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Progetto Digital School: le 10 cose che ho imparato — Prima parte

Tatiana Berlaffa
4 min readNov 22, 2015

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Questo è un post che ho pubblicato sul mio blog (che potete leggere in fondo alla pagina) a novembre, al termine del corso base del Progetto Digital School Mondadori. Ho terminato anche il corso avanzato, i docenti sono ottimi e mi sento di consigliare questo percorso a chi ha un proprio progetto personale e vuole svilupparlo imparando di più sui social e sul mondo del web. A seconda del vostro livello di conoscenza del mondo ‘digital’, inoltre, vi consiglio di scegliere se frequentare entrambi i corsi o solo quello avanzato. Per sapere quale dei due frequentare, ad esempio, ponetevi le seguenti domande:

  • Hai già un blog?
  • Hai una pagina Facebook?
  • Hai il profilo Facebook, Twitter e Instagram?

Se a 2 di queste domande avete risposto sì, iscrivetevi direttamente al corso avanzato, altrimenti, partite da quello base. Se poi avete Snapchat (e non avete 15 anni), anche se alle domande precedenti non avete totalizzato 2 sì, andate direttamente all’avanzato senza passare dal via!

Buona lettura!

Progetto Digital School: le 10 cose che ho imparato — Prima parte

E’ appena terminata la prima edizione del Progetto Digital School, scuola di formazione organizzata dalle riviste Mondadori Sale & Pepe, Donnamoderna, Casafacile. Il corso base si propone di insegnare i fondamenti del Content e Social Media Management.

Quando ho letto su Twitter di questo progetto, io, che mi sto appassionando di tematiche digitali e che amo il mondo del giornalismo, non mi sono fatta sfuggire l’occasione di iscrivermi a questa ‘scuola’ i cui docenti sono dei giornalisti affermati.

Tra le riviste che organizzano il corso, la mia preferita è Donna Moderna, anche se ho un debole per un’altra rivista del gruppo, cioè Starbene. Sono un’entusiasta di natura ed ho frequentato tutte le lezioni cercando di imparare il più possibile da ogni docente.

Ma cosa esattamente ho imparato?

Ecco le 10 cose più interessanti, a mio avviso, che ho appreso in questi sabati autunnali a Milano.

1.Definire una DIREZIONE

Sia che stiamo scrivendo un blog, sia che stiamo gestendo i social media per conto di un Brand di qualsiasi tipo, dobbiamo avere una visione a lungo termine. Decidere una direzione implica obbligatoriamente escluderne altre. Solo in questo modo potremo essere davvero efficaci. Cosa vogliamo fornire ai nostri lettori?

2.Scegliere gli USERS o le PERSONAE a cui rivolgersi

Da alcuni studi emerge che gli utenti a cui ci rivolgiamo devono essere il più possibile ben definiti. Devono avere un nome, un lavoro, una località dove vivono, dei gusti ben precisi e, ogni volta che scriviamo, dobbiamo chiederci: a loro piacerà?

3.Le IMMAGINI

Senza di esse non si va da nessuna parte. Se non siamo dei bravi fotografi (ma nella seconda parte del post ho sintetizzato le regole fondamentali che ci hanno spiegato durante il corso per realizzare delle belle foto), possiamo utilizzare quelle dei Creative Commons. Uno dei siti consigliati da cui ‘scaricare’ le immagini è Flickr. Ogni volta che utilizziamo un’immagine, se non siamo sicuri che sia di Creative Commons, contattiamo l’autore e, in ogni caso, sul nostro sito o social mettiamo sempre il riferimento della persona che ha realizzato la fotografia. Esistono anche dei siti molto utili per realizzare immagini (o per scaricarne alcune) modificandole a nostro piacimento attraverso aggiunta di titoli o effetti grafici. I principali sono Canva e Pablo (by Buffer).

4. I TITOLI

Il lettore spesso decide in base a titolo ed immagine se leggere interamente l’articolo. Dagli studi emerge che alcuni tipi di titolo funzionano meglio di altri. Ad esempio, quelli che sottolineano ‘l’urgenza’: ‘Solo 28 prodotti sono ancora disponibili… affrettatevi’, oppure gli elenchi puntati (come questo articolo e il relativo titolo, ad esempio) oppure ancora quelli che richiamano ‘l’autorità’: ‘I migliori dentisti consigliano…’

5.Il CALENDARIO EDITORIALE

Sì, la sola parola incute timore ma, bisogna essere costanti, abituare il lettore ad una certa periodicità e alla garanzia che leggerà qualcosa, per esempio, ogni martedì alle 7:30. (N.B. Il giorno e l’orario scelto non sono casuali, pare infatti che ci siano giorni ed orari in cui i lettori si collegano al Web con maggiore frequenza ed il mio esempio sembrerebbe essere uno dei momenti clou).

Nel prossimo post scriverò le altre 5 cose importanti, secondo me, che ho imparato in questo corso.

Originally published at https://tatianaberlaffa.com

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Tatiana Berlaffa

Viaggiatrice, appassionata di #yoga e #mindfulness. Nel blog racconto i miei esperimenti di vita. Ho frequentato il #progettodigitalschool Mondadori.