L’impatto ambientale delle criptovalute ed Envion come possibile soluzione

Siamo in molti ad essere affascinati dai Bitcoin e dalle criptovalute, ma abbiamo pensato ai risvolti che questa nuova tecnologia ha sull'ambiente?

Marco Fucito
4 min readNov 17, 2017

Le criprovalute non sono gestite da una banca centrale e le infrastrutture su cui girano sono offerte dalla comunità che mettono a disposizione le propria energia elettrica ed il proprio hardware in cambio di una compensazione economica.

Quest’opportunità di guadagno apparentemente facile ha generato una vera e propria “corsa agli armamenti”, sono stati registrati infatti picchi di vendite delle schede grafiche e sono nate intere server farm per minare criptovalute.

Per l’attuale natura dell’algoritmo su cui si basano le criptovalute, la potenza di calcolo richiesta per minare aumenta di giorno in giorno, ed è stato stimato che, nello scenario più pessimista, nel 2020 i terawatt consumati per le operazioni di mining, supereranno il fabbisogno energetico dell’intera Danimarca.
Mentre nello scenario più ottimista nel 2020 l’estrazione di un singolo bitcoin richiederebbe circa la metà dell’energia elettrica consumata da un’intera famiglia americana in un anno.
E’ stato inoltre stimato che il peso dell’HW attuale usato per il mining, supera il peso dell’intera Torre Eiffel, ben 12.000 tonnellate.

Si prospetta dunque uno scenario per niente roseo per il nostro pianeta considerando che attualmente l’energia usata per le operazioni di mining non proviene da fonti rinnovabili e dunque impatta seriamente sull'ambiente.

Envion ha tuttavia studiato una soluzione green al problema che promette di aiutare il pianeta usando fonti energetiche rinnovabili ed al tempo stesso di arricchire gli investitori.

Envion ha infatti studiato e realizzato un nuovo concept: un’unità mobile per il mining, chiamata MMU, che sarà installata direttamente alla fonte delle varie energie alternative (solare, eolica, idroelettrica).
L’energia usata sarà sia green che a basso costo, garantendo un mining maggiormente eco-sostenibile e proficuo.

Link: https://envion.org/en/

ricordati di verificare che il browser mostri la barra verde indicante envion AG [CH], in questo modo sarai certo che stai navigando sul sito originale e non su uno di phishing.

L’azienda stima un guadagno del 161% all'anno per gli investitori, ed afferma che le percentuali potrebbero essere anche maggiori.

Dal 15 dicembre 2017 inizierà l’ICO e sarà dunque possibile investire la somma che si preferisce acquistando anche un solo token a patire da 0.70$.
Link all’ICO: https://www.envion.org/en/ico/

L’ICO sarà aperta fino al 14 gennaio, i prezzi di acquisto seguiranno i seguenti scaglioni, ed i token inveduti al termine dell’ICO saranno distrutti

Costo dei Token EVN durante l’ICO:
dal 15 al 16 Dicmebre : 0,70$ (circa 0,59€)
dal 17 al 20 Dicembre : 0,80$ (circa 0,67€)
dal 21 al 27 Dicembre: 0,90$ (circa 0,76€)
dal 28 Dicembre al 14 Gennaio: 1,00$ (circa 0,84€)

Nei mesi successivi all’ICO dovrebbe essere anche possibile vendere o acquistare gli ENV token sui principali exchange.
Tuttavia se Envion va bene come ci auguriamo, meglio tenersi stretti i token con l’elevato ROI che dovrebbero generare, piuttosto che rivederseli.

Non solo i profitti del mining saranno distribuiti settimanalmente in base ai token posseduti, ma si potrà anche partecipare attivamente su alcune scelte della società esprimendo il proprio voto.

Invito gli eventuali investitori a porre la massima attenzione:
- eseguire le proprie valutazioni per accertarsi, o quantomeno essere piuttosto sicuri che non si tratti di una truffa
- investire solo una cifra che si è disposti a perdere
- leggere il whitepaper disponibile a questo link: https://www.envion.org/en/download/envion_whitepaper.pdf

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