Il Primo Punto Kodak delle banche
Se un’innovazione di significato ha ridato vita alle candele (al loro mercato, e soprattutto alle persone che ci lavorano), potrà riuscirci anche per il futuro di chi lavora in banca, di chi produce/vende telefonini?
Da quanto tempo non entrate in una banca? Io ci sono capitata qualche giorno fa per ritirare l’assegno circolare che ha dato ufficialmente vita a Lato.design.
Supero le porte, raggiungo l’atrio e ho subito un flash. «Sono sul set di una serie Tv?» — mi chiedo — «Genere apocalisse zombie?» L’edificio è enorme. E vuoto. Lo spazio è talmente grande che faccio fatica a calcolare di quanti metri si tratti. Almeno 300, stimo, e di sicuro per difetto. Piedi sul marmo lucido, occhi verso il soffitto, una decina di metri più in su, mi guardo intorno e mi dico che no, non è possibile, che forse è uno di quei sogni strani, iper realistici, che ti fanno pensare di essere sveglio. Non c’è nessuno. «Possibile?» mi chiedo. Giro la testa di qua e di là senza riuscire a vedere anima viva. Eppure la banca è aperta e, a meno che davvero non stia sognando, ci dev’essere qualcuno. Per forza. Poi sento un rumore rassicurante, familiare: è una specie di “tac-tac” su una tastiera sottile, di quelle silenziose, con i tasti felpati, e allora lo vedo: vedo lui, l’unico essere…