L’intelligenza artificiale e il futuro marketing: cosa possiamo aspettarci dai chatbot basati su Chat GPT? (1)

L’importanza dell’elaborazione del linguaggio naturale nell’era del marketing digitale- ce ne parla Fabio Moioli, esperto di Intelligenza Artificiale di Spencer Stuart

Rebecca Tomasini
Innovation Eye
3 min readMar 9, 2023

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L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie più innovative e potenti del nostro tempo. La rivoluzione più grande oggi è rappresentata dai chatbot. Uno dei più avanzati e sofisticati è proprio ChatGPT, un grande modello di lingua addestrato da Open AI. A tal proposito, a poco più di due mesi dal suo lancio, per fare un bilancio e comprendere più in profondità a quale futuro stiamo andando incontro e soprattutto quali benefici potrebbe trarne la società odierna, ne parliamo con Fabio Moioli, un grande esperto di intelligenza artificiale, oggi consulente del Consiglio di amministrazione dell’azienda di consulenza Spencer Stuart, e negli ultimi anni anche capo del consulting di Microsoft in Italia e in Europa, dove ha sempre avuto modo di lavorare sul tema dell’IA e tematiche affini.

Fabio Moioli- Linkedin
Fabio Moioli (Linkedin)

Partendo dal concetto di IA, come si è arrivati a parlare di Martech (o marketing Technology), ossia quell’insieme di attività di marketing eseguite con l’ausilio della tecnologia e a cosa ci riferiamo nello specifico?

L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale ha permesso alle aziende di sfruttare dati e tecnologie avanzate per migliorare l’efficacia delle loro attività di marketing. Questo ha portato alla nascita del concetto di Martech. Si dice infatti, che l’IA è la nuova elettricità e che, in quanto tecnologia general purpose, ci consente di fare qualsiasi cosa. L’IA infatti, può essere utilizzata per molteplici attività: per la profilazione dei clienti, per l’ottimizzazione delle campagne di marketing, di scouting, di promotion, di pricing dinamico, per l’analisi dei dati, ma soprattutto per meglio analizzare e comprendere i comportamenti dei clienti, migliorandone la customer experience.

Ultimamente si sta parlando tanto di chat GPT, un tool che sta impressionando per la sua potenza. Quando nasce e perché nasce l’idea di creare questo tipo di chat?

La tecnologia GPT (Generative Pre-trained Transformer), sviluppata dall’azienda di Intelligenza artificiale Open AI, rappresenta una novità rispetto ai precedenti modelli grazie alle sue più avanzate tecniche di elaborazione del linguaggio naturale. Chat GPT, infatti, la cui ultima versione risale al 13 febbraio 2023, rappresenta un netto salto a livello di qualità e di efficacia, anche in termini di risposte dettagliate e articolate. L’idea di creare questo tipo di chat nasce in particolare dall’esigenza di introdurre sistemi di conversazione sempre più naturali, generando risposte in modo simile a come lo farebbe un essere umano.

Queste chatbot di intelligenza artificiale avranno un impatto sul marketing, ma per quanto riguarda il Martech? Cosa si farà in questo ambito?

L’impatto posso immaginare che sia abbastanza ampio. Ci sono aziende che già oggi utilizzano chat GPT per generare degli annunci di comunicazione marketing, per rispondere alle mail dei clienti o per rispondere in generale a tutte le domande online. È chiaro che GPT di per sé può essere utilizzato in tantissime funzioni di marketing dove si scrive del testo, però a oggi è solo una parte di tutte le tecnologie che saranno utilizzate per trasformare il marketing nel suo complesso.

È già giunta notizia che in alcuni paesi la possibilità di utilizzare questa chat è stata bloccata. Parliamo dell’Australia e dell’America, dove di recente ne è stato proibito l’utilizzo date le sempre più numerose preoccupazioni relative all’etica e alla correttezza del suo impiego. In particolare, a lanciare l’allarme su un possibile impatto negativo (in termini di apprendimento degli studenti e di sicurezza o accuratezza dei contenuti) sono stati gli ambienti accademici e scolastici. Addirittura, diversi studenti sono stati sanzionati per essere stati sorpresi a usare ChatGPT. Secondo lei si tratta di episodi destinati a ripetersi e che quindi comprometteranno la diffusione della tecnologia?

Credo che tutto questo non comprometterà l’adozione della tecnologia, anzi, sono temi importanti da tenere in considerazione che influenzeranno l’evoluzione tecnologica, ma non la fermeranno. La preoccupazione principale è che l’uso dei chatbot possa distrarre gli studenti dall’apprendimento e dallo svolgimento dei compiti assegnati. Tuttavia, se utilizzati con consapevolezza, i chatbot alimentati da IA possono essere utili per fornire supporto didattico e assistenza agli studenti, aiutandoli in alcuni casi anche a migliorare il proprio rendimento scolastico.

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