Gian-Paolo Accardo
1 min readMar 15, 2017

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Grazie per la risposta, Flavio.

Il nostro è un settore molto competitivo (ma ci sono esempi di collaborazione molto fruttuosa) e nel quale è spesso difficile resistere alla tentazione della Schadenfreude – io per primo tendo a cedere, almeno nei pensieri.

Le critiche, che dovrebbero servire per migliorarsi (una forma di peer review), sono spesso percepite come degli attacchi personali, tant’è che quando mi permetto di segnalare un errore a dei colleghi prendo mille precauzioni formali per non passare per il cacacazzi un po’ livido di turno. E quando ne subisco – molto più spesso – devo contare fino a mille prima di rispondere per evitare di essere sgarbato.

Invece il nostro mestiere trarrebbe giovamento se avessimo meno la coda di paglia e fossimo più aperti alle critiche. Probabilmente il fatto che sia difficile farlo con distacco c’entra qualcosa.

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Gian-Paolo Accardo

Editor & co-founder @voxeurop | Editorial coordinator & co-founder @EDJNet | Vice-president AJE-France| ex @courrierinter | Contributor @internazionale.