Perchè ho comprato le quote del Parma Calcio

Jonathan Greci
4 min readJun 30, 2015

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Perchè questa città merita di meglio: e perchè credo che il fallimento della società emblema della città possa diventare un simbolo di rinascita non solo per il calcio ma per tutta Parma.

Una occasione unica: per la prima volta in Italia si può partecipare alla ricostruzione; non solo di una squadra, ma di un nome, di un brand. “Parma” un marchio che rappresenta un territorio, con la sua storia e le sue eccellenze.

Premessa.

Il Parma FC è fallito, portando con sé un buco di decine di milioni di euro. E oltre ai debiti, finanziari e sportivi, ci sono anche molti lavoratori che orbitavano attorno alla squadra che non hanno ricevuto il loro sudato stipendio. L’ennesimo caso di malaffare o di cattiva gestione, l’ennesima società, l’ennesimo fallimento che ha portato alla distruzione della quarta società più titolata d’Italia alla retrocessione in serie D.

Fallito il Parma FC si riparte con una nuova società: il Parma Calcio 1913. Una società composta da 2 gruppi:

  • La “proprietà” fatta da una cordata di importanti imprenditori del territorio, che di fatto avranno la maggioranza ed il controllo della società (con 4 persone nel CDA).
  • L’azionariato popolare fatto di “persone comuni” che entrerà come parte del restante pacchetto azionariale e potrà arrivare fino al 40% della società con 2 persone nel CDA.
  • Potrà poi partecipare e assistere alle riunioni del CDA anche una persona esterna votata dai gruppi di tifosi
Parma 1913: maglia crociata

Ri-cominiciamo da qui

Da oggi si riparte, e si gettano le basi per un nuovo percorso. È quindi un momento chiave, e la domanda che mi pongo è:

Come immaginiamo e cosa vogliamo per il futuro del Parma?

È solo grazie al diretto interessamento di alcuni dei più importanti imprenditori di Parma che oggi possiamo parlare di ri-partenza, con il sogno di poter presto competere a quei livelli che la società merita. Solo grazie ad una dirigenza forte potremo crescere nei prossimi anni e quindi mi sento come prima cosa di dire grazie a questi imprenditori e manager.

Ma il punto vero è che è ancora tutto da fare, ancora tutte le promesse sono da mantenere ma prima di tutto in questo caso si gioca una partita ancora più importante.

Parma ha bisogno di credere in qualcosa, quello che ci serve per poter ri-nascere è lavoro, fede, passione ed organizzazione. Non solo una “fede calcistica” ma la consapevolezza che oggi si può creare qualcosa di nuovo e di migliore, nello sport e per tutta la città dopo un periodo di depressione che ha visto il nome “Parma” troppo spesso legato non alle eccellenze del nostro territorio ma al contrario a fallimenti.

Quel qualcosa in più

Come detto le ossa, la struttura, la dirigenza della società rispecchieranno la struttura “tradizionale” con una dirigenza fatta di manager e persone di esperienza.

Ma il vero valore aggiunto credo che questa volta lo faccia “l’azionariato popolare”. Le fondamenta di questa nuova società nascono dal basso: dalle persone, dal territorio, dalla nostra storia e dai nostri ricordi. Grazie a questo possiamo pensare di costruire qualcosa di grande, e potremo farlo assieme.

Solo così potremo superare gli alti e bassi di un percorso che inizia oggi ma continuerà per i prossimi anni.

Quello che sogno non è di vedere il Parma nuovamente in serie A tra 3 anni… quello che sogno è di vedere lo stadio pieno per i prossimi 3 anni. Lo stadio come luogo di ritrovo per famiglie, giovani, ragazzi, tifosi e non. Una squadra che gioca la sua partita in campo ed una città che gioca la sua sulle tribune. Così quando riprenderemo quel posto che ci compete il sapore sarà ancora più dolce.

È in questo preciso istante che si gettano le basi per il nostro futuro, è in questo momento che si prendono le decisioni importanti.

Ci troviamo di fronte ad un bivio, e credo che oggi si possa e si debba fare qualcosa di più per il futuro del Parma Calcio che scegliere un allenatore ed i giocatori. Questi sono aspetti importanti e decisioni che la società dovrà prendere. Ma ancora più importante è la partita che si gioca fuori dal campo, ed in questa partita credo sia un diritto ed un dovere di ogni tifoso o di ogni Parmigiano dire la sua per poter ri-costruire assieme qualcosa di nuovo, di diverso, di migliore!

Questo il motivo per cui ho comprato le quote del Parma calcio, credo che ora la palla sia in mano a quelle persone che hanno reso possibile tutto questo… ma oggi possiamo ambire a qualcosa di più, in questo esatto istante si ha la possibilità di scegliere un percorso nuovo. Io sono fiducioso, vista anche la qualità degli imprenditori.

Di certo credo anche che se anzichè 100 “persone comuni” se ne raccogliessero 1000 o 10.000 attorno a questa idea allora non solo questo sogno crescerebbe ma lo farebbe in modo nuovo, e per una volta Parma potrebbe essere il simbolo di eccellenza, qualità ed innovazione.

Qui i nomi dei presenti: https://medium.com/@jonathangreci/vi-presento-l-azionariato-popolare-i-nomi-e-come-fare-a-partecipare-84d3ab6ef045

Riprendiamoci il Brand Parma!

E quel piccolo gesto del singolo avrebbe un peso ed un valore diverso nell’insieme.

29 giugno 2015

Jonathan Greci

PS: Se siete interessati potete lasciare i vostri dati senza impegno a questo link e riceverete al più presto tutte le informazioni utili: https://docs.google.com/forms/d/1d58iwMDDto0so4l7y4i3bnHg6z7dW9gm0h5E1f2iQCM/viewform?c=0&w=1

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