disegnare il volto secondo Andrew Loomis

Alessandro Pedroni
2 min readDec 16, 2020

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disegnare il volto secondo Andrew Loomis

Nel libro “Disegnare la testa e le mani” Andrew Loomis scrive:
Qualsiasi sia il motivo che vi spinge a voler imparare a disegnare bene i volti, cercate di non essere impazienti. L’impazienza è ciò che più di ogni altra cosa frena il vero talento. Fare qualcosa bene significa, ne sono sicuro, intraprendere una corsa a ostacoli di ogni sorta per la maggior parte del tempo fino al raggiungimento dell’obiettivo. Il talento è la capacità di superare le difficoltà, la prima delle quali è di solito la scarsa conoscenza proprio di ciò che vorremmo fare. E questo vale per qualsiasi cosa noi tentiamo di fare. Il talento è il risultato del provare e riprovare, usando le nostre capacità e testando le nuove conoscenze.Abituiamoci a mettere da parte un lavoro venuto male e a rifarlo daccapo. Consideriamo gli ostacoli come qualcosa di naturale in ogni impresa, così non sembreranno più tanto insormontabili o scoraggianti.

Non esiste una testa uguale ad un’altra, guardando le persone che ci circondano possiamo apprezzare infinite variazioni sul tema e strutture di ogni tipo. La stessa faccia può variare in migliaia di modi al variare delle emozioni che esprime, un disegno però deve mostrare l’impressione di un singolo istante. Devi cercare di pensare a un volto come se fosse soltanto una forma nello spazio, come se fosse una parte di una natura morta piuttosto che la manifestazione di una personalità in continuo cambiamento.

All’inizio ti conviene copiare da un calco o da una foto, perché

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Alessandro Pedroni

Disegno e dipingo professionalmente da cinquant'anni. Insegno disegno e pittura da quindici anni