Riesci a trovare la barca fantasma?
La scorsa estate 243 persone sono scomparse.
Giovani. Donne. Bambini.
E a nessuno importa.
Il mio nome è Yafet. Vengo dall’Eritrea. L’anno scorso, mia moglie Segen, e mia figlia Abigail, sono fuggite in Libia per prendere una barca con altri rifugiati e arrivare in Italia. L’ultima volta che ho parlato con loro era il 27 Giugno 2014.
Nessuno sa cosa è successo dopo.
Pensavamo che fossero arrivati in Italia, ma non era vero. Pensavamo che fossero rimasti in Libia, ma niente nemmeno lì. E ora crediamo che possano essere finiti in Tunisia, ma non abbiamo le prove. È davvero difficile pensare che siano annegate in mare. È difficile accettare una cosa del genere.
Ora sono qui fuori dal mio paese, senza nessun parente, nessuno che si preoccupa per me — e nessuno si prende cura di loro, nemmeno qui in Sudan o altrove.
Non so nemmeno quello che mi sta passando per la testa.
Ci sono 243 scomparse. Non è un numero piccolo, lo sapete. Vorrei solo chiedere alle ONG e alle organizzazioni umanitarie e alle altre persone — che dicono che si preoccupano degli esseri umani — il motivo per cui non ci hanno risposto.
Se vi ricordate Charlie Hebdo a Parigi, 12 persone sono state uccise dai terroristi. Il mondo si fermò per loro. Ma erano bianchi, europei.
La stessa cosa per la Malaysia Airlines. Tutto il mondo, tutti i paesi, hanno cercato di scoprire quello che era successo.
Ma nel nostro caso, nulla.
Chi può aiutarci a scoprire cosa è accaduto?
Tu puoi
Ci sono centinaia di migliaia di rifugiati in fuga dall’Africa e dal Medio Oriente verso l’Europa in questo momento, ma anche in questo caos il mistero della Ghost Boat è unico — una barca di rifugiati che è semplicemente scomparsa nel nulla senza lasciare traccia. In una miriade di indizi confusi e contradittori.
La famiglia di Yafet è solo una di quelle distrutte da questa vicenda.
Ora, in una nuova serie di Matter, stiamo cercando la Ghost Boat — e vi chiediamo di aiutarci. Nel corso dei prossimi due mesi pubblicheremo inchieste dal Nord Africa, Medio Oriente, e dall’Europa, e la condivisione delle informazioni e dei dati vi darà la possibilità di proseguire nelle indagini.
Adesso, andate a leggervi la storia di Yafet per vedere se potere aiutare.
(tradotto dall’originale)
Ecco come come potete collaborare
Ogni settimana pubblicheremo una nuova puntata della nostra inchiesta, con i nuovi sviluppi. Seguite la pubblicazione dedicata su Medium per ricevere notifiche dei nuovi articoli pubblicati e email di aggiornamento sui progressi delle indagini.
• Usate il tag Ghost Boat su Medium, o #GhostBoat sui social media
• Seguite @FindGhostBoat su Twitter e Facebook.
Potete aiutarci a scoprire cosa è successo. Proviamoci almeno insieme.
Leggete la prima puntata. Pensate a come potete contribuire. Ecco alcune cose su cui stiamo lavorando (link in inglese):
• Costruire una timeline
• Creare un registro degli incidenti di barche nel Mediterraneo
• Scovare i trafficanti
• Cercare la collaborazione di esperti
Dovrete fare attenzione: ci sono parecchie informazioni inesatte, soprattutto su questi temi. Collaboriamo con First Draft per aiutare a condividere le migliori pratiche di verifica, utilizzo dei social media, di immagini satellitari e documentazione, e altro ancora: hanno varie guide utili (in inglese) per iniziare. Aiutateci a esaminare i dati e scrivete il vostro post su Medium.
- Ghost Boat: Una barca con 243 persone è scomparsa e a nessuno importa? — parte 1
- Ecco come potete collaborare con il team di Ghost Boat
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