione privata no-profit statunitense che riceve fondi anche dal Congresso e che finanzia, apertamente o sottobanco, migliaia di organizzazioni non governative in oltre 90 paesi per “far avanzare la democrazia”.

Le sue prime campagne contro la corruzione dilagante in Russia e nel governo di Mosca le ha cominciate nel 2008. Sempre in quegli anni è iniziata la sua dura opposizione al partito di governo e di Putin “Russia Unita” che ha definito “partito dei truffatori e dei ladri”. Nel 2011 ha creato la sua Fondazione anticorruzione, raccogliendo tutte le denunce segnalate dai cittadini sul suo blog.

Famoso per i toni sempre accesi e coloriti, è considerato populista, nazionalista e xenofobo. Per la sua partecipazione alla “Marcia russa” di Mosca nel 2011 e alla campagna “Stop feeling the Caucasus”, Navalny ha subito diverse critiche, tanto da essere definito razzista da Engelina Tarayeva del partito liberale “Yabloko”, da cui il blogger è stato espulso nel 2007, proprio a causa delle sue posizioni nazionaliste:

“Considero Alexei Navalny l’uomo più pericoloso della Russia. Non c’è bisogno di essere un genio per capire che la cosa più orribile che possa accadere è che i nazionalisti prendano il potere”.

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