Rompiamo il ghiaccio

Che cos’è The Submarine, e dove sta andando

The Submarine
2 min readMay 24, 2016

Se avete letto fino in fondo il nostro pezzo sulle liste elettorali che sniffano colla, avete letto che era il nostro primo pezzo, e che ci chiamiamo The Submarine. Per gli amici, The Sub.

Se non avete letto quel pezzo dovreste farlo, e ce ne sono altri da pubblicare da dove abbiamo scritto quello.
È per questo che abbiamo deciso di aprire un giornale online?
…No.

Perché non stiamo aprendo un giornale online.
Aprire un giornale online, oggi, è solo vagamente meno da pazzi che aprire un giornale cartaceo.

Non stiamo aprendo un giornale online.

Stiamo aprendo un servizio di informazione. Parte del servizio di informazione sarà anche un portale dove leggere notizie, ma non è il cuore del nostro prodotto — è soltanto un posto da chiamare casa.

Che cosa vuol dire che apriamo un servizio di informazione?
Vuol dire che faremo qualche cosa in più che pubblicare degli articoli su un sito e sperare che qualcuno sia così gentile da leggerli.
Cosa faremo davvero di diverso?
Eh, queste non sono domande da fare al primo appuntamento

The Submarine è un servizio di informazione che parlerà di tutte le notizie importanti dal mondo, di storie inedite da Milano, e ancora, cultura, scienza, tecnologia — notizie che fa bene leggere.

Se è vero che le notizie cambiano tutti i giorni, le storie no.
Parleremo di tutto, perché succede di tutto, ma le nostre grandi storie sono:

  • Le migrazioni epocali in corso verso il nostro continente, e la colpevole e premeditata incapacità dell’Europa di aiutare chi è in estrema difficoltà;
  • La nuova esplosione di povertà e disuguaglianze nel Primo mondo;
  • L’Emergenza ambientale e la troppo lenta transizione verso energie rinnovabili.

Perché ci imbarchiamo in questo lavoro, in un mestiere che al massimo imbarca acqua?
Perché siamo convinti che sia importante — e che possiamo dare una mano, non facendo qualcosa di migliore rispetto agli altri, ma almeno, di diverso.
E crediamo questo sia il mestiere più bello del mondo.
(A parte il custode di isole deserte)

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