Qual è la tua “agenda narrativa”?

Perché l’Universo è fatto di storie e saper raccontare significa connettere la mia galassia con la tua

Andrea Fontana
3 min readMay 25, 2018
Credit: NASA’s Goddard Space Flight Center Conceptual Image Lab

Non sappiamo molto dell’universo in cui abitiamo, ma una cosa le scienze contemporanee l’hanno capita. Tutto quello che ci circonda è fatto di tre elementi: materia | energia | informazione.

Ce lo dicono tutte le più attuali ricerche: dalla fisica, alla microbiologia molecolare, dall’astronomia alla medicina.

Le storie non scappano a queste regole e sono fatte allo stesso modo.

Sono materia: perché si incarnano sempre in oggetti e strumenti. Diventano articoli di carta stampata, post web o social, video o foto (on line e off line), libri, film, fiction e docu-fiction, plot radiofonici, etc.

Sono energia: perché da loro dipendono tutte le nostre culture e pratiche umane. Sono letteralmente le calorie che alimentano le nostre convinzioni di vita, concezioni del mondo o come dicono gli anglossasoni: inner agenda.

Sono informazione perché le storie ci orientano in modo molto preciso. Ci consegnano certi tipi di dati e indicazioni su come stare nel mondo.

Orientano tutto il nostro content continuum di vita, e di conseguenza l’insieme dei contenuti di ogni attività di branding di marca, persone e prodotto.

Ma naturalmente, ci doveva essere un ma… sono anche significato perché indirizzano, dando una destinazione ultima alla materia, all’energia e all’informazione.

Senza una storia (di vita, di identità e di futuro) il nostro corpo non andrebbe dà nessuna parte, la nostra mente impazzirebbe nel vuoto, il nostro animo non saprebbe il suo scopo nel mondo.

Insomma senza un’ “ agenda narrativa”, che poi è il nostro profilo o copione biografico, non andremmo da nessuna parte.

Senza una storia che ispira, un marchio sarebbe soltanto semplice geometria, un prodotto banale merce e le attività di business un inutile fare affaccendato.

Senza una storia che incanta uno yogurt sarebbe solo una sostanza fermentata o un foulard un pezzo di stoffa.

Senza le storie non ci sarebbe la realtà umana. Il senso delle cose. Per questo l’universo è fatto di storie che incantano. Almeno il nostro.

Ecco perché è così rilevante oggi avere abilità narrative (fiction-ability) e saper ri-conoscere narrazioni di marca, vita, prodotto, oltre che saperle produrre e costruire.

Uno degli errori più grandi che si possono fare oggi nel branding è avere l’arroganza aziendale o personale di pensare che la propria storia, solo perché di una marca famosa o di un individuo più o meno noto, sia unica e pure interessante. Non è così. Le storie che incantano non sono così e l’universo non si attiva volentieri per gli arroganti marchi e le persone altezzose.

Le storie che incantano parlano anche di te, ma non solo di te.

E hanno una particolarità: collegano perfettamente la tua storia e la tua “agenda narrativa” con quella dei tuoi pubblici e con il momento storico o sociale che si sta vivendo. Ricordi? Sono il collante che tiene insieme l’universo. Il significato che collega materia, informazione, energia.

Seguimi e ti spiegherò meglio.

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Andrea Fontana

#TEDx Speaker | #MediaExpert | Corporate #Storytelling Professor Pavia University | President #StorytellingCenter | CEO #Storyfactory.