Piccolo bilancio “libresco” di fine 2019

Stefano Medaglia
2 min readMar 5, 2020

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Quasi per caso ho notato che molti libri che ho letto negli ultimi mesi sono uniti da una tematica più o meno visibile: l’incontro con l’altro e la creazione di un’identità culturale.
Che si tratti del modo assurdo e spesso stravagante delle Micronazioni che sorgono dal nulla; che si tratti dell’incontro con un continente nuovo e i suoi abitanti; che si tratti della creazione di un confine europeo e della frontierizzazione di un’isola minuscola; che si tratti delle vicende di un rampollo Asburgo nei primi decenni del ‘900, in un mondo in cui l’impero si disgregava e bisognava scegliere la propria nazione tra quelle che stavano sorgendo, questa tematica corre trasversale.

Sarà lo spirito dei tempi che mi ha mosso segretamente a queste scelte, chissà, di sicuro è qualcosa di attuale, in questo momento in cui l’Occidente è sempre più minoritario e viene sempre più “accerchiato” dai vicini. In questo momento, soprattutto, in cui sembra che non siamo in grado di trovare una via che non sia, da un lato la chiusura e il richiamo a una cultura statica, posticcia, monolitica, e dall’altro lato un’uniformazione in cui tutto va bene e dobbiamo negarci e diluirci nell’indifferenziato.

Grandi problemi del nostro tempo, e forse non solo del nostro.

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Stefano Medaglia

Grimpeur da pianura, finisseur da discesa, rouleur da salita.