Savignano sul Rubicone: Facilitazione Iacta Est!

Nel Comune in provincia di Forlì-Cesena, dalla scorsa primavera è attiva con successo la facilitazione digitale in biblioteca. Abbiamo incontrato i volontari dell’associazione Uielinux, che gestiscono il servizio per conto del Comune. Ci hanno raccontato di questo e numerosi progetti che promuovono da anni con un duplice scopo: contribuire alla crescita dei saperi digitali e approfittare di questo “pretesto” per continuare a stare insieme divertendosi

Pane e Internet
6 min readSep 14, 2016
il ponte sul Rubicone a Savignano

Narra la storia che, di ritorno dalla Gallia, Giulio Cesare giunse nei pressi del Rubicone e, dopo avere pronunciato il celebre motto “alea iacta est”, in italiano “il dado è tratto”, lo varcò per marciare su Roma. Diverse centinaia di anni dopo, a Savignano sul Rubicone un gruppo di amici appassionati di tecnologia ha fondato l’associazione Uielinux, nome che porta in sé un chiaro riferimento al software libero, ma anche un piccolo tributo a Cesare. “Uie può essere l’acronimo di ‘Ubuntu iacta est’ — racconta il presidente dell’associazione Sergio Gridelli — ma nel nostro dialetto sta anche per ‘c’è’: qui c’è Linux”. Negli anni, l’associazione ha organizzato svariate iniziative per la diffusione dei software liberi. “Col tempo però abbiamo realizzato che i sistemi operativi e più in generale i computer hanno perso sempre più rilevanza — prosegue Sergio — per questo, pur tenendo fede ai nostri principi, abbiamo allargato lo spettro delle attenzioni su molti aspetti della rivoluzione tecnologica, dall’esplosione del fenomeno mobile, alla cosiddetta IOT, l’Internet delle cose”. Di tutto ciò Sergio racconta in un’assolata mattina di settembre presso la biblioteca comunale di Savignano, mentre la città si appresta ad accogliere i visitatori del SI Fest, il famoso festival di fotografia locale che quest’anno festeggia la 25esima edizione. Con Sergio ci sono Stefano Teodorani e Patrizia Mugnaroli, anche loro volontari di Ulielinux, e Andrea Balestri, coordinatore del servizio bibliotecario comunale. Sono tutti lì perché dopo la pausa estiva a Savignano è ripreso il servizio di facilitazione digitale, che il Comune organizza, oltre che con il supporto di Pane e Internet, grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione.

La biblioteca comunale di Savignano sul Rubicone

“La scorsa primavera Ulielinux ha segnalato la possibilità di attivare il servizio — spiega Balestri — e l’amministrazione ha mostrato fin da subito il proprio interesse a promuoverla”. Così, dopo avere contribuito ad organizzare un convegno sulle nuove professioni digitali durante la Get Online Week, Uielinux ha messo in piedi una macchina organizzativa che ha garantito la fornitura del servizio tutti i sabati mattina, dalle 9 alle 13. “Per i primi mesi — spiega Gridelli — abbiamo presidiato 2 postazioni informatiche con 4 operatori, garantendo l’assistenza ad 8 persone ogni sabato. E finora abbiamo sostanzialmente registrato il ‘tutto esaurito’: anche per questo motivo, da un pò ci stiamo confrontando su come strutturare e migliorare il servizio”. Da un lato, l’intenzione sarebbe di estenderlo anche ad altri giorni e orari, se possibile coinvolgendo i ragazzi alle prese con i percorsi di alternanza Scuola-Lavoro o di Servizio Civile. Dall’altro, il confronto riguarda gli utenti. “L’80% dei nostri assistiti fruisce del servizio con assiduità — spiega Teodorani — per questo vorremmo capire se e quanto apprendano effettivamente durante le sessioni e se magari oltre ai bisogni di conoscenza digitale non abbiano anche altre esigenze”. A tale proposito, i volontari di Ulielinux hanno cominciato a sperimentare soluzioni quale l’assegnazione di veri e propri “compiti a casa”, per verificare che i frequentatori più “affezionati” assimilino le nozioni trasmesse. “Ma sarebbero interessanti anche dei meccanismi stile banca del tempo — prosegue Teodorani — per garantire più ore di facilitazione a chi si impegna a fare qualcosa in cambio per la comunità, e magari una maggiore alternanza rispetto alla situazione attuale”. Tanta assiduità da parte di alcuni utenti potrebbe significare anche la necessità di affiancare delle attività d’aula alla facilitazione. “Ci stiamo ragionando — afferma Gridelli — da un pò cerchiamo di individuare i bisogni di conoscenza più comuni per capire se può valere la pena organizzare dei corsi, magari anche con il pagamento di una quota simbolica da destinare alla biblioteca”.

