Passeggiando nel Giardino Commestibile

Rossella Di Bidino
6 min readSep 4, 2015

--

Non è segreto, né incantato. Non ha una mappa, perché non c’è rischio di perdersi. Basta seguire il ciclo delle stagioni alimentato da un’energia irrefrenabile e sedersi un attimo in attesa che arrivi Rene Redzepi. Non ti serve altro per inoltrarti nel giardino talmente reale da essere commestibile di Giusy Foschia.
Se poi ti alzi e ti rechi a Zomeais (Tarcento-Udine) potrai scoprire se è tutto vero quello che qui scrivo de Il Giardino Commestibile.

Qui si afferma che il catalogo de Il Giardino Commestibile si è sviluppato nel tempo così dall'avere “l’Erba fungo con il gusto di Champignon, tra le prelibatezze della primavera; l’aglio orsino, il cibo degli orsi al risveglio dal letargo, col suo gusto simile all'aglio ma più delicato e gustoso per insalate o patate e omelette”.

Qui Giusy afferma che “le piante sono innumerevoli dalla Mertensia marittima con il gusto di ostrica, al pepe d’acqua giapponese, piccante ed adatto a cucinare il pesce al finocchio di mare, stupendo nel suo portamento e delicato nel gusto fresco e conservato”.

E’ tempo di scavare in questa storia.

Affondando libere radici

Scavando si arriva alle radici. Sì, le piante le hanno e si mormora che anche le persone non siano da meno. Delle buone storie ne sa meno. Giusy Foschia è la dimostrazione vivente che solide radici portano a prorompenti storie.

Da piccola vivevo dentro una fazenda in Sud America. In Venezuela, dove si coltivavano frutti tropicali come banane, mango e papaya, io ed i miei fratelli giocavamo in cima all'avocado in giardino. Ho avuto una infanzia libera”.

Mai frenare tale libertà.

A 12 anni ritornata in Italia cominciai a guardarmi intorno. Anche qui in Friuli l’immenso mondo delle piante mi offriva il pennello per la mia arte. I profumi e gli aromi erano la tela per la mia fantasia”.

Fantasia e libertà portano a …

Negli anni seguenti ho avuto la possibilità di viaggiare in diversi Paesi, confrontandomi con prospettive che cambiavano velocemente, come le stagioni. Nonostante questo la mia passione per le piante cresceva giorno per giorno”.

Ammetto che nutro una discreta invidia per il passaporto di Giusy che si arricchisce di mete come Monaco di Baviera, dove “l’amore dei tedeschi per la natura libera, vista come modo di essere e stile di vita fu uno sguardo di meraviglia e luminosità”. Fu un periodo solitario in fase adolescenziale che divenne un “insegnamento alla natura ecologica e spirituale”.

Subito dopo Londra. “Studiavo arte in un college. Qui è esplosa la mia passione botanica in tutte le sue forme. Quella scintilla è scoccata vivendo e studiando in profondità le stravaganti curiosità del popolo anglosassone”.

Seguendo il ciclo del lavoro

Volevo un lavoro che potesse aprire e chiudere un ciclo” .
Non c’è dichiarazione migliore per capire Il Giardino Commestibile e Giusy. “ Volevo un lavoro vario, che mi permettesse di fare della mia vita un ciclo consapevole, concentrando in ogni stagione l’attività più adatta

Cos’è un ciclo se non un processo che parte col raccogliere i semi e seminare, prosegue col coltivare in primavera, diventa raccogliere in estate e in autunno si tramuta in essiccare e trasformare?

Seguire i cicli non significa, però, per Giusy Foschia starsene con le mani in mano e lasciar fare tutto al tempo.

Una parte considerevole del mio tempo la trascorro a cercare e studiare nuove specie, con grande soddisfazione, nonché nel recuperare e valorizzare rarità che aggiungo ogni anno agli elenchi di erbe del mio orto giardino

Aspettando Rene Redzepi

Quante di noi hanno atteso il principe azzurro? Quanti di voi non hanno desiderato d’inciampare su una bionda esplosiva? A Giusy Foschia è successo molto di più, perché le sue radici portano a desideri più che unici. I sogni di Giusy sono concreti incontri.

