🚚 AMAZON: L’INTEGRAZIONE VERTICALE E LA FINE DEI CORRIERI 🚚

Matteo Roncaglio
5 min readJan 11, 2020
Il futuro.

Lavorando nel mondo della logistica ho una grande paura: Amazon.
Perchè? Beh, perchè so che un giorno il mio lavoro scomparirà e sarà sostituito da un drone e so anche quale sarà l’azienda che per prima lo utilizzerà.

Il terrore di tutti era che Jeff Bezos si lanciasse nel settore dei trasporti senza affidarsi a terze parti (principalmente UPS e FedEx) e quel terrore è diventato ormai realtà con le città piene di camioncini e i clienti che beneficiano di un servizio migliore di quanto abbiano mai avuto.

Era comune per i corrieri tradizionali il non rispettare le aspettative del consumatore: quando i volumi subiscono delle impennate momentanee i corrieri sono obbligati ad aumentare (teoricamente) il carico del camion per ogni viaggio e, in molti casi, si traduceva semplicemente in consegne mancate fingendo che il cliente non fosse in casa.
Il ritardo di giorni, le consegne in ritardo e i clienti obbligati a restare in casa per ore aspettando il corriere non potevano che tradursi in un cambio di rotta. Soprattutto considerando che le compensazioni offerte per le dispute iniziavano a ridurre i margini già bassi dell’attività.
Consideriamo che, prima che Amazon procedesse direttamente alle consegne, le problematiche relative al trasporto superavano il 70% delle problematiche riscontrate.
Il trasporto sicuramente concorre alla user experience ma, nel momento in cui concorre più che altro alla mole di recensioni negative, sicuramente necessita di un cambiamento. Jeff Bezos non si è fatto attendere.

GiĂ  oggi Amazon consegna piĂą della metĂ  dei pacchi ordinati sulla piattaforma e, secondo le stime di Morgan Stanley, entro il 2022 dovrebbe consegnare circa 6,5 miliardi di colli: piĂą di quanti ne vengono consegnati da corrieri tradizionali di dimensioni notevoli come UPS e FedEx (rispettivamente 5 miliardi e 3,4 miliardi).

Tutto questo crea uno scenario futuro veramente difficile per i player tradizionali che, dal lancio del servizio di Amazon e febbraio 2018, hanno perso circa il 40% del valore in borsa contro un aumento dell’indice di riferimento S&P del 24% e un aumento del valore da parte di Amazon del 33% pari a 240 miliardi di dollari. Cifrette insomma.

PERCHE’ AMAZON E’ COSI VINCENTE?

Amazon ha un vantaggio competitivo enorme sui concorrenti nel settore trasporti ed è dato dal flusso monetario che genera.
Se FedEx ad agosto 2019 ha riportato 2.389$ miliardi di cassa e investimenti a breve termine, dall’altra parte troviamo Amazon che vantava nello stesso periodo e con gli stessi obiettivi 43.401$ miliardi.
Col tempo i volumi maggiori di Amazon si tradurranno in prezzi inferiori e in clienti che sceglieranno di affidarsi ad Amazon piuttosto che agli attuali player tradizionali.

Per essere onesti, Amazon è una compagnia meglio gestita dei concorrenti che ancora offrono servizi ed un’esperienza per l’utente equivalente a quella che si aveva 25 anni fa.
Mentre Amazon si concentrava per innovare il settore, i concorrenti si concentravano sul buyback dei titoli azionari per mantenerne alto il valore o stavano seduti “mungendo la mucca” senza preoccuparsi dell’arrivo di nuovi player.
Sicuramente le economie di scala necessarie per essere profittevoli nell’ambiente del delivery sono difficilmente raggiungibili dai nuovi arrivati: ma cosa succede se un player come Amazon che vende direttamente il proprio volume, sceglie di consegnare la propria merce senza intermediari? Lo stiamo vedendo.

Amazon ha creato la propria distribuzione in un battito di ciglia ed ha disseminato il territorio europeo ed americano di hub e magazzini automatizzati e, tramite algoritmi, viene calcolata la miglior allocazione delle merci in modo da cercare di prevedere cosa verrĂ  ordinato dai clienti di una determinata area e ridurre i tempi di trasporto avvicinando tale merce al magazzino piĂą vicino.

Inoltre, controllando sia la vendita che il trasporto, l’integrazione verticale è perfetta e taglia drasticamente i tempi di consegna.
Se volessimo vendere un prodotto fuori da Amazon dovremmo chiedere il ritiro ad un corriere non integrato con la nostra organizzazione e, anche solo per il ritiro e lo smistamento del nostro pacco, si perderebbe un giorno di consegna.
E’ impossibile eguagliare una 1-hr delivery senza un’integrazione verticale perfetta.

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IL SERVIZIO PER I CLIENTI

Il “problema” di tutto questo è che veramente Amazon lavora meglio. E’ innegabile.

Snoccioliamo due numeri:

1. Amazon vanta la maggior percentuale di consegne on-time durante una settimana delicata per via dei volumi maggiori come quella del Black Friday pari al 94% contro il 93% di UPS e il 90% di FedEx.

2. Il prezzo per spedire un pacco di 250kg è di 160$ con UPS e 104$ con FedEx. Con Amazon costerebbe 80$.

3. Nel solo quarto trimestre del 2019 ha investito 1,5$ miliardi per sviluppare le consegne in 24h.

4. Nel momento in cui si utilizza l’infrastruttura di Amazon per vendere, il passaggio all’utilizzarlo come corriere è privo di ogni problematica (contrariamente ad una logistica interna)

CONCLUSIONE

Tra 10 anni la logistica non esisterà più come la conosciamo oggi e Amazon è virtualmente invincibile. La dimensione, la natura degli investitori disponibili ad assorbire momentanee perdite e l’evoluzione delle necessità dei consumatori non possono che confermare ed acuire il trend attuale.

Consideriamo che, tra i brevetti di Amazon, figurano un magazzino/dirigibile volante e un alveare di ricarica droni. Pensiamo davvero di poter competere?
La scelta per i corrieri attualmente è cercare di eguagliare un servizio di altissimo livello incontrando la domanda dei clienti che chiedono consegne in un’ora dall’ordine o in 24h. Abbastanza dura senza avere l’integrazione verticale di Amazon.

Se il futuro non è roseo per i corrieri, potrebbe però esserlo per i venditori.
Siamo tutti d’accordo che i cartelli con scritto “vendesi” fuori da un negozio del centro siano desolanti, ma il negozio non deve competere con Amazon: deve usarlo.
Una logistica brutalmente efficiente è un vantaggio per tutti, dal venditore al compratore.

Il nostro compito? Rendere il cliente soddisfatto del servizio senza adagiarci su delle rendite di posizione che non esistono piĂą o che non esisteranno a breve.

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Matteo Roncaglio

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