Sergio Gridelli

Quanto ai bisogni di conoscenza, le esigenze sono davvero varie, tavolta anche curiose. “Capita un pò di tutto — ci spiegano i volontari — ormai il grosso delle richieste riguarda l’uso dello smartphone più che quello del pc; c’è anche ci chiede di configurare il telefono, e ovviamente non lesiniamo consigli, anche se per nostra natura saremmo più orientati a favorire un apprendimento maggiormente critico e meno dipendente dalla conoscenza dei singoli strumenti”. Quanto alle richieste insolite, Gridelli cita sorridendo una signora che ha chiesto di attivare la funzione “Trova il mio telefono” sullo smartphone del marito. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare però, non voleva spiarlo: “ci ha detto che ha dei problemi di salute ma anche che è un gran camminatore; in questo modo, si sarebbe sentita un minimo più sicura durante le sue passeggiate”. In aggiunta a questi bisogni , ce ne sarebbe uno ulteriore del quale però gli stessi assistiti sembrerebbero al momento poco consapevoli. “Le persone ci chiedono poco del fascicolo sanitario elettronico, dei servizi Inps on line e via discorrendo — interviene Patrizia — ma ciò non significa che non abbiano necessità in materia. Magari fanno fatica a immaginare che ci sia qualcuno disposto ad aiutarli senza chiedere nulla in cambio; e da parte nostra, forse, dovremmo fare più informazione a riguardo”. Una idea allo studio, aggiunge, è di organizzare un tour di sensibilizzazione presso i centri sociali del territorio. Idea, quest’ultima, che potrebbe tornare valida anche per un altro obiettivo. Savignano è il Comune della provincia di Forlì-Cesena con la maggiore presenza di popolazione immigrata, eppure quasi nessuno ha chiesto finora di fruire del servizio di facilitazione digitale. “Magari sono molto più avanti con le conoscenze rispetto ad altre fasce d’utenza — ipotizza Sergio — anche perché li vediamo spesso fruire delle postazioni informatiche libere in biblioteca. Resta che forse, se dessimo maggiore slancio alle nostre attività di promozione, anche collaborando con altre realtà, potremmo invogliare anche più cittadini stranieri”.

Sergio Gridelli e Patrizia Mugnaroli durante lo svolgimento del servizio di facilitazione digitale

Di idee in cantiere, e voglia di migliorarsi costantemente, Ulielinux è insomma tutt’altro che sprovvista. In materia di coding per i ragazzi, ad esempio, dopo anni di sensibilizzazione nelle scuole del territorio, si sta concretizzando la possibilità di organizzare iniziative con cadenza periodica, sempre in biblioteca. E anche sugli open data diverse sollecitazioni di Sergio e compagni sono attualmente all’esame del Comune. Il momento in cui però si illuminano davvero gli sguardi di questi “smanettoni”, come amano definirsi, è quando parlano della frontiera dell’Internet delle cose. Su questi aspetti, e gli svariati progetti che già ora stanno portando avanti, potrebbero andare avanti a parlare per ore. Ma a prescindere dai dettagli, sui quali ci sarebbe da scrivere una storia a sé, quello che trapela dal loro racconto è il grande piacere che provano sia nello sperimentare nuove attività e iniziative legate all’innovazione tecnologica, sia nel fare leva su questa passione per stare insieme, divertendosi.

Stefano Teodorani, Sergio Gridelli e Andrea Balestri

“Prima della tecnologia ci unisce l’amicizia — ammette Stefano — altrimenti non sacrificheremmo così tanto tempo personale per portare avanti l’associazione”. Se poi ci aggiungi “la gratificazione di trasmettere conoscenze ad altre persone e trarre a nostra volta insegnamenti da queste esperienze”, prosegue Sergio, capisci il perché di tanto entusiasmo. “Certo — riconosce ancora Sergio — si potrebbe fare molto di più, anche e soprattutto stringendo relazioni più stabili e strutturate con realtà importanti come le università o la associazioni di Comuni”. E in fondo forse è proprio questa percezione che ci si possa continuamente spingere oltre, questa voglia di fare sempre un passo in più, a identificare più di ogni altra cosa, assieme all’amicizia, queste persone. Facilitazione digitale, coding, open data, IOT e via discorrendo: per loro c’è sempre un nuovo Rubicone da varcare, alla ricerca di altre piccole ma significative conquiste sul terreno delle competenze digitali.

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