Olanda: il XVII secolo non sarà più l’“età dell’oro”, perché “c’era la schiavitù” #riscriverelastoria

Gog Magog
2 min readSep 17, 2019

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L’annuncio del Museo di Amsterdam non è però stato bene accolto.

Il Museo di Amsterdam ha annunciato in un comunicato stampa che smetterà di usare la frase “Gouden Eeuw” (“età dell’oro olandese”) per il XVII secolo, perché “il termine non rappresenta esattamente la vita di tutti in quel periodo”. Il curatore del museo ha detto che l’espressione originariamente intendeva evidenziare la potenza economica e militare dei Paesi Bassi raggiunta allora, ma “ignora aspetti negativi come la povertà, la guerra, il lavoro forzato e soprattutto la tratta di esseri umani”.

Se il comunicato stampa concede che l’espressione “età dell’oro” ha un ruolo importante nella storia occidentale in quanto legata all’orgoglio nazionale, il Museo osserva che “le associazioni positive con il termine prosperità, pace, ricchezza e innocenza” mascherano in parte la realtà storica.

Inoltre, il Museo dice che il termine rende una idea della storia dei Paesi Bassi solo “dal punto di vista di chi era al potere”: “dopo tutto, chi determina che si chiami un secolo “d’oro” se molti dei nostri antenati non hanno condiviso l’oro e la prosperità o sono stati vittime della fame di potere e ricchezza sotto forma di sfruttamento, omicidio e schiavitù?

Ma come riporta il magazine italo-olandese 31mag.nl, non tutti hanno accolto l’annuncio senza riserve: anche il deputato El Yassini ha commentato “è abbastanza da codardi cercare di riscrivere la nostra storia”.

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