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Rating: PG-13 (Sequenze di azione/violenza | Brevi commenti suggestivi | Alcune lingue)
Genere: Fantasy, Avventura, Azione
Lingua originale: inglese
Regia: Jon Watts
Produttore: Kevin Feige, Amy Pascal
Sceneggiatore: Chris McKenna, Erik Sommers
Data di uscita (teatri): 17 dicembre 2021 in tutto il mondo
Durata: 2h 28m
Distributore: Columbia Pictures
Proporzioni: Lancio (2.35: 1)

Tra una varietà apparentemente infinita di voci, speculazioni e diverse perdite piuttosto importanti, Spider-Man: No Way Home è finalmente con noi (o lo sarà questo fine settimana negli Stati Uniti). Mentre altri recenti film di supereroi hanno sicuramente generato una serie di teorie online (Avengers: Endgame, per esempio), è difficile ricordare un momento in cui i fan erano così frenetici alla semplice prospettiva di ciò che avrebbero potuto vedere. in un film.
Sotto il peso di tali enormi aspettative, No Way Home ha faticato a soddisfare. Per fortuna, a parte alcuni bug minori, l’ultima (finale?) avventura solista di Spidey di Sony Pictures è all’altezza del clamore.
La storia inizia subito dopo gli eventi della scioccante scena post-crediti di Far From Home, con Spider-Man (Tom Holland) costretto ad affrontare le conseguenze del mondo intero scoprendo l’identità del suo alter ego civile. Peter cerca di adattarsi alla situazione, ma quando la sua ritrovata fama/infamia inizia a influenzare le vite della sua ragazza MJ (Zendaya) e del suo migliore amico Ned (Jacob Batalon), decide di chiedere l’aiuto del suo partner Avenger Doctor Strange ( Benedict Cumberbatch). . L’ex Stregone Supremo (Wong ora ha quel titolo!) Lancia un incantesimo per far dimenticare al mondo intero che Peter Parker è l’Uomo Ragno, ma quando le cose vanno male, dal Multiverso emergono alcuni individui molto pericolosi, e tutti serbano rancore . . contro l’Uomo Ragno.
Riluttante a mandare questi cattivi nelle loro realtà per affrontare una morte certa, Peter decide di provare ad aiutarli. Ma il conseguente conflitto con Strange porta a terribili conseguenze che costringono il giovane eroe a prendere decisioni impossibili.

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Poiché questo è tutto ciò che è stato rivelato nei trailer, non sarebbe giusto approfondire la storia, ma anche se pensi di avere un’idea chiara di come andranno a finire le cose, stai certo che il film ha ancora qualche sorpresa in negozio.
Aggiungere un sacco di nuovi elementi al mix mentre una trilogia viene conclusa con successo non è un compito facile, e il regista Jon Watts e gli sceneggiatori Chris McKenna ed Erik Sommers hanno il merito di aver mantenuto così tanti giradischi nel corso del film. I cattivi non sono solo lì come una spinta nostalgica per i fan di Spider-Man della vecchia scuola, con Willem Dafoe (Green Goblin), Alfred Molina (Doc Ock) e Jamie Foxx (Electro) che hanno spazio per costruire da soli. iterazioni di questi personaggi in modi molto interessanti. Dafoe, in particolare, è una gioia da guardare mentre lotta con entrambi i lati della personalità di Norman Osborn, esibendosi in una performance davvero minacciosa, a volte persino inquietante. Lizard (Rhys Ifans) e Sandman (Thomas Haden Church) hanno meno da fare, ma hanno ancora un ruolo importante da svolgere, e Zendaya, Batalon, Marisa Tomei (zia May) e Jon Favreau (Happy Hogan) offrono un eccellente supporto.
Con tutto quello che succedeva, c’era sempre il pericolo che Spidey si perdesse nella confusione del suo stesso film, ma l’arco narrativo di Peter si rivela in realtà uno degli aspetti più divertenti e gratificanti del film. Aveva senso che Parker fosse un po’ ingenuo e inesperto quando ha debuttato per la prima volta da adolescente, ma nonostante abbia attraversato alcune serie esperienze che gli hanno cambiato la vita nel corso del suo viaggio nel MCU, al personaggio non è mai stato permesso di crescere. No Way Home vede finalmente Parker passare da Spider-Boy a Spider-Man e l’eroe viene portato in luoghi incredibilmente oscuri ed emotivi. Questo dà a Holland molto più spazio per allungare i muscoli della recitazione mentre aggiunge qualcosa alla sua versione di Webhead che non abbiamo mai visto prima, e non è mai stato migliore nel ruolo.
Man mano che la storia procede verso il suo atto finale e tutti i pezzi convergono, le cose si fanno un po’ confuse e l’impostazione dell’”umorismo predefinito” dei Marvel Studios si traduce in alcune incongruenze tonali. Il film di solito è divertente, ma un paio di momenti drammatici avrebbero potuto usare un po’ più di respiro prima di essere colpiti dalle inevitabili battute. C’è anche una lunga scena che coinvolge due personaggi che non è così divertente come il film sembra pensare.
Tuttavia, questi sono dettagli davvero semplici perché No Way Home funziona su così tanti livelli che le cose che fa bene rendono irrilevanti eventuali problemi minori. Se sei un fan di Spider-Man, ne trarrai molto, e se ami questa ultima incarnazione del wall-crawler, è probabile che piangi di gioia quando i titoli di coda usciranno.

