Senso di inferiorità

Michele Ghedin
Brevi e Fittizi Racconti di Sport
2 min readApr 4, 2018

MA CHE GOL HA FATTO?
Questo è quello che ho pensato io mettedomi la mano in testa, insieme ad altri milioni di persone (Zidane compreso), dopo la rovesciata di Cristiano Ronaldo. Uno dei gol più belli che ho visto dal vivo.

Dev’essere quello che ha pensato anche un rassegnato Gigi Buffon, subito dopo aver incassato il 2 a 0.

“Ma come cazzo ha fatto.
Incredibile, anche quest’anno niente.
Ormai è finita, per sempre.
Anche se fai una partita perfetta, una stagione perfetta, poi ti ritrovi un Ronaldo o un Messi e la tua stagione sembra di colpo andare a rotoli. E allora che senso ha?
È sempre questione di un istante. Non mi sono inteso con Giorgio, ho fatto una bella parata per rimediare, poi un cross dal nulla e questo trasforma in oro una palla che viene dalla spazzatura. Non potevamo farci davvero niente.

È quel senso di inferiorità, quella sensazione di spaesamento che tutti prima o poi hanno provato almeno una volta, sia anche in un campo di calcetto di periferia di fronte al talentuoso compagno. Puoi solo stenderlo, se lo prendi.

Mi immagino anche Max Allegri nello spogliatoio. Entra. Dà il 5 a tutti. Non dice una parola. Non servono parole. Passeggia un po’ e con calma dice:

“Proviamoci almeno a Madrid. Proviamo a uscire a testa alta”.

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