A Cosa Dare Priorità nella SEO del 2022? L’Ottimizzazione delle Immagini

Sara Borghi
4 min readJan 28, 2022

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Google ha investito significativamente in soluzioni di riconoscimento delle immagini per quasi 10 anni.

Tuttavia, recentemente ha accelerato sia il ritmo sia la scala di queste integrazioni nella ricerca quotidiana.

Di conseguenza, i miglioramenti e i possibili utilizzi di Google Lens sono stati al centro di eventi di punta negli ultimi 12 mesi quali Google I/O e SearchOn, ed i loro piani futuri dipendono significativamente dal perfezionamento delle capacità associate alla ricerca visiva.

Nel 2021, hanno aggiunto Google Lens direttamente nel widget di ricerca per Pixel, sui telefoni Android, e sulla barra di ricerca mobile di Chrome.

Gli aggiornamenti di Google Lens dello scorso anno hanno incluso la capacità di tradurre il testo in oltre 100 lingue e di effettuare ricerche visive mirate di screenshot.

Aggiungete a questa lista di caratteristiche l’imminente rollout della capacità MUM-enabled di “Aggiungere domande” alle ricerche Lens, e potete intuire la portata del cambiamento che è in corso.

Come Google Lens influisce sulla SEO delle immagini?

Gli elementi standard associati all’ottimizzazione delle immagini quali:

  • ALT text
  • Schema markup
  • Nomi dei file
  • Titoli delle immagini e
  • Dimensioni dei file

continueranno ad essere importanti e rilevanti per quanto riguarda il modo in cui i motori di ricerca comprendono le immagini del vostro sito.

Basandosi su questo, però, anche elementi come la composizione acquisiranno importanza.

Ciò significa che noi SEO dobbiamo iniziare a fare considerazioni più strategiche in merito a come appaiono le immagini e a come sono rese sui siti web che vogliamo ottimizzare.

Questo perché, mentre gli strumenti di elaborazione delle immagini guidati dall’AI come Vision AI di Google Cloud e Google Lens si stanno sviluppando rapidamente, le immagini che hanno una composizione chiara saranno meglio comprese per la ricerca visiva rispetto ad immagini disordinate, complesse o solo parzialmente visibili.

In parole povere, avere immagini più pulite significa che i nostri contenuti verranno mostrati in risultati di ricerca più rilevanti e ciò si traduce in risultati di business.

Il Valore SEO della composizione dell’immagine

Chiariamo meglio il punto…

la tecnologia di riconoscimento delle immagini di Vision AI, rilasciata nel 2015, è alla base di molte delle funzioni di Google Lens, e il loro strumento demo gratuito può essere utilizzato per dimostrare come le immagini vengono interpretate ad alto livello.

Abbinatelo ai risultati forniti in tempo reale di Google Lens per capire dove dovreste concentrare i vostri sforzi di ottimizzazione delle immagini man mano che MUM matura.

Lo strumento di test API Vision AI di Google.

Per esempio, nel diagramma qui sotto, potete vedere due foto della stessa teiera analizzata con lo strumento di test Vision AI API di Google Cloud e poi con Google Lens.

Nell’immagine in cui non è possibile vedere contemporaneamente il manico e il beccuccio, la Vision AI interpreta la foto come un oggetto Tableware (Stoviglia) con il 76% di certezza e aggiunge Kettle (Teiera) come etichetta di ricerca più rilevante con il 74% di certezza.

Al contrario, l’immagine con la teiera di profilo viene interpretata come Teapot con il 94% di certezza e le viene data un’etichetta Teapot con l’89% di certezza.

Come la composizione influisce sull’interpretazione delle immagini da parte di Vision AI.

Quando osserviamo le SERP relative a bollitore e teiera, possiamo vedere una chiara differenza nei risultati.

È anche chiaro che quest’ultima è una corrispondenza molto più vicina all’oggetto reale, quindi è più probabile che soddisfi le esigenze dei clienti, il che porta a più click-throughs e ad una migliore SEO per il sito in generale.

A sinistra mostra i risultati per ‘Kettle’. A destra mostra i risultati per ‘Teapot’.

Quando cerchiamo le stesse immagini direttamente in Google Lens, i risultati complessivi sono migliori: questa volta entrambi mostrano teiere smaltate.

Ma ancora una volta, vediamo che la foto del profilo a destra fornisce una corrispondenza pressochè identica con la teiera originale.

Quindi, una migliore composizione della foto equivale a una migliore ottimizzazione per la ricerca.

Immagini migliori danno più rilevanza in Google Lens.

In pratica, questo significa che mentre ci può essere il desiderio di riempire un sito di immagini Instagram-ready, per scopi SEO è importante invece dare la priorità a immagini pulite, — oserei quasi dire “noiose” — in particolare per quelle che si trovano su pagine transazionali come le schede prodotto.

Spero che queste considerazioni relative alla composizione delle immagini vi abbiano convinto a dare loro priorità all’interno della vostra strategia SEO per il 2022. :)

Fonte delle informazioni: https://moz.com/blog/tech-seo-strategies-2022

Sara Borghi

www.saraborghi.com

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