La cosa più difficile per chi ha scritto un libro

Massimo Lazzari
Aspettando il libro perfetto
2 min readMar 15, 2017
Florence che legge il Kindle

In questi giorni sto perdendo il sonno dietro alla ricerca di una strategia efficace di promozione del mio prossimo libro, in uscita a giugno.

Ieri sera ho deciso di coinvolgere mia moglie Matilde che, all’inizio, si è un po’ incazzata perché avrebbe preferito guardare Grey’s Anatomy, ma poi ha capitolato.

Il mio dubbio era se fosse meglio iniziare a creare un po’ di aspettativa in merito alla storia, e quindi al libro, o piuttosto puntare di più sul processo che mi ha portato a scriverlo, e quindi sull’autore.

Matilde ha guardato prima Patrick Dempsey, poi rassegnata ha spento la tv e mi ha dato una risposta molto interessante.

«Secondo me dovresti innanzitutto chiederti perché hai scritto questo libro».

All’inizio non ho ben capito cosa volesse dire. La prima risposta che mi è venuta in mente è che ho scritto questo libro perché mi piace scrivere storie. Tutto qui. Niente di trascendentale.

C’è chi suona, chi dipinge, chi cucina. Io scrivo storie. Non sempre, è chiaro. Però ogni tanto mi prende una specie di prurito. E inizio a pensare in modo sempre più ossessivo a un’idea che, piano piano, si trasforma in una storia. Quando è matura, il che non significa necessariamente che sia completa, allora inizio a scrivere. Non saprei descriverlo meglio.

Però so che non sarebbe stata la risposta che mia moglie si aspettava. Lei è molto più sensibile e meno razionale di me, e in un certo senso credo che riesca a vedere cose che io non vedo. Le serie tv soprattutto.

Le ho chiesto di spiegarsi meglio, e lei mi ha lasciato di nuovo senza parole.

«Mettiamola così. Perché scrivi?»

Nientemeno.

Ho deciso di fare uno sforzo, di provare ad andare un po’ più in profondità dentro di me per capire perché ho deciso spontaneamente di dedicare tempo ed energie a un’attività come la scrittura di un romanzo.

Per il momento una cosa l’ho già capita. Che la risposta a questa domanda è la cosa più difficile per una persona che ha scritto un libro (non uso volutamente il termine scrittore, ma di questo ne parleremo più avanti). Molto più che buttare giù una storia originale, caratterizzare i personaggi, trovare uno stile piacevole, usare la punteggiatura corretta, trovare un editore, fare promozione al libro, raggiungere i potenziali lettori.

Capire perché scrivo.

Questo è il mio compito per i prossimi giorni.

PS: la foto della mia gattina l’ho messa perché mi dicono che cattura l’attenzione…

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Massimo Lazzari
Aspettando il libro perfetto

Autore di La Storia dell’Acqua (2021), La Fine della Terra (2019), Il libro perfetto (2017), Quando guardo verso Ovest (2015) ed Esprimi un desiderio (2012)