La matematica fa 90

peppe liberti
3 min readSep 28, 2015

Tanti anni fa, quattro per la precisione, e quattro son tanti, quando ancora avevo/mantenevo un blog di cose di scienza (per lo più) ed ero un ragazzo per bene, a febbraio 2011, quindi più di quattro anni fa, il giorno della festa degli innamorati, ho pubblicato su quel blog la mia unica edizione del Carnevale della Matematica, la numero 34.

Tra le righe (e dove sennò?): questa frase che avete letto è stata riempita di virgole per celebrare la Giornata Nazionale della Punteggiatura

Son cambiate tante cose, per me, dal 2011. Il Carnevale no, non ha mai perso un colpo, è ancora lì e non tanto incredibilmente, gestito com'è da persone serie. E così dopo tanti anni, quattro per la precisione, anzi più di quattro, proprio per il fatto di esser finito su questa cosa che si chiama Medium e per l’altro fatto che su Medium ancora un Carnevale della Matematica non s’era mai visto, ho deciso che valeva la pena rifarne uno.

Il mese prossimo quindi, il 14 di Ottobre, da queste parti, potrete leggere l’edizione numero 90 che ha per tema

Le menzogne della matematica

Quando mi han chiesto Ma che vuoi dire? Ho risposto così:

il tema può essere inteso in vari modi (o almeno io lo intendo così): l’uso di dati validi in un contesto sbagliato; l’arte di usare argomenti matematici fasulli per dimostrare qualcosa che “vero” non è (o magari ti sembra vero); la propensione della mente umana a vedere modelli anche dove non ci sono; la cattiva abitudine che porta a trasformare una correlazione in un rapporto di causalità anche quando è un’operazione arbitraria; l’uso scorretto della statistica; l’armamentario dei giochi, degli enigmi e degli inganni scherzosi.

Ci sarà chi ne scriverà e chi no e si potrà andare fuori tema, come al solito, chi siam noi per poter imporre alcunché? Dunque chi ne ha voglia può contribuire: scrive qualcosa, la pubblica onlain dove gli pare e me la segnala, magari mette il link nei commenti qua sotto. Io raccoglierò i contributi e confezionerò il Carnevale.

Per chiudere vi lascio tre frasi immortali, parole che vi potranno ispirare e che un matematico deve scolpire nella mente e che io raccolgo nella speranza di riuscire prima o poi a costruire una definizione definitiva di intellettuale italiano. Eccole:

La dittatura dell’algoritmo è l’ultimo rifugio di un certo tipo di persone, per lo più maschi intellettuali con il cuore a forma di granchio e gli occhi a forma di dollaro

(Massimo Gramellini, Abbasso gli algoritmi, La Stampa, 6.11.2013)

“Ah, guardate in matematica gli asiatici, eccetera, gli indiani!”, beh, non mi pare che l’India sia il primo paese del mondo.

(Francesco Merlo, Prima Pagina (Radio3) 27.09.2015, segnalato da Astutillo Smeriglia)

“Sarebbe davvero dirompente se si potesse gettare una bomba nella matematica pura!”

Joseph Conrad, L’agente segreto (1907), citato sul sito della Fondazione Elia Spallanzani (gente che provoca e che a volte lo fa male)

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