MLS SZN 26 — Watchability Rankings

Alessandro Acquistapace
45 min readApr 7, 2021

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La MLS, per evidentissime ragioni che non devo starvi qui a spiegare e che condivide con la totalità delle altre leghe professionistiche statunitensi, si muove su orari inumani per un pubblico europeo. O si devolve la propria intera esistenza all’insonnia, o c’è bisogno di fare delle scelte sul proprio metodo personale per seguire la regular season della lega nordamericana. Qui a The Beckham Rule si è pensato potrebbe essere una buona idea facilitare questo tipo di scelte mettendo in ordine le ventisette franchigie che prenderanno parte alla stagione 2021 in base a quanto potrebbe essere divertente seguirle con attenzione durante le loro partite. Inoltre, in aggiunta ad un semplice giudizio del tutto personale e soggettivo sul valore delle squadre — il numerino che potrete vedere accanto alla categoria “valeilprezzodelbigliometro” — si è sfruttata l’occasione per fare una sorta di recap sintetico sulle varie franchigie, un piccolo bignami — in questo senso importanti sia il termine “piccolo” che “bignami”, dal momento che mi rendo conto che un’ora e mezza complessiva di chiacchiere su ragazzini tra i quindici e i ventiquattro anni come quelli che su queste frequenze hanno anticipato questo pezzo potrebbero essere un po’ pesanti da digerire — per orientarsi sulle qualità delle varie squadre, sulle aspettative, sullo stile di gioco e sui giocatori da seguire per ciascuna delle ventisette formazioni. In aggiunta a tutto questo, c’è anche una valutazione delle due magliette a disposizione di ogni squadra — maglie che potete trovare tutte insieme a questo link sul profilo Instagram della MLS. Per nessuna ragione in particolare, semplicemente perché è molto divertente come cosa. E poi perché anche l’occhio vuole la sua parte quando vediamo una partita di calcio, e quindi per certi versi è anche giusto che si tenga d’occhio l’abbigliamento di chi scende in campo, e non solo il loro modo di giocare. Altra piccola puntualizzazione, per comprendere al meglio le differenze tra i best case e i worst case nella categoria “forchetta di prestazione”. Quest’anno la MLS è tornata al formato 2019, ovvero le prime sette squadre per ogni conference si qualificano ai playoff, con la prima che va direttamente alle semifinali di conference e le altre sei che si scontrano in un turno preliminare a partita secca per decidere gli altri tre posti nello scacchiere delle semifinaliste. Bene. Abbiamo detto ciò che c’era da dire. Dunque non c’è altra ragione per ritardare l’inizio di questi rankings. E dunque partiamo.

Top Tier

San José Earthquakes

Allenatore: Matias Almeyda. Quarantasette anni. 23V-11P-28S su 62 partite. In panchina dalla stagione 2019. Le sue squadre giocano un calcio iper aggressivo, verticale, che richiede ai propri giocatori di prendersi un gran numero di rischi. Da quando è a San José, gli Earthquakes sono stati il simbolo della discontinuità, passando da momenti di gioco dominanti a strisce di partite in cui sembravano semplicemente la peggiore squadra in MLS.
Licenziometro: 5
Valeilprezzodelbigliettometro: 9.5
Giocatore più divertente: Chris Wondolowski. Trentotto anni. 162 gol in 342 partite. In rosa dal 2009. Il miglior marcatore nella storia della Major League Soccer aveva inizialmente annunciato il ritiro per la fine della stagione 2020, ma evidentemente lavorare sotto il Pelado Almeyda lo ha fatto divertire così tanto che ha deciso di rimandare almeno per un anno l’incontro tra i suoi scarpini e il proverbiale chiodo. Il più infido degli attaccanti, rende ogni singolo pallone che entra in area una potenziale occasione da gol solo con la sua presenza. Il suo movimento lo rende per i difensori quello che Beep Beep è per Willy il Coyote.
Giocatore barometro: Eric Remedi. Venticinque anni. 59 presenze e 1 gol con Atlanta United. In rosa dal 2021. Il centrocampista argentino si riunisce con il tecnico che lo aveva fatto esordire ai tempi del Banfield, essendo atterrato sulla costa ovest in seguito ad una trade che ha visto gli Earthquakes separarsi di duecentomila dollari in GAM che potrebbero diventare cinquecentomila in caso di raggiungimento di determinate condizioni. Centrocampista adorato dal Tata Martino per la sua capacità di mettere ordine nella squadra dal suo ufficio nella trequarti difensiva, Remedi ha perso posizioni sotto De Boer e si appresta dunque a vivere una nuova sfida.
Forchetta di prestazione: Terzo posto ad Ovest / Almeida molla a metà stagione e si mettono i cartelli per i lavori in corso
Potenziale plot twist più divertente: Lo scorso anno ho scritto la stessa cosa, ma finché giocherà non posso esimermi dal farlo. WONDO CAPOCANNONIERE!
Le maglie: Prima maglia (6.5/10) azzurra bordata di bianco e nero. Seconda maglia (7.5/10) bianca con due fasce, una gialla e una nera, sul petto.

