Guida definitiva in italiano

Come scrivere un articolo su Medium

Tutte le info che ti servono per iniziare

Marco Visentini
10 min readAug 7, 2019

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Volevo scrivere un articolo su Medium, e per farlo mi sono informato su come si fa. Visto che c’ero, ho deciso di dedicare il mio primo articolo proprio su come si scrive un articolo su Medium.

Questa guida si divide in 4 parti (e puoi liberamente saltare da una parte all’altra)

  1. Cos’è Medium
  2. Come iscriverti a Medium
  3. Il primo articolo: come fare
  4. Ottimizza i tuoi articoli: un po’ di SEO

Prima di iniziare però cos’è Medium? E perché scrivere proprio qui?

Medium è una piattaforma di pubblicazione di contenuti creata dal cofondatore di Twitter, Evan Williams, nel 2012.

È gratuita ma prevede anche degli abbonamenti a pagamento (5$ al mese o 50$ all’anno) che ti permettono di accedere a dei contenuti speciali contrassegnati con una stellina. Con l’account free invece potrai leggere un massimo di 3 articoli “speciali” al mese.

Avviso di Medium per gli account free

Medium ha anche un Partner Program che consiste nel retribuire gli autori che partecipano al programma in base a quanto le loro stories vengono lette e “appaludite” tramite i clap, il corrispettivo dei like su Facebook.

Come sono strutturati i contenuti

I singoli articoli su Medium vengono chiamati “story” ma si può anche creare una raccolta tematica di “stories”, una “publication” un po’ come se fosse una rivista o un giornale. E proprio come una redazione di un giornale potrai permettere anche ad altri autori di scrivere nella tua publication.

Oltre ai canonici nome, descrizione e logo, potrai aggiungere alla tua publication anche i contatti mail e social (Twitter e Facebook) e dei tag che racchiudono gli argomenti trattati.

crea una publication su Medium

Il risultato finale è un minisito editoriale:

Esempio di publication
La Publication del Team per la Trasformazione Digitale

Ok, ma perché scrivere qui?

Innanzitutto perché è semplice, molto semplice, forse addirittura troppo semplice. Ad esempio ora che scrivo non ho davanti a me i mille bottoncini, i plugin o le possibilità di personalizzazione di WordPress, posso solo “semplicemente” scrivere. Tutto molto bello e minimal, come va di moda ultimamente.

Altra cosa non meno importante, la SEO. Medium sembra essere molto apprezzato da Google, qui un articolo di

che ne parla. Vista quindi l’authority che ha il sito agli occhi del motore di ricerca, e l’ancora poca diffusione che ha in Italia, scrivendo qui avrai probabilmente più visibilità in Google rispetto al crearti un blog da zero.

Ora possiamo iniziare.

Come iscriversi a Medium

Iscriversi a Medium è veramente facile, ti basta cliccare sul tasto qui in alto a destra “Get started” e potrai iscriverti tramite account Google, Facebook o Email:

come iscriversi a Medium

Se ti registrerai tramite Facebook, i tuoi amici già presenti in Medium diventeranno automaticamente tuoi follower, insomma parti già avvantaggiato.

Anche se ti iscrivi tramite account Google o tramite email avrai la possibilità in futuro di collegarti con i tuoi amici di Facebook. Ti basterà andare in Settings (sempre in alto a destra, dove, adesso che ti sei iscritto, dovresti trovare il tuo profilo)> Connections:

Connettere account social a Medium

Sempre all’interno di questo menù ti consiglio subito di andare in Account e personalizzare la tua URL (la mia URL prima della personalizzazione riportava il mio nome utente Gmail essendomi iscritto tramite mail)

Ora è tempo di seguire qualcuno (se no che ci stiamo a fare qua). Per scoprire chi scrive cose abbastanza interessanti da meritare un tuo “follow” ci sono due modi:

  1. il buon e vecchio “saltare da profilo a profilo”

In fase di registrazione avresti dovuto inserire già qualche tuo macro interesse quindi la tua home page non sarà vuota. Qui potrai vedere le Publications che ti sono più affini, clicca su un articolo che attrae la tua attenzione, leggilo, e se è veramente interessante e ben scritto segui il suo autore e la Publication. Il bello di Medium e delle sue Publications è infatti che tu puoi seguire sia la “rivista” con i suoi vari autori, sia gli autori che non è detto scrivano sempre e solo per la rivista, ma possono scrivere anche articoli “personali”.

Seguito l’autore perché non vedere chi segue lui? O meglio ancora chi ha “applaudito”?