La serie di film di Spider-Man è una delle serie più amate e di successo di tutti i tempi, con fan che abbracciano più generazioni. Il personaggio sta vivendo un’esuberante rinascita sotto la protezione del MCU di Kevin Feige e dell’accattivante attore Peter Parker/Spider-Man Tom Holland. Ora Spider-Man: No Way Home vede la trilogia “Home” del regista Jon Watt conclusa con un’incarnazione emotiva e provocatoria di tutto ciò di cui i fan si sono innamorati del personaggio e del franchise.
Ci sono troppi giradischi e parti in movimento per comprendere la portata dell’enorme storia di questo film, ma se scomposto nel modo più elementare, ecco il riassunto: la vita di Peter Parker è stata rovinata da quando è stata rivelata la sua identità segreta. -Man: Far From Home, quindi cerca l’aiuto di Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) per liberare la mente del mondo dalla consapevolezza di essere Spider-Man. Le cose si guastano e Strange annulla l’incantesimo, ma inconsapevolmente innesca un segnale multi-verso che vede i cattivi di diverse Terre alla ricerca dell’Uomo Ragno di questo universo.
Attraversare il film senza spoiler è un compito arduo, poiché molte tremende sorprese e colpi di scena scioccanti entrano in ciò che rende Spider-Man: No Way Home un pezzo così meraviglioso del genio dei popcorn dei supereroi. Ma quello che posso dirti è che i fan che tornano alla serie per rivedere i loro preferiti della vecchia scuola, come Green Goblin (William DaFoe) o Doctor Octopus (Alfred Molina) sono fortunati. Tutti i cattivi non sono solo cameo glorificati, sono ben scritti e parte integrante della trama con un notevole tempo sullo schermo e la rappresaglia da parte di ogni attore si sente ispirata e rinvigorita.
Né posso esprimere quanto amo DaFoe in questo film. L’attore è assolutamente un killer al suo ritorno nei panni di Norman Osbourne, sembra e si sente come se fosse uscito dal set di Spider-Man del 2002 di Tobey Maguire. Molina è anche impeccabile, riprendendo la furia, il cuore e l’intelligenza di Otto Octavius ​​e fungendo da punto focale per spiegare la storia del famoso Spider-Verse. Anche i cattivi nel franchise di The Amazing Spider-Man di Andrew Garfield sono ben utilizzati e aggiornati, in particolare il ritorno di Jamie Foxx come Electro, ottenendo un aspetto più comico e accurato e rendendolo più imprevedibile e pericoloso che mai.
Ma non dimentichiamoci dello stesso Spider-Man. Questo film richiede di gran lunga il meglio della performance di Tom Holland in questa trilogia di film da solista, e lui fa un grande passo avanti. Puoi aspettarti che questo sia un palo della tenda di supereroi rumoroso e senza emozioni, ma ti sbaglieresti gravemente. La performance dell’Olanda è il cuore al centro che mantiene tutta la follia radicata e ti farà ridere un minuto e piangere il prossimo. È così bravo e questo film è così bello.