Los Angeles FC

Allenatore: Bob Bradley. Sessantatre anni. 56V-23P-29S su 108 partite. In carica dal 2018. Favorisce uno stile di gioco che funziona al meglio con giocatori dalla ottima tecnica di base e che richiede un necessario periodo di apprendimento per i nuovi arrivati in squadra.
Licenziometro: 1.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 9
Giocatore più divertente: Carlos Vela. Trentadue anni. 66 presenze e 52 gol. In rosa dal 2018. C’è bisogno di utilizzare molte parole per descrivere la stella più brillante dei losangelini e forse anche di tutta la MLS? Dal giorno del suo arrivo, Vela non ha fatto altro che dimostrare a tutta la lega le qualità che l’intero mondo pallonaro gli riconosce fin dalla più tenera età.
Giocatore barometro: Eduard Atuesta. Ventitre anni. 72 presenze e 5 gol. In rosa dal 2018. Partiamo dal presupposto che il colombiano sia destinato a rimanere almeno per qualche mese ancora con la franchigia losangelina, anche se report lo vorrebbero diretto al Palmeiras campione del Sudamerica. Atuesta è molto semplicemente il giocatore più creativo della squadra dietro la linea degli attaccanti, e la sua presenza è fondamentale per servire agli ultimi due capocannonieri della MLS il pallone nelle posizioni migliori per permettere loro di far funzionare la magia.
Forchetta di prestazione: Vincitori del Supporters’ Shield / Tra i primi quattro ad Ovest
Potenziale plot twist più divertente: Dopo essersi fatto notare nel finale della scorsa regular season, Danny Musovski diventa un titolare fisso della franchigia completando il trio con Vela e Rossi.
Le maglie: Prima divisa (7/10) total black con dettagli nero su nero e un tocco d’oro sui loghi di franchigia e sponsor vari. Seconda maglia (9/10) color crema bordata di nero e con la scritta “Los Angeles” all’interno dei bordi delle maniche. Il nuovo sponsor principale, che si chiama Flex — giuro, non sto scherzando — sembra quasi uno statement d’intenti più che una pubblicità.

Philadelphia Union

Allenatore: Jim Curtin. Quarantuno anni. 95V-45P-88S in 228 partite. In carica dal giugno 2014. Gioca con un rombo di centrocampo che richiede molto ai due vertici alti e bassi, il primo dei quali è una sorta di battitore libero in fase difensiva, mentre il secondo ha il compito di sfruttare i movimenti delle due punte per inserirsi e essere decisivo sia con l’ultimo passaggio che con il tiro.
Licenziometro: 1
Valeilprezzodelbigliettometro: 9
Giocatore più divertente: Ilsinho. Trentacinque anni. 125 presenze e 22 gol. In rosa dal 2016. Non c’è bisogno che io dica niente, dovrebbe bastare un link a questo video.
Giocatore barometro: Anthony Fontana. Ventuno anni. 30 presenze e 8 gol. In rosa dal 2018. Se lo scorso anno Brenden Aaronson si è preso la scena conquistandosi un trasferimento al Salisburgo, quest’anno sarà Anthony Fontana a prendere il posto del classe 2000 nel ruolo di punta del diamante a centrocampo di Jim Curtin. Su di lui ricadranno compiti creativi e di finalizzazione, e i segnali mostrati lo scorso anno raccontano di un giocatore che sembra pronto a fare quel passo in avanti.
Forchetta di prestazione: Vincitori del Supporters’ Shield / Ultimo seed disponibile per i playoff ad Est
Potenziale plot twist più divertente: Abbiamo detto di come Anthony Fontana sia destinato a prendere il ruolo che fu di Brenden Aaronson ma onestamente sarebbe molto divertente se il nuovo Aaronson si rivelasse essere anch’esso un Aaronson, ovvero il fratello classe 2003 Paxten.
Le maglie: Prima (8/10) blu royal con dettagli in oro. La seconda divisa (10/10) è stata disegnata con l’aiuto dei tifosi. Due tonalità diverse di celeste si alternano a dare origine ad un motivo tipo fulmine, mentre i dettagli sono di un giallo giubbotto catarinfrangente.

