Il periodo di quarantena mi ricorda l’inverno dell’anno scorso e le lunghe giornate seduta a questa stessa scrivania, mentre lavoravo agli ultimi capitoli del mio libro. #ServiceDesigner è stato pubblicato nella primavera del 2019, proprio in questi giorni, ed è uno dei progetti di cui vado più fiera del mio percorso professionale. Non tanto per aver realizzato la difficile impresa di scrivere un libro, quanto per la possibilità che mi ha dato di portare a compimento una serie di ragionamenti, e metterli nelle mani del lettore.
Il libro racconta la professione del service designer: chi sono questi progettisti sempre più richiesti all’interno di organizzazioni pubbliche e private, come possono essere d’aiuto e cosa aspettarsi. La riflessione prende forma in modo estremamente pragmatico, partendo da una serie di esperienze e casi concreti, raccontati attraverso il dialogo con diversi esperti. Ne deriva un percorso attraverso le competenze, sia di tipo tecnico e metodologico (es. saper analizzare comportamenti ed esperienze-utente, descrivere nuovi scenari d’interazione, mappare processi e requisiti), sia di tipo relazionale e manageriale (es. la capacità di ragionare in modo sistemico, ascoltare e capire stakeholder con esigenze diverse e coinvolgerli in percorsi di collaborazione continua). …
di Roberta Tassi e Matteo De Santi
Ci siamo quasi: l’infrastruttura è pronta, l’app è stata testata e validata da oltre un migliaio di cittadini che ha partecipato alla fase di closed-beta, molti dei bug segnalati sono stati risolti, i rimanenti sono in corso di lavorazione e nuove funzionalità si sono aggiunte alla roadmap di sviluppo.
In vista del rilascio sugli store di IO, l’app dei servizi pubblici nei prossimi mesi, siamo pronti ad accogliere gli enti che vogliono rendere disponibili i propri servizi anche su questo nuovo canale digitale, così da favorire un utilizzo sempre più diffuso ed efficace dell’app al momento del suo arrivo negli store online. …
Engaging communities in the design of public services is a complex challenge. Designer Italia asked Roberta Tassi — service designer — to share some tips and tricks to keep in mind.
by Roberta Tassi
Questo post è disponibile anche in in italiano
The human-centered design approach fosters the participation of users in the co-creation of public services. At the same time, community engagement is a challenging process that requires a high investment of time and energies of both organisations and citizens. A lot of experiences end up being one-off interactions, don’t produce the desired outcomes and sometimes even generate frustration. …
Coinvolgere la comunità nella progettazione di un servizio è un’attività delicata, piena di sfumature. Designers Italia ha chiesto a Roberta Tassi — service designer — di raccontare alcuni “trucchi del mestiere”. La risposta è in questo guest post.
di Roberta Tassi per Designers Italia
English version
L’approccio dello human-centered design incoraggia la partecipazione degli utenti nel processo di co-creazione dei servizi pubblici. Al tempo stesso, coinvolgere le comunità è un processo impegnativo, ad alto dispendio di tempo ed energia sia da parte degli enti sia da parte dei cittadini. Molte esperienze finiscono per diventare eccezioni, non producono i risultati desiderati e si concludono generando frustrazione. …
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