Individuati nuovi follower si ricomincia con il giro: following ad autore x, visita agli autori degli articoli applauditi da x, following dell’autore y e così via.

2. affidarsi all’algoritmo

Se andiamo nel nostro profilo in “Customize your interests”, ci troveremo davanti a una panoramica di persone, topic o publications che ci potrebbero interessare secondo quello che ha capito di noi l’algoritmo di Medium:

Ora che sai chi leggere è il caso di iniziare a scrivere.

Scrivi il tuo primo articolo su Medium

Sempre in alto a destra, clicca sul tuo profilo e su “New story”, ti comparirà davanti una schermata così pulita da farti venire il blocco dello scrittore davanti alla pagina bianca:

Titolo, Sottotitolo e Occhiello

Scritto il titolone del tuo articolo ti do subito un consiglio non scontato: scrivi pure il sottotitolo, ma per farlo bene dovrai editarlo così:

Scrivere un sottotitolo in Medium

Se infatti scrivi semplicemente sotto al titolo il tuo testo non avrà la valenza di un H2 (sottotitolo agli occhi di Google). Inoltre il sottotitolo sarà visibile anche dall’anteprima dell’articolo e avrà quindi un ruolo importante per attirare i clic dei tuoi potenziali lettori (e aumentare il CTR del tuo articolo)

Un’altra personalizzazione interessante ma per niente intuitiva è la possibilità di aggiungere un Occhiello (kicker) che appaia sopra il titolone dell’articolo.

Per farlo dovrai: scrivere il titolo e il sottotitolo > con il cursore all’inizio del titolo, premi invio per spostarli entrambi alla riga successiva > scrivi il tuo occhiello sulla riga superiore > seleziona l’intera riga dell’occhiello e fai clic sulla piccola “T” sulle opzioni di formattazione.

Ti ho fatto una GIF che rende tutto più chiaro:

Scrivere un occhiello in un articolo di Medium

Formatta il testo

Medium permette varie tipologie di formattazione del testo:

Semplicemente evidenziando il testo che vuoi formattare potrai:

usare il grassetto:

usare il corsivo:

inserire un link:

rendere il testo un H1:

rendere il testo un H2:

avrai due modi diversi di citare una fonte:

all’inizio di un paragrafo potrai anche inserire un Capolettera, ti basterà evidenziare la prima parola del paragrafo per trovare l’apposito pulsante:

Capolettera in Medium

Infine potrai aggiungere delle note private (le vedrai solo tu) nel testo, un po’ come i commenti di Google Docs o Word:

Inserisci un’immagine

Puoi facilmente inserire immagini, video o altri media nel tuo articolo. Per farlo ti basterà fare clic sull’icona “+” e selezionare una delle 4 opzioni:

  • carica un’immagine
  • cerca direttamente un’immagine su Unsplash (banca immagini gratuita)
  • inserisci un URL video
  • incorpora un codice HTML

Personalmente ho sfruttato il servizio di Unsplash che ho trovato funzionale sia per le migliaia di fotografie ad alta definizione disponibili sia perché incorporano automaticamente anche la fonte dell’immagine.

Quando carichi un’immagine, avrai 4 diverse opzioni di layout dell’immagine (ma dipende dalla dimensione): allineata a sinistra, allineata al centro, larga e a larghezza intera (come la copertina di questo articolo)

Cliccando sul tasto “+” si ha anche la possibilità di inserire una chiusura di capitolo, proprio come questa a forma di 3 puntini:

Ottimizza il tuo articolo su Medium per la SEO (e per le persone)

Ora che hai scritto il tuo articolo su Medium, con tanto di immagini allineate come preferisci, è ora di farlo leggere a più persone possibili. E per fare questo lo devi ottimizzare per i motori di ricerca (fare un po’ di SEO insomma) ma anche renderlo bello e leggibile per le persone, che così, si spera, saranno più propense a leggerlo fino alla fine e condividerlo.

Title e description

Iniziamo dalle basi: title e description, i due elementi fondamentali per comporre l’anteprima del tuo articolo (snippet) che apparirà nella pagina con i risultati del motore di ricerca (SERP).

Di default il titolo che darai all’articolo sarà il title dello snippet e il sottotitolo la description; puoi però anche decidere di personalizzare questi elementi senza cambiare una virgola del tuo articolo. Per farlo ti basterà: fare clic sui tre puntini in alto a destra > selezionare “Change display title/ subtitle”

Ti ricordo che per attirare utenti dai motori di ricerca il tuo title dovrebbe contenere almeno la parola chiave più importante con cui secondo te gli utenti potrebbero cercare il tema del tuo articolo. La description invece dovrebbe convincerli a cliccare proprio sul tuo link tra i 10 (se ti va bene) che l’utente vedrà sulla sua pagina di Google.