High Tier

Atlanta United

Allenatore: Gabriel Heinze. Quarantadue anni. 31V-20P-19S in 70 partite con il Velez Sarsfield. In carica dal 2021. Tecnico di ispirazione bielsista, le sue squadre giocano un calcio estremo in cui spesso riescono a trovare spazio e minuti giocatori giovani o poco valutati in precedenza.
Licenziometro: 3
Valeilprezzodelbigliettometro: 8.5
Giocatore più divertente: George Bello. Diciannove anni. 23 presenze e 2 gol. In rosa dal 2018. Venti delle sue ventitre presenze in MLS sono arrivate lo scorso anno, e dunque questo non lascia adito a dubbi: George Bello è il terzino sinistro titolare di Atlanta United e dovrebbe esserlo anche sotto Gabriel Heinze. Difficile pensare che il tecnico argentino non possa apprezzare la sua pulizia tecnica, la sua ricerca del passaggio decisivo, la sua capacità di proporsi sulla fascia, il suo dribbling negli spazi stretti. Lui è il tesoretto forse più interessante nelle mani di Atlanta United in questo momento.
Giocatore barometro: Josef Martinez. Ventisette anni. 84 presenze e 77 gol. In rosa dal 2017. Più che barometro, è un attaccante talmente decisivo in MLS che la sua sola presenza è in grado di portare sopra il livello di decenza un attacco a questo livello. Certo, bisognerà vedere se il recupero dal crociato sarà stato dei migliori e quanto impatto abbia avuto sulle sue capacità fisiche, ma parliamo di un giocatore che sta appena entrando nel suo prime, e se il recupero sarà stato ottimale ci sono pochi dubbi sul tipo di giocatore che è. Se esistesse nel calcio una statistica come il WAR del baseball, Josef Martinez sarebbe probabilmente al primo posto in MLS in questa classifica.
Forchetta di prestazione: Vincitori del Supporters’ Shield / Ultimo seed disponibile per i playoff ad Est
Potenziale plot twist più divertente: Il gioco di Heinze risveglia un Ezequiel Barco sempre più Bello Addormentato della MLS e l’argentino torna rapidamente ad attirare gli interessi dell’Europa e dell’Albiceleste.
Le maglie: Prima maglia (7/10) che prende letteralmente il concetto di “five stripes” abbandonando la palata rossonera degli anni precedenti in favore di cinque sottili righe rosse su sfondo nero. Seconda maglia (6/10) bianca con dettagli oro.

DC United

Allenatore: Hernan Losada. Trentotto anni. 20V-8P-14S in 42 partite con il Beerschot. In carica dal 2021. Altro allenatore dal gioco estremo, difesa altissima, pressing asfissiante. Nella sua prima avventura in panchina ha sorpreso la prima divisione belga con partite piene di gol — 1.67 gol a partita e 1.48 gol subiti a partita nel corso della sua avventura sulla panchina della squadra che ha rappresentato anche da giocatore.
Licenziometro: 5.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 8.5
Giocatore più divertente: Moses Nyeman. Diciassette anni. Undici presenze. In rosa dal 2019. Moses Nyeman non è semplicemente divertente da veder giocare. È esilarante. Un centrocampista dal fisico fin troppo gracile anche per un adolescente che però quando scende sul campo è letteralmente una palla da football ovale che rimbalza dove gli pare e piace, che scherza con uomini adulti circumnavigandoli prima che loro possano capire esattamente cosa sia successo, come Charlie Brown quando Lucy gli toglie il pallone prima che possa calciarlo. Sembra di vedere un elfo adulto che gioca contro dei figli di giganti.
Giocatore barometro: Julian Gressel. Ventisette anni. 22 presenze e 2 gol. In rosa dal 2020. Settecentocinquantamila dollari in TAM. Questo l’asset da cui si è dovuta separare la franchigia capitolina per rubare a Atlanta United il segreto — mica tanto segreto — della squadra che ha vinto la MLS Cup 2018. La prima stagione di separazione non ha fatto bene a nessuna delle due parti in questione, ma l’arrivo di un nuovo tecnico potrebbe rendere di nuovo il pubblico della MLS familiare con le scorribande più spaventevoli di quelle degli unni di quello che è senza dubbio il “difensore” offensivamente più decisivo nella storia — mi sentirei anche di far cadere il “recente” — della lega.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff / Ultimo posto ad Est
Potenziale plot twist più divertente: Gressel to Robertha is the new Gressel to Josef Martinez.
Le maglie: Prima maglia (6.5/10) total black con strisce Adidas bianche e bordi delle maniche rossi e leggermente più spessi della media. Seconda divisa (6/10) bianca con dettagli neri e bordata di rosso-nero.

