Onore al cane Flush

8 min readApr 14, 2024
Il cane Flush

Flush è indubbiamente un cane importante: non è da tutti essere il cane di una poetessa come Elisabeth Barrett Browning e di meritare una biografia scritta da Virginia Woolf. Ho conosciuto la storia di Flush per caso e il modo che qui propongo per rendergli onore può essere usato in tanti altri contesti. Potrà sembrare un modo arido e tecnico, ma il suo obiettivo è quello di separare — come vedremo — il segnale dal rumore.

Ma andiamo con ordine. Vivo a Firenze da molti anni, ma non avevo mai visitato il Cimitero degli inglesi. È impossibile non passarci accanto dato che forma un’isola ben visibile in mezzo al Piazzale Donatello sui viali che circondano la Firenze storica. Ho avuto l’occasione di visitarlo qualche giorno fa. Facevo parte di una visita di gruppo guidata da Maura che di fronte alla tomba di Elisabeth Barrett ha — tra le altre cose — richiamato la storia d’amore tra la poetessa e Robert Browning citando un brano tratto dal romanzo Flush di Virginia Woolf che ha come protagonista proprio il cane della poetessa sepolta al Cimitero degli inglesi:

Poi [Miss Barrett] fece qualcosa che non faceva da moltissimi giorni; andò con le sue gambe fino al cancello di Devonshire Place insieme alla sorella. Gli amici, la famiglia, tutti si stupivano del suo miglioramento. Ma solo Flush sapeva da dove venisse la sua forza — veniva da quell’uomo scuro seduto in poltrona. [Mister Browning] Tornò ancora, e ancora e ancora. Dapprima una volta a settimana: poi due volte a settimana. Veniva sempre nel pomeriggio e se ne andava nel pomeriggio. Miss Barrett lo vedeva sempre da sola. E nei giorni in cui non veniva, venivano le sue lettere. E quando non c’era lui, c’erano i suoi fiori.

Stimolato da questa citazione e dal ruolo che viene assegnato al cane Flush, una volta tornato a casa ho cominciato a cercare notizie intorno a Flush e ho pensato di utilizzare Wikidata per metterle insieme.

Wikidata è un servizio operativo dal 2012. Nasce come base dati di supporto alle varie versioni linguistiche di Wikipedia, ma si propone anche di essere una base di conoscenza generale “for the world at large”. Può trovare posto in Wikidata tutto quello che si riferisce a “un’entità concettuale o materiale chiaramente identificabile e descritta utilizzando fonti affidabili e disponibili al pubblico”. In maniera molto accessibile tutti possono essere in grado di utilizzare Wikidata per creare o riusare “informazione strutturata” (in gergo metadati). Wikidata cerca di rendere concreta, operativa e alla portata di tutti la visione del web semantico.

Per una introduzione veloce alle “triple” del web semantico riprendo qui tre paragrafi di un mio contributo. Wikidata usa il linguaggio del web semantico che — come sappiamo — si basa su una grammatica chiamata Resource Description Framework (RDF). Secondo questa grammatica i metadati (o dati) si esprimono con frasi o dichiarazioni (statement) formate da tre parti: soggetto, predicato e oggetto. Le prime due parti (soggetto e predicato) devono consistere obbligatoriamente in URI (Uniform Resource Identifiers). La terza(oggetto) può essere rappresentata da un URI oppure da un valore letterale.

Ad esempio il titolo di un libro “I promessi sposi” è un valore letterale mentre gli URI consistono — semplificando molto — in indirizzi URL che cominciano con http:// o https:// e che identificano in maniera non ambigua l’entità referenziata (ciò di cui affermiamo qualcosa per determinati obiettivi).

Così la dichiarazione di Wikidata formata dalla sequenza di URI che seguono afferma che Foss è un gatto domestico in maniera indipendente dalla lingua usata o dalle applicazioni informatiche:

  1. http://www.wikidata.org/entity/Q54087698 Soggetto (Foss)
  2. http://www.wikidata.org/entity/P31 Predicato (istanza di)
  3. http://www.wikidata.org/entity/Q146 Oggetto (gatto domestico)

Questa è la pagina Wikidata dedicata all’elemento Foss:

Questa invece la pagina dedicata all’elemento cane Flush che — dopo la visita al Cimitero degli inglesi — ho creato su Wikidata:

Qualche nota su alcune affermazioni/dichiarazioni (o triple) relative a quest’ultimo elemento.

