L’Infinito Razzismo
( Ho fotografato/ l’inferno/è sempre a fuoco/perfetto di Laura Accerboni)
L’incredibile delle tecnologie ancora lo dobbiamo vedere e ancora dobbiamo vedere il loro potere terrificante. Saranno molte quelle che fioriranno in questo secolo e per fortuna non credo che le vedrò in atto, ma le percepisco e così in questo mio ultimo definitivo articolo sull’evoluzione tecnologica proverò a parlarne, in particolare di due che più delle altre mi terrorizzano sperando che la generazione dei miei figli riesca a metterci un argine etico che non vedo nelle possibilità della attuale classe dirigente mondiale.
Non intendo parlare dell’Intelligenza Artificiale e dei suoi sviluppi, ne ho già troppo scritto, né del tentativo dell’uomo di eliminare la morte con la Crionica, né del controllo pervasivo attraverso le reti cellulari e neppure dei computer che si interfacceranno direttamente con il cervello ciò che mi preoccupa e mi terrorizza sono due tecnologie anzi due tecnologie e mezzo.
La prima è il Baby Design (https://en.wikipedia.org/wiki/Designer_baby), cioè la tecnologia di progettare a tavolino il DNA della propria prole, definendone i dettagli infinitesimali, non solo altezza, colore e forma degli occhi, colore dei capelli e della pelle, ma anche talento, forza e intelligenza e via via tutto quello che il codice genetico controlla e ancora non abbiamo scoperto.
Mi terrorizza perché per me rappresenta il risorgere delle teorie eugenetiche, l’eugenetica infatti nacque come curiosità scientifica in epoca vittoriana. Nel 1863 Sir Francis Galton , cugino di Charles Darwin, teorizzò che se le persone di talento avessero sposato solo altre persone di talento, il risultato sarebbe stato una prole misurabilmente migliore. Tali idee si mescolarono con le scoperte genetiche di Mendel e furono utilizzate come politiche di sostegno ai conflitti razziali di inizio secolo scorso negli USA in particolare in California dove nacque il concetto di razza nordica bianca, con i capelli biondi e gli occhi azzurri che poi fu ripresa da Hitler.
Gli eugenetici californiani svolsero un ruolo importante, sebbene poco conosciuto, nella campagna del movimento eugenetico americano per la pulizia etnica.
Perfino la Corte Suprema degli Stati Uniti approvò aspetti dell’eugenetica. Nella sua famigerata decisione del 1927, il giudice della Corte Suprema Oliver Wendell Holmes scrisse: «È meglio per tutto il mondo, se invece di aspettare di perseguire la prole degenerata per crimine, o di lasciarli morire di fame per la loro imbecillità, la società può impedire a coloro che sono manifestamente incapaci di continuare il loro genere …”
Questa decisione aprì la porta a centinaia di migliaia di sterilizzazioni coercitive e a centinaia di migliaia di eliminazioni e questo pregiudizio si applicò principalmente alle donne che furono sterilizzate anche semplicemente perché “troppo passionali”.
Ma furono i finanziamenti delle maggiori fondazioni degli Stati Uniti tra cui la Carnegie Institution , la Rockefeller Foundation a funzionare da benzina sul fuoco e che così comprarono alcuni degli scienziati più rispettati d’America di università prestigiose come Stanford, Yale, Harvard e Princeton le quali falsificarono e distorsero i dati per servire gli obiettivi razzisti dell’eugenetica.
Il presidente di Stanford, David Starr Jordan, diede origine alla nozione di «razza e sangue» nella sua epistola razziale del 1902 «Blood of a Nation», in cui lo studioso universitario dichiarò che le qualità e le condizioni umane come il talento e la povertà erano trasferite attraverso il sangue.
Hitler imparò da questo e fece gassificare milioni di esseri umani e scatenò una guerra con 60 milioni di morti.
Nei giorni scorsi, negli USA sono state abbattute le statue di Cristoforo Colombo ma nessuno ha abbattuto gli autori di queste teorie e pratiche razziste come sempre hanno rimosso questa parte della loro storia.
Il Baby design mi riporta all’eugenetica cioè al potere di definire una classifica delle caratteristiche fisiche e mentali degli essere umani che sono superiori ad altre e per cui chi le possiede è un “ben nato” (dal greco εὐγενής, eughenès: «ben nato», da εὖ, èu, «buono», e γένος, ghènos, «razza», «parentela», «stirpe») mentre chi non le possiede è mal nato.
Questo è l’infinito razzismo in cui si rischia di precipitare non solo popoli contro popoli, ma all’interno dei popoli e delle nazioni e tra ogni essere umano e ogni altro in un conflitto totale.
La seconda tecnologia che mi terrorizza sono i nanobot, (https://en.wikipedia.org/wiki/Nanorobotics) cioè robot che hanno le dimensioni di una molecola quindi invisibili. Questi nanobots di cui oggi abbiamo già molti esempi saranno presenti dappertutto nell’aria, nell’acqua, sulle superfici, nel nostro cibo, nei nostri corpi, nelle nostre urine e feci, nel sangue nel cervello e avranno l’intelligenza degli sciami.
Non ci dovremo più preoccupare che il nostro computer venga hackerato, perché gli hackerati saremo noi direttamente e saremo controllati ….. come? Basterà fare in modo che i nanobots facciano secernere alle nostre ghiandole particolari ormoni affinché le nostre percezioni verso fatti, oggetti, merci, diventino quelle desiderate da chi controlla i nanobots, saremo essere umani inconsapevolmente asserviti al potere di un’ape regina.
La terza mezza tecnologia è quella che vuole rendere reale il sesso virtuale, che oggi è il maggior business della rete, cioè andare oltre la bambola di plastica con robot sessuali ultrarealistici, non ci crederete ma l’investimento di ricerca maggiore non è su come creare robot per l’assistenza familiare o per il lavoro o qualsiasi altra soluzione, ma l’investimento maggiore è per creare robot con intelligenza artificiale da puttana e corpo perfetto.
L’essere umano saprà difendersi da questa evoluzione disumana della tecnologia? Queste due tecnologie e mezzo hanno alle spalle il pensiero del potere di alcuni uomini sugli altri, rappresentano l’incapacità di accettare il proprio figlio disabile, la propria donna come pari, gli altri uomini come appartenenti alla stessa genia. E’ l’infinito razzismo che in questi giorni vediamo risorgere in molte parti del mondo e che non ci abbandona mai.