New York Red Bulls

Allenatore: Gerhard Struber. Quarantaquattro anni. 14V-8P-17S in 38 partite con il Barnsley (è stato annunciato come allenatore dei Red Bulls lo scorso ottobre, ma di fatto non ha avuto modo di allenare la squadra prima dell’unico incontro di playoff contro i Crew, dunque preferiamo valutarlo come un nuovo arrivo). In carica dal 2020. Allenatore di scuola Red Bull che aderisce ai principi del gioco Red Bull — e del modello che la Pacific Media Group sta cercando di instillare nelle sue squadre, tra cui proprio il Barnsley.
Licenziometro: 2
Valeilprezzodelbigliettometro: 8.5
Giocatore più divertente: Caden Clark. Diciassette anni. 7 presenze e 2 gol. In rosa dall’ottobre 2020. Alla prima partita in MLS Caden Clark ha segnato così. Alla seconda ha fatto il bis in questa maniera. Il suo talento ha certamente attirato un gran numero di occhi nella sua direzione, e non a caso nel 2022 dovrebbe unirsi al Lipsia. Questa sarà probabilmente l’unica stagione intera in cui si potrà godere del suo talento in MLS per chissà quanto tempo. Insomma, affrettatevi prima che sia troppo tardi.
Giocatore barometro: Dru Yearwood. Ventuno anni. Dodici presenze. In rosa dall’agosto 2020. Se sei un Designated Player è normale che su di te ricadano molte attenzioni e una consistente parte del destino della tua squadra. Se poi sei un giocatore giovane, reduce sì da una serie di stagioni difficili, ma anche inserito in un contesto favorevole per le tue caratteristiche e per di più sei un tipo di giocatore per cui spesso non si utilizza uno spot da DP, è evidente che la tua stagione possa avere una risonanza ancora maggiore per la tua squadra. Questo è il caso per il ragazzo di scuola Southend, che punta a ricostruire la sua carriera in MLS dopo essere risultato una delle poche uscite sfortunate di mercato del Brentford.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff / Sconfitti nella lotta per l’ultimo seed disponibile all’ultima giornata
Potenziale plot twist più divertente: Caden Clark è molto più forte e decisivo di quanto chiunque potesse pensare fosse a questo punto della sua crescita.
Le maglie: Prima divisa (7/10) bianca scaccata tono su tono con dettagli rossi. Seconda (6/10) nera con dettagli rossi.

Columbus Crew

Allenatore: Caleb Porter. Quarantasei anni. 27V-13P-24S in 64 partite. In carica dal 2019. Abile gestore di uomini, Porter favorisce un gioco abbastanza elementare e che si regge sulle spalle del giocatore creativo nel ruolo di trequartista e sulle abilità box to box di uno dei due centrocampisti del suo 4–2–3–1 — preferibilmente Darlington Nagbe, suo giocatore-feticcio come dimostrato negli anni spesi con gli Akron Zips nella NCAA, con i Portland Timbers e poi con i Columbus Crew.
Licenziometro: 1
Valeilprezzodelbigliettometro: 8.5
Giocatore più divertente: Darlington Nagbe. Trenta anni. 15 presenze e 1 gol. In rosa dal 2020. Se non si è attenti e se non lo si segue sempre con estrema attenzione, si potrebbe avere l’errata impressione che Darlington Nagbe possieda il dono dell’ubiquità. Avete presente quei monoliti che sono apparsi un po’ dappertutto in giro per il mondo? Ecco, quello è Darlington Nagbe su un campo da calcio.
Giocatore barometro: Lucas Zelarayan. Ventotto anni. 16 presenze e 6 gol. In rosa dal 2020. Difficile presentare un caso migliore per qualcuno destinato ad occupare il ruolo di giocatore barometro che quello di colui che ha deciso con le sue giocate la scorsa finale di MLS Cup e che poi si è portato a casa il premio di MVP della partita. Specialmente nel momento in cui chi vi parla ha sempre sostenuto ad alta voce l’idea che nella MLS contemporanea la singola posizione più cruciale all’interno della costruzione di una rosa vincente sia quella del giocatore creativo con il compito di sedere tra le linee avversarie e creare occasioni da reti per lui e per i compagni, e visto il fatto che Zelarayan rappresenta senza dubbio uno dei giocatori più validi e degni di nota sotto questo punto di vista in tutta la lega.
Forchetta di prestazione: Vincitori del Supporters’ Shield / Tra i primi tre della Eastern Conference
Potenziale plot twist più divertente: Le prestazioni di quello che tecnicamente potremmo definire come “undici di riserva” della franchigia — che potrebbe tranquillamente lottare per i playoff come squadra a se stante — si rivelano talmente buone che spingono Caleb Porter a schierare una potenziale Death Lineup con Zelarayan, Nagbe, Matan, Morris, Pedro Santos, Molino e Zardes tutti insieme.
Le maglie: Prima maglia (6/10) nera con dettagli gialli e un pattern di puntini bianchi sul davanti. Seconda maglia (6/10) bianca con dettagli giallo-neri e un pattern a scalini su tutta la divisa.