Non è stato facile trovare la data di nascita di Flush. La biografia scritta da Virginia Woolf è ovviamente un’opera letteraria anche se corredata da due appendici: Note dell’autrice e Fonti. Secondo la biografia Flush sarebbe nato “intorno all’inizio dell’anno 1842”. Secondo invece la cronologia della vita di Elisabeth Barrett — predisposta dal curatore Kerry McSweeney dell’edizione del 1993 del poema Aurora Leigh — nel gennaio 1841 Elisabeth Barrett acquisisce Flush, un golden cocker spaniel. Considerato che Flush viene acquisito come cucciolo è ragionevole ipotizzare che la data di nascita sia intorno al gennaio del 1841.

Per esprimere in RDF correttamente tutte queste informazioni sulla data di nascita, la tripla nel suo insieme

diventa il soggetto di un’altra tripla che collega questa affermazione (statement) alla fonte dell’affermazione stessa.

Il collegamento alla fonte avviene con un passaggio intermedio attraverso il ‘riferimento’. Qui occorre precisare che l’interfaccia utente Wikidata per l’immissione e la visualizzazione rende semplice un passaggio piuttosto complesso. È sufficiente infatti cliccare ‘aggiungi riferimento’ per creare le tre componenti della tripla :

  • soggetto: la precedente tripla ⇒ [affermazione: Flush data di nascita gennaio 1841] con un URI creato automaticamente da Wikidata: http://www.wikidata.org/entity/Q125298880#Q125298880$99b75bef-445f-25ca-1fdc-2c0350b90fd2. Si tratta di un URI usato prevalentemente dalle macchine. Il valore “ Q125298880#Q125298880$99b75bef-445f-25ca-1fdc-2c0350b90fd2” non compare mai nell’interfaccia utente Wikidata di immissione e visualizzazione.
  • predicato: https://www.w3.org/ns/prov#wasDerivedFrom ⇒ deriva da (proprietà definita dall’ontologia W3C PROV che non compare mai in questa forma nell’interfaccia utente Wikidata di immissione e visualizzazione).
  • oggetto: URI del riferimento alla fonte ⇒ URI creata automaticamente da Wikidata quando si crea uno specifico riferimento. Nel nostro caso: http://www.wikidata.org/reference/f6fd22e969f63e30d7e45cc9c6d8c4f04db64e79. L’URI è usata prevalentemente dalle macchine. Il valore “ f6fd22e969f63e30d7e45cc9c6d8c4f04db64e79” non compare mai nell’interfaccia utente Wikidata di immissione e visualizzazione.

L’URI del riferimento alla fonte diventa poi il soggetto di tre triple che descrivono il riferimento — nel nostro caso un vero e proprio riferimento bibliografico — per quella specifica affermazione [Flush data di nascita gennaio 1841].

In particolare le tre triple che descrivono il riferimento alla fonte sono:

1) viene citata l’edizione del libro dalla che costituisce la fonte del riferimento

2) viene precisato il capitolo dell’edizione dal quale si ricava questa affermazione

3) viene aggiunto che la fonte supporta l’affermazione, ma con dei limiti sulla precisione temporale (circa)

Nella prima tripla, per collegare il predicato ‘fonte del riferimento’ al suo oggetto ovvero l’edizione del 1993 curata da Kerry McSweeney del poema Aurora Leigh di Elisabeth Barrett, ho dovuto creare un altro elemento per ospitare i dati di questa specifica edizione.

Una pagina di aiuto su Wikidata molto dettagliata ci dice cosa fare. Quando la fonte è — come nel nostro caso — un libro occorre distinguere tra opera e edizioni di quell’opera. È una determinata edizione che di solito può essere indicata come fonte. Nel caso del poema Aurora Leigh l’elemento per l’opera esisteva già. Occorreva creare un elemento per l’edizione del 1993 curata da Kerry McSweeney. Per questo elemento — tra le triple che caratterizzano questa edizione — ho inserito l’indentificativo SBN di una edizione (RAV0223676). In questo modo l’edizione è collegata anche al mondo delle biblioteche italiane (al Servizio Bibliotecario Nazionale — SBN). Infine ho collegato tra di loro opera — Q3629872 — e edizione — Q125342094.