Ottimizza il testo con H1, H2 e grassetti

In linea teorica l’H1 dovrebbe essere l’equivalente del titolo dell’articolo, che può essere differente dal title della pagina web (quello che abbiamo appena visto comparire nello snippet dei motori di ricerca), ma comunque deve essere univoco. L’H2 dovrebbe essere il sottotitolo dell’articolo e a scendere gli H3 sono i titoletti dei paragrafi, gli H4 dei sottoparagrafi e così via.

A causa della limitata personalizzazione su Medium hai a disposizione solo H1 e H2. Per questo gli H1 diventeranno i titoletti dei paragrafi e gli H2 dei sottoparagrafi.

N.B.: prima di scrivere questo sono andato a vedermi come era scritto il primo articolo su Medium per la parola chiave SEO, se non lo sanno loro come si fa, chi lo deve sapere.

Tornando a noi, i titoli dei paragrafi (H1) e dei sottoparagrafi (H2) del tuo articolo hanno una valenza SEO, oltre a rendere più leggibile il tuo articolo.

Quindi suddividi il tuo articolo in varie sezioni e dai a ognuna un titoletto (H1), e suddividi queste sezioni in vari paragrafi dando anche a questi un titoletto (H2). È molto importante che gli H1 e gli H2 abbiano sempre una gerarchia tra di loro, quindi non può esistere un H2 senza un H1.

Altra cosa che rende il testo più leggibile e aiuta Google a indicizzare il tuo articolo sono i grassetti, usali.

Ottimizza le immagini

A ogni immagine che inserisci nell’articolo aggiungi un Alt text, letteralmente Testo alternativo, che è usato dal browser per descrivere quell’immagine a chi ha problemi alla vista. Oltre a questo nobile motivo, l’Alt text serve anche a Google per capire cosa sta indicizzando, quindi aiutalo tramite descrizioni brevi dell’immagine ma magari contenenti qualche parola chiave.

Inoltre, potrai arricchire le immagini di collegamenti link al tuo sito web, LinkedIn o Instagram ad esempio. Per farlo fai clic sull’immagine e premi Ctrl + K o ⌘ + K per inserire un link.

Infine le immagini pesano in termini di Kb, che vuol dire tardare il caricamento della pagina, che vuol dire non piacere a Google. Quindi ti consiglio di ottimizzare il peso delle tue immagini (prima di caricarle su Medium) con questi siti Web gratuiti: www.compressor.io o https://tinyjpg.com/(per JPEG) e https://tinypng.com (per PNG).

Ottimizza il link del tuo articolo

In automatico Medium creerà il link del tuo articolo copiando pari pari il titolo. Se il titolo però è troppo lungo o vuoi ottimizzarlo per le URL (ad esempio togliendo congiunzioni o caratteri speciali), fai così: clicca sui 3 puntini in alto a destra > “ Customize story link” > seleziona “custom” > inserisci l’URL che preferisci.

Inserisci dei tag attinenti

L’ultimo elemento che ti viene in aiuto per far trovare il tuo articolo ai tuoi lettori sono i tag, cioè i temi trattati nell’articolo. Ne puoi inserire massimo 5 e Medium ti viene in aiuto con un autocompletamento che ti indica anche quante volte sono già stati utilizzati quei tag:

Altri consigli utili

  • fai leggere la bozza del tuo articolo a qualcuno prima di pubblicarlo, se iscritto a Medium potrà anche inserirti delle note private: i soliti 3 puntini > clic su “share draft link”;
  • non chiedere “applausi” alla fine del tuo articolo, oltre a non essere carino, è anche vietato dalla policy di Medium;
  • se citi articoli o autori presenti in Medium menzionali con la @, creerai un link diretto al loro profilo e gli farai arrivare una notifica;
  • puoi anche schedulare la pubblicazione dell’articolo in un altro momento, ma non chiedermi l’orario migliore per pubblicare su questa piattaforma, non lo so ancora.

Ok, mi sembra veramente tutto, adesso non ti resta che cliccare su “Ready to publish” e diventare un autore di Medium!

Se mi sono perso qualcosa o qualche passaggio non ti fosse chiaro non esitare a scrivermi un commento qui sotto!

Tool usati per questo articolo: Unsplash per l’immagine di copertina e ScreenToGif per fare le GIF.

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Marco Visentini

Un Data Analyst a cui piacerebbe essere esperto di Data Visualization