FC Cincinnati

Allenatore: Jaap Stam. Quarantotto anni. 4V-4P-14S in 22 partite. In carica dal maggio 2020. Come allenatore, Stam smentisce lo stereotipo che vorrebbe gli ex attaccanti difensivisti e gli ex difensori offensivisti. Il suo stile di gioco è roccioso, solido e di contropiede, e non a caso ha dato i suoi frutti migliori in una squadra dal budget ristretto e dal livello tecnico più basso della media del proprio campionato come lo Zwolle.
Licenziometro: 5.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 8
Giocatore più divertente: Brenner. Ventuno anni. 32 presenze e 13 gol con il San Paolo. In rosa dal 2021. Ve lo anticipo già, anche se forse lo avete già notato. Brenner è anche il giocatore barometro della franchigia dell’Ohio. La ragione è molto semplice. Brenner è l’acquisto più costoso nella storia di Cincinnati e uno dei più costosi nella storia della MLS, visto che la franchigia fino ad ora più disastrata in MLS dai tempi dei defunti Chivas USA ha deciso di sborsare quindici dicasi quindici milioni di dollari su uno degli attaccanti più promettenti del calcio brasiliano. Brenner non è semplicemente la loro stella, è il loro all-in al tavolo verde, la più grande speranza, ma verrebbe da dire anche l’unica, per far entrare la famiglia nei circoli dell’alta società. Acquistando Brenner Cincinnati ha messo più fede nell’attaccante brasiliano di quanta ne mettano nella blockchain tutti gli investitori nel mondo delle criptovalute o degli NFT. Se tutto andasse bene, Brenner è semplicemente un biglietto che ti porta fuori dall’irrilevanza, il treno che porta Mindy St Clair fuori dalla Medium Place in cui si ritrova a vivere. Vi sembrano troppe pressioni da porre sulle spalle di un ragazzo di ventuno anni? Beh, certo non sarebbero l’unica città dello stato ad aver posto il suo intero destino sulle spalle di un ragazzo poco più che adolescente, e certo un ragazzo cresciuto in un contesto come quello del calcio paulista non può non essere abituato ad un certo tipo di aspettative che ti vengono piazzate sulle spalle, anzi potrebbe quasi trovare quelle di Cincinnati come un sollievo, vista la notoria tutt’altro-che-tranquillità del calcio brasiliano.
Giocatore barometro: Brenner
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff con fattore campo al primo turno / Fuori dai playoff ed ennesima ricostruzione
Potenziale plot twist più divertente: Beh, mi pare evidente. Brenner segna più di un gol di media a partita e vola in Europa per una cifra da nuovo record per il trasferimento più costoso in uscita nella storia della MLS.
Le maglie: Prima maglia (6.5/10) blu royal con sottili righine arancio-azzurre a palarla. Le strisce Adidas sono arancioni mentre nella seconda maglia (5.5/10) sono blu e scendono sui fianchi di una maglia bianca con dettagli arancioni e blu.

Seattle Sounders

Allenatore: Brian Schmetzer. Cinquantotto anni. 75V-32P-47S in 154 partite. In carica dal luglio 2016. Uomo di Seattle e sopratutto uomo dei Sounders, le sue squadre hanno sempre potuto contare su una qualità tecnica superiore alla media MLS. Questo permette alle sue squadre di poter essere camaleontiche e adattarsi alle differenti situazioni delle partite. Non necessariamente abili o scarse nel pressing, i Sounders sembrano agire sempre con la convinzione che non sia loro responsabità dover dimostrare qualcosa e che siano gli avversari a dover giocare per primi le loro carte. Nei playoff funziona con costanza quasi incredibile — quattro finali di MLS Cup e due vittorie negli ultimi cinque anni.
Licenziometro: 1
Valeilprezzodelbigliettometro: 8
Giocatore più divertente: Raul Ruidiaz. Trenta anni. 53 presenze e 33 gol. In rosa dal giugno 2018. Abbiamo inserito qui la punta peruviana, ma diciamo la verità, potremmo tranquillamente invertire i ruoli con colui che è stato inserito come giocatore barometro, ovvero Nico Lodeiro. Anche e sopratutto in seguito all’infortunio di Jordan Morris — che comunque, visto che si trovava in prestito con un diritto di riscatto molto basso, sembrava destinato a lasciare la franchigia, portando quindi i Sounders a fare le loro valutazioni senza tenerlo troppo in considerazione — Lodeiro e Ruidiaz, Ruidiaz e Lodeiro sono l’anima tecnica della squadra, tanto il panem quanto il circenses del pubblico del Lumen Field. Se si è preferito inserire il centravanti ex Morelia qui anziché il nazionale uruguagio, è sempre per quella storia riguardo l’importanza dei dieci tecnici e creativi nel definire il successo di una franchigia nella MLS contemporanea.
Giocatore barometro: Nico Lodeiro. Trentadue anni. 121 presenze e 33 gol. In rosa dal luglio 2016. Semplicemente, il gamechanger nella storia di questa franchigia. Quello che ci si attendeva sarebbero stati Clint Dempsey e Obafemi Martins, alla fine si è rivelato essere l’ex Ajax, Boca Juniors e Botafogo, tra le altre. Senza ancora un titolo di MVP sulle spalle ed essendo reduce dalla sua peggiore partita in maglia Sounders, arrivata per di più nell’incontro decisivo dei playoff, sembrano esserci ancora un gran numero di motivazioni che potrebbero spingere Lodeiro a togliersi qualche sassolino dalla scarpa prima del trionfale rientro nel nativo Uruguay e nel suo amato Nacional.
Forchetta di prestazione: Vincitori del Supporters’ Shield / Qualificazione ai playoff con fattore campo al primo turno
Potenziale plot twist più divertente: Jordan Morris torna in tempo per i playoff e si trascina i Sounders sulle spalle, guadagnandosi una seconda chance europea.
Le maglie: Prima maglia (8/10) rave green bordata di sounder blue — i colori sono così unici che è la stessa franchigia ad aver da sempre fondato la sua identità sulla presenza di queste particolari tonalità — con strisce Adidas in bianco. La seconda divisa (10/10) è molto semplicemente il “Jimi Hendrix Kit”, in omaggio al chitarrista nato proprio nella città dello stato di Washington, e non può essere descritta in altra maniera se non che sembra “Purple Haze” traslitterata nel campo della vista e non quello dell’udito.