Sarebbe facile continuare a parlare di quanto grandi Zendaya, Jacob Batalon, Marisa Tomei e Jon Favreau stiano tornando nei loro rispettivi ruoli, perché sono stati tutti fantastici con il perfetto equilibrio del tempo sullo schermo. Ma vorrei anche sottolineare come il regista Jon Watts e gli sceneggiatori Erik Sommers e Chris McKenna abbiano abilmente combinato questo enorme numero di personaggi e le loro trame complicate in una trama coerente e facilmente digeribile. Il modo intelligente in cui vengono presentati eroi e cattivi e poi il modo straordinario in cui interagiscono tra loro è così eccitante da guardare mentre si svolge e mostra i livelli di comprensione di questo mondo cinematografico che non ha eguali.
Allaccia le cinture per l’ultima ora del film che stupirà e delizierà gli spettatori con il raro terzo atto che offre il 100%. Per parafrasare il cliché del vecchio film, ho riso, ho pianto, ho esultato. Questo film ha avuto quell’effetto su di me, che è qualcosa che raramente provo in un teatro. Spider-Man: No Way Home è un brillante faro del cinema di supereroi e giustamente si guadagnerà il suo posto come uno dei più grandi di tutti i tempi.
Dato tutto il marketing, le fughe di notizie e le febbrili speculazioni per Spider-Man: No Way Home, avresti potuto essere perdonato per aver pensato che sarebbe stata una configurazione elaborata per Doctor Strange e il Multiverso della follia con una folla. di cameo a misura di fan di altri film di Spider-Man, molti dei quali sono stati rivelati nel trailer. Fortunatamente, non è affatto così. Il concetto potrebbe essere incredibilmente ambizioso, ma il regista Jon Watts e i co-sceneggiatori Chris McKenna ed Erik Sommers ce l’hanno fatta, concludendo la trilogia “Home” del MCU (dopo Homecoming e Far From Home) con un tocco epico.
Piacevolmente, la trama riprende proprio dove si è conclusa l’allettante suspense di Spider-Man: Far From Home, con J. Jonah Jameson (J.K. Simmons) che rivela al mondo l’identità segreta di Spider-Man come Peter Parker (Tom Holland). Con le vite di sua zia May (Marisa Tomei), della sua ragazza MJ (Zendaya) e del suo migliore amico Ned (Jacob Batalon) gravemente sconvolti dalla frenesia dei media che ne è seguita, un Peter disperato si rivolge al Dottor Strange (Benedict Cumberbatch) per chiedere aiuto. gli chiede di farlo. Lancia un incantesimo che farà dimenticare a tutti di essere Spider-Man.
Tuttavia, l’incantesimo va storto a causa delle interruzioni di panico di Peter, unendo chiunque abbia mai conosciuto l’identità segreta di Spider-Man, in qualsiasi universo. Abbastanza sicuro, Peter e i suoi amici si troveranno presto ad affrontare cattivi di altri universi (o meglio, film), tra cui il dottor Otto Octavius ​​/ Doctor Octopus (Alfred Molina), Norman Osborn / Green Goblin (Willem Dafoe), Max Dillon. / Elettro. (Jamie Foxx), Flint Marko / Sandman (Thomas Haden Church) e il dottor Curt Connors / The Lizard (Rhys Ifans). Nonostante la miriade di possibilità legate a Spider-Man rappresentate dal multiverso (giustamente dimostrato in Into the Spider-Verse), i registi prendono la decisione ispirata di restare con universi con cui il pubblico ha già intimamente familiarità, vale a dire, i cinque no-MCU Film di Spider-Man che non hanno avuto come protagonista Tom Holland. A tal fine, è giusto dire che una conoscenza di passaggio con quei film migliorerà notevolmente il tuo divertimento con No Way Home, quindi se hai saltato, ad esempio, The Amazing Spider-Man 2, potresti voler fare dei compiti in anticipo.
Con tutto il potere della star coinvolto, il film avrebbe potuto facilmente sfruttare il valore di novità di avere finalmente cinque grandi cattivi Spider insieme, ma no. Il risultato sorprendente del film è che riesce in qualche modo ad affrontare e correggere ogni critica che qualcuno ha avuto su tutti i precedenti film di Spider-Man, dalla terribile maschera di Green Goblin in Spider-Man a Sam Raimi (2000) al design dei personaggi deludenti. sia su Lizard che su Electro, che qui ottengono miglioramenti significativi.
Inoltre, il film lega tutte le parti in sospeso dei diversi film, dandoti una conclusione che non sapevi nemmeno di volere. In altre parole, questo può essere un fan service, ma è un fan service ben fatto; in realtà significa qualcosa e l’impatto emotivo che ne risulta è incredibilmente potente.

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