Scorreva l’anno 2011 ed una giornalista contattò Giusy. C’erano i The World’s 50 Best Restaurants in visita in Friuli Venezia Giulia e vi era bisogno di visionario “ gatherer and grower” (raccoglitore e produttore). Ed ecco che Rene Redzepi del Noma di Copenhagen giunse da Giusy Foschia.

Insegui i tuoi sogni ed i tuoi sogni inseguiranno te.

Raccogliendo reazioni

Giusi racconta del suo primo vero cliente: Emanuele Scarello del ristorante Agli Amici di Godia di Udine. Col suo primo chef stellato, e con chi l’ha seguito, Giusy ha sfruttato la sua sensibilità artistica.

“Ogni chef ha precise aspettative e richieste. C’è chi vuole fiori piccoli per guarnire e decorare un piatto, chi preferisce le gemme, oppure richiede diverse varietà di erbe e piante a vari stadi di germinazione e crescita… Nel mio lavoro è importante sapere se un cliente preferisce una pianta mignon oppure ne gradisca un’altra ad uno stadio successivo, quando è rigogliosa.

Sviluppando laboratori

Alle richieste il Giardino Commestibile reagisce sviluppando un proprio laboratorio verde ancorato ai ritmi naturali e manuali.

Le numerose varietà di piante che coltivo hanno diverse sistemazioni, alcune in tunnel, altre in campo aperto, ma anche in cassette o cassoni misti. A prima vista alcuni cassoni sembrano ricoperti di erbe selvatiche. In realtà contengono molti tesori da raccogliere a vari stadi.

Radici, microfoglie, steli, fiori e frutti seguendo le stagioni e lo sviluppo delle piante. Cosi c’è il periodo dei boccioli di rose, quello del polline di finocchio o quello dei germogli di Kren, una pianta nota per la radice grattugiata sola o con le mele ma che perde il suo fattore pungente con la cottura.”

Oltre il laboratorio verde Giusi partecipa col suo giardino a diversi eventi ed organizza laboratori artigianali da tenere d’occhio e non solo.

Raggiungendo Il Giardino Commestibile

Siamo sicuri che non sia un giardino incantato?
Rimango con questo dubbio dopo essere stata rapita dai ricordi di Giusy.

Gestivo una malga sulle montagne di Forni a Voltri a Fleons” [ditemi se questa donna non è straordinaria] “Ai turisti che venivano ad acquistare i nostri formaggi offrivo un mazzetto di erbe selvatiche che avevo scoperto crescere spontaneamente tra le crepe dei muri della sala di affumicamento, una rudimentale stanzetta in pietra in cui la ricotta veniva esposta al fumo.Queste piccoli e semplici mazzetti vennero molto apprezzate dai turisti e dagli estimatori di erbe” [avevamo dubbi?]

Giusy non poteva fermasi lì. Radici, viaggi, cicli: già c’erano in lei.

Scesa dalla malga, vivevo in una piccola casetta verde che si nascondeva dietro delle canne di bambù con un giardino intorno ancora selvaggio.
A poca distanza, sulla riva di un piccolo fiumiciattolo, detto lo “zimor”, c’era un luogo nascosto dagli occhi di tutti, vicino ad un vecchio poligono di tiro, e mi son detta:

Giusy, perché non trasformare un luogo dove era pensato per la guerra in un paradiso destinato alla vita?

Che risposta si sarà data Giusy?

Dove si trova Il Giardino Commestibile?

Il Giardino Commestibile
Serra Estiva in Via Gaspar
frazione di Zomeais
33017 Tarcento (Udine)
Italy

Telefono: (0039) 340 4901359
Email: info@ilgiardinocommestibile.it
Il Giardino Commestibile è presente su Facebook.

--

--

Rossella Di Bidino

Give me a pen, I give you a story. My greatest passion is #writing. Cooking and travelling are my hobbies. Therefore I have a #foodblog