Orlando City

Allenatore: Oscar Pareja. Cinquantadue anni. 15V-8P-6S in 29 partite. In carica dal 2020. Ha rivitalizzato — non è il termine esatto, visto che in MLS la franchigia prima di lui, non era mai stata veramente viva — Orlando City mantenendo il credo messo in scena a Dallas che una mancanza d’esperienza non voglia dire non essere in grado di comprendere i momenti di una partita. Con lui Daryl Dike si è conquistato il passaggio in Europa dopo appena una stagione da rookie.
Licenziometro: 3
Valeilprezzodelbigliettometro: 7.5
Giocatore più divertente: Chris Mueller. Ventiquattro anni. 83 presenze e 18 gol. In rosa dal 2018. Sì, esatto, lui e non Nani. Perché l’attaccante da Wisconsin è un giocatore veramente particolare, in parte toro che si incaponisce a testa bassa contro le difese avversarie — la sua fisicità ha un che di Belotti, anche se rispetto al Gallo preferisce operare sulla fascia destra — e in parte giocatore da campetto, tutto tecnica e ***** Skill. Vederlo giocare è molto divertente anche perché non si sa mai con precisione quale delle due parti potrebbe scendere in campo. Esiste anche la possibilità che si mischino l’una con l’altra, e allora sì che ci si diverte.
Giocatore barometro: Mauricio Pereyra. Trentuno anni. 22 presenze e 2 gol. In rosa dal luglio 2019. Sì, esatto, lui e non Nani — se vi sembra di aver letto quest’ultima frase poche righe più in su non vi sbagliate, e la cosa è voluta. Perché il centrocampista ex Krasnodar è di fatto il giocatore che tecnicamente è un ingranaggio fondamentale della macchina messa in piedi da Oscar Pareja, e mentalmente è il termometro dello stato emozionale della sua squadra. Quando sembra perdere un minimo l’aplomb si capisce che Orlando ha ufficialmente perso la bussola e la sua grinta è diventata senza mezzi termini aggressività eccessiva, che rischia di compromettere le prestazioni sul campo — perché poi Orlando quel turno dei playoff lo ha passato, ma avrebbe avuto tutti i mezzi per risolverla nei centoventi minuti di gara se semplicemente non fosse entrata in guerra con l’arbitro.
Forchetta di prestazione: Vincitori del Supporters’ Shield / Qualificazione ai playoff senza fattore campo
Potenziale plot twist più divertente: Sospendo il mio giudizio. Più che altro perché lo scorso anno neanche la più fantasiosa delle penne avrebbe potuto scrivere quello che si è rivelato effettivamente essere il plot twist più divertente della loro stagione.
Le maglie: Prima (6.5/10) viola con dettagli bianchi. Più o meno all’altezza dello sponsor una serie di righine verticali indicano la transizione tra un viola più scuro e uno più chiaro. Seconda (5/10) bianca con dettagli e motivo a riprendere il leone presente nel logo viola.