Un’ultima annotazione su un’altra tripla che caratterizza l’elemento Flush su Wikidata:

In questo caso il lavoro di creazione della tripla è stato più semplice. Sia la proprietà (presente nell’opera) che l’elemento relativo all’opera esistevano già e sono state quindi riutilizzate come predicato e oggetto nella tripla. È interessante notare che in questo caso il soggetto (il cane Flush) è ovviamente collegato all’opera Flush: A Biography e non ad una particolare edizione di quell’opera.

Abbiamo citato prima RDF ovvero la grammatica del web semantico basata su triple. È importante ricordare che RDF richiama esplicitamente la struttura dati del grafo per rappresentare le triple. Il grafo è una struttura dati non lineare. Ad esempio una lista di nomi in ordine alfabetico è una tipica struttura dati lineare, mentre la struttura dati che rappresenta le vie di comunicazione tra le varie città di un determinato territorio può essere modellata con una struttura dati a grafo.

Ingresso del Cimitero degli inglesi. Immagine da Wikimedia Commons di Sailko CC BY-SA 3.0 DEED

Senza riportare qui la teoria matematica dei grafi (non ne sarei assolutamente in grado), quello che può essere utile tenere presente in questo contesto è che il grafo :

  • è una struttura dati pensata per mettere in relazione le entità rappresentate (nel nostro esempio di grafo le vie di comunicazione tra le città di un determinato territorio);
  • le entità che vengono messe in relazione vengono chiamate nodi;
  • le relazioni che ci sono tra i nodi vengono chiamate archi;
  • nella terminologia della struttura dati del grafo soggetto e oggetto delle triple RDF vengono chiamati nodi, mentre il predicato viene chiamato arco;
  • il grafo è una struttura dati particolarmente utile se i nostri dati vengono elaborati da un computer: ad esempio il nostro navigatore trova rapidamente il percorso più veloce per arrivare a destinazione proprio a partire da una struttura dati a grafo.

Inserire dati o collegare tra loro dati esistenti nel grafo della conoscenza del web semantico è un “piccolo passo”, ma può essere anche — Armstrong docet — qualcosa di importante se diventa una direzione perseguita da molti. Wikidata è oggi uno degli attori centrali della strategia dei Linked Open Data. Più ci prendiamo cura del grafo della conoscenza comune, più le macchine (i computer) avranno la possibilità di servirci meglio e di creare quando ne abbiamo necessità nuova conoscenza attraverso meccanismi logico-matematici (proprio come fa il nostro navigatore).

In un prossimo contributo cercherò di vedere come questo grafo della conoscenza si collega (o si può collegare) alle iniziative emergenti nel mondo dell’Intelligenza artificiale.

È bene ricordare infine che non possiamo trasformare in triple tutti i nostri modi di conoscere e di fare esperienza del mondo. Molte cose sfuggono alla logica delle triple: pensiamo qui solo come esempio alle poesie di Elisabeth Barrett o ai romanzi di Virginia Woolf. Ma il discorso qui si complica e come conclusione (del tutto aperta) non resta che rinviare al grafo dedicato al cane Flush.

Note finali

  • Ringrazio Camillo per i consigli che mi ha dato e in maniera particolare per la revisione accurata e paziente delle triple Wikidata che vengono presentate nel testo e per la revisione della rappresentazione finale del grafo dedicato al cane Flush.
  • La citazione iniziale del brano dal romanzo Flush: a biography di Virginia Woolf (prima edizione originale inglese 1933) è tratta dalla traduzione italiana di Iolanda Plescia: Virginia Woolf, Flush: biografia di un cane, Feltrinelli, 2019, pp. 58–59.
  • Le considerazioni di Virginia Woolf relative alla data di nascita di Flush si trovano alle pagine 14 e 15 dell’edizione italiana citata di Flush: biografia di un cane.
  • Nel testo il termine elemento in corsivo è la traduzione italiana del termine ‘item’ di Wikidata.

Ultima versione con piccoli interventi sul testo del 17.4.2024

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