Il Taccuino
1 min readJun 8, 2018

“Flannery amava i cimiteri. Gli piacevano l’ordine e la bellezza artificiale che vi regnavano, perché sapeva che nascevano dal timore, dalla paura. Non certo dall’amore della gente per i propri defunti. Per lui i cimiteri non erano altro che inutili e patetici reliquiari che gli esseri umani cercavano di erigere per allontanare lo spauracchio della morte”

Jonathan Carroll, Zuppa di vetro

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