New England Revolution

Allenatore: Bruce Arena. Sessantanove anni. 20V-17P-14S in 51 partite. In carica dal maggio 2019. Semplicemente un santone del calcio americano. Con tutte le connotazioni che questa definizione si porta dietro, siano esse positive o negative. Laddove gli altri fanno zig, lui fa zag, non per contrarianismo — si perdoni l’anglicismo — quanto più per incrollabile fiducia nelle proprie capacità. Difficile essere nel mezzo quando si parla della sua figura, e sinceramente dopo aver guidato gli Stati Uniti alla mancata qualificazione ai mondiali 2018 era difficile immaginare ci si potesse ancora ritrovare a fare valutazioni sulla sua abilità come tecnico. A New England per ora è stato un successo.
Licenziometro: 2.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 7.5
Giocatore più divertente: Gustavo Bou. Trentuno anni. 32 presenze e 14 gol. In rosa dal luglio 2019. Vi piaceva veder giocare Diego Milito? Ecco, allora non potrete non apprezzare Gustavo Bou, che con Milito ha condiviso l’attacco nella fase finale della carriera del Principe in quel Racing in cui l’ormai Designated Player di New England ha rimesso in piedi la sua carriera diventando uno degli attaccanti più forti del continente sudamericano. Milito stesso lo rivolle poi in squadra nel suo periodo da direttore tecnico del Racing prendendolo in prestito dal Tijuana — dove stava continuando a segnare con la mitraglietta — salvo poi vederlo partire proprio in direzione Boston. Come il Principe poi è un giocatore che ha dimostrato di apprezzare le partite decisive, quindi attendetelo con ansia per la regular season ma forse e sopratutto per quando gli incontri diventano ad eliminazione diretta e la pressione aumenta.
Giocatore barometro: Carles Gil. Ventotto anni. 40 presenze e 10 gol. In rosa dal 2019. Parlando di giocatori che apprezzano le grandi partite e che sono decisivi per le sorti della propria squadra: nella regular season 2020 Carles Gil ha giocato in tutto 152 minuti a causa degli infortuni. I Revolution hanno terminato la regular season con l’ottava posizione ad Est. L’ex Aston Villa e Deportivo La Coruna è poi rientrato in rosa per l’inizio dei playoff, e da lì i Revolution hanno fatto polpette sia dei Montreal Impact nel turno preliminare, sia dei Philadelphia Union vincitori del Supporters’ Shield nel primo turno, sia dell’Orlando City reduce dalla botta di adrenalina causata dai rigori contro New York nella semifinale di conference, fermandosi solo davanti ai Crew poi vincitori nella finale della Eastern Conference. E non è solo una questione di essere un amuleto portafortuna. Gil è stato a tutti gli effetti decisivo in praticamente tutti i suddetti incontri. Non è assurdo definire i Revolution una contender con lui in campo.
Forchetta di prestazione: Vincitori del Supporters’ Shield / Ultimo seed per la qualificazione ai playoff ad Est
Potenziale plot twist più divertente: Non riesco sinceramente a pensare a qualcosa che possa essere più divertente di quella che è già adesso la realtà dei Revolution, con il santone per eccellenza del calcio statunitense, un centravanti di culto del calcio argentino e un trequartista tutto tecnica e creatività proveniente dalla scuola spagnola come leader della franchigia. Una cosa c’è, mi farebbe molto piacere se Robert Kraft, che tanto è il capo di entrambi, decidesse di far incontrare Bill Belichick e Bruce Arena e se una qualche televisione si offrisse di registrare le loro conversazioni e tirarne fuori un format televisivo che sinceramente bingerei fino a consumare il mio computer.
Le maglie: Prima maglia (8.5/10) blu royal con dettagli e fascia centrale bianchi. La fascia non è classica come quella del Boca Juniors, quanto più sembra essere stata tracciata da una singola linea di pennello che copre lo spazio in maniera disomogenea. La seconda (5.5/10) è bianca con dettagli da un lato azzurri da un lato blu royal.

Mid Tier

FC Dallas

Allenatore: Luchi Gonzalez. Quaranta anni. 24V-16P-21S in 61 partite. In carica dal 2019. Ex responsabile del settore giovanile della franchigia texana — che ha il vivaio più florido della MLS — Gonzalez ha ovviamente fatto di un segno distintivo della sua tenure la fiducia continuata data ai ragazzi del vivaio, che di fatto conosce come se fossero i suoi figli. Per quel che riguarda le sue idee tattiche, sembra ancora un tecnico-in-the-making, senza uno stile veramente riconoscibile. O forse il suo stile riconoscibile è non averne nessuno in particolare.
Licenziometro: 2
Valeilprezzodelbigliettometro: 7
Giocatore più divertente: Paxton Pomykal. Ventuno anni. 38 presenze e 3 gol. In rosa dal 2016. Il centrocampista nativo di Lewisville ha saltato tutta la stagione 2020 a causa di un infortunio, ma per rinfrescare la memoria a chi magari potrebbe esserselo dimenticato, ricordiamo che razza di giocatore era stato Paxton Pomykal nel 2019, quando da un momento all’altro diventò titolare della squadra in cui era cresciuto rendendosi protagonista di una campagna talmente eccezionale da guadagnarsi la chiamata come All-Star. Non so se sia una unpopular opinion o al contrario un’opinione decisamente banale, ma credo ci siano pochi dubbi sul fatto che dovesse rimanere integro e realizzare un’intera stagione sui livelli del 2019 il biglietto di sola andata per l’Europa sarebbe una questione di quando e non più di se.
Giocatore barometro: Jesus Ferreira. Venti anni. 54 presenze e 10 gol. In rosa dal 2017. Gregg Berhalter ha dimostrato di credere molto nel talento del centravanti figlio d’arte, tanto da farlo giocare in due amichevoli dove ha impressionato nel ruolo di falso nueve. A questo punto possiamo considerare la sua un’altra battaglia vinta per un dual national, visto che possiede il passaporto colombiano del padre, ex calciatore proprio di FC Dallas, con cui ha vinto il titolo di MVP della lega nel 2010. A Dallas invece dovrebbe svolgere il ruolo di punta titolare, e dalla sua capacità di migliorare sotto porta potrebbero dipendere molte delle sorti offensive della franchigia.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff con il fattore campo / Mancata qualificazione ai playoff
Potenziale plot twist più divertente: Luchi Gonzalez decide di schierare un undici di soli homegrown players.
Le maglie: Prima maglia (6.5/10) rossa con le tre strisce Adidas in bianco e sei fasce nella parte inferiore della divisa che diventano più spesse più sono posizionate in basso. Seconda (7/10) celeste con dettagli rosso-blu.

Portland Timbers

Allenatore: Giovanni Savarese. Cinquanta anni. 53V-23P-34S in 110 partite. In carica dal 2018. Tecnico che favorisce un gioco fatto di rapidissime transizioni offensive costruire sulla tecnica e la velocità dei propri giocatori offensivi — tra centrocampo e attacco. Curiosamente, pur non applicando un grande pressing, i Timbers sono tipicamente nelle prime posizioni di una statistica che teoricamente vede primeggiare squadre che ambiscono a recuperare il pallone lontano dalla propria porta, il PPDA, dato che si spiega con una grande abilità nel fermare le trame offensive avversarie prima che superino il centrocampo — di fatto, una medaglia al valore per il lavoro impressionante di Diego Chara.
Licenziometro: 2.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 7
Giocatore più divertente: Eryk Williamson. Ventitre anni. 29 presenze e 3 gol. In rosa dal 2018. Il cugino di Queen Latifah — sì, lo giuro, non sto scherzando — si è imposto lo scorso anno come un centrocampista unico in MLS, unendo la capacità di andare box to box con le pause e le giocate di un sofisticato rifinitore offensivo. Se il gol nel derby di Cascadia è anche solo un’indicazione sulla sua capacità di incidere nelle partite importanti, è logico pensare che Savarese voglia integrare sempre di più Williamson all’interno del suo undici titolari, con cui lo scorso anno ha imparato a fare confidenza.
Giocatore barometro: Diego Chara. Trentaquattro anni. 282 presenze e 10 gol. In rosa dal 2011. Se le singole presenze come All-Star — 2019 — e nel Best XI della stagione — 2020 — sono un’indicazione a cui dare rilevanza, allora Diego Chara è il segreto meglio tenuto in tutta la MLS. La realtà è che parliamo di un giocatore che è tutt’altro che un segreto e che sarebbe tutt’altro che assurdo suggerire come potenziale miglior centrocampista nella storia della MLS. Certo nessuno ha interpretato il ruolo come lui e nessuno è stato decisivo così tanto e così a lungo. Kanté since before it was cool, anche avvicinandosi agli -anta e allontanandosi dagli -enta il colombiano non sembra aver perso il motore che gli permette di essere un organismo di importanza inestimabile per Gio Savarese e per i Timbers.
Forchetta di prestazione: Vincitori del Supporters’ Shield / Qualificazione ai playoff senza fattore campo ad Ovest
Potenziale plot twist più divertente: Diego Valeri annuncia il proprio ritiro e parte The Last Dance ma con le camicie di flanella.
Le maglie: Prima maglia (7/10) inquartata — il termine è improprio visto che anche se il davanti è diviso in due tonalità, le maniche sono dello stesso colore — in due tonalità di verde con dettagli in oro. Seconda divisa (7/10) bordata in verde con strisce Adidas in oro e cinque sottili righine orizzontali in verde.

Toronto FC

Allenatore: Chris Armas. Quarantotto anni. 33V-11P-27S in 71 partite con i New York Red Bulls. In carica dal 2021. Arrivato sulla panchina dei Red Bulls con il compito di portare a casa il Supporters’ Shield dopo l’eccellente lavoro di Jesse Marsch, l’unica esperienza in panchina di Armas lo ha visto banalizzare una delle squadre tatticamente più avanzate di tutta la MLS. Difficile dare solo a lui la colpa, visto che l’intera organizzazione è sembrata fare alcuni passi indietro dopo l’addio di Marsch. Adesso arriva per lui una nuova occasione in una delle franchigie più vincenti degli ultimi anni.
Licenziometro: 7.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 7
Giocatore più divertente: Ayo Akinola. Ventuno anni. 27 presenze e 10 gol. In rosa dal 2018. Sono un po’ di anni che si parla del dual national canadese-statunitense come di un giocatore potenzialmente molto forte, ma la verità è che l’esplosione è arrivata lo scorso anno, quando l’infortunio di Jozy Altidore gli ha spalancato le porte per il posto da titolare e il nativo di Detroit ha risposto con nove gol in quindici partite, inclusa una tripletta, tanto che poi quando ai playoff Vanney ha preferito proprio Altidore al suo più giovane collega l’errore è sembrato notevole e si è poi rivelato essere l’ultimo della storia del tecnico statunitense con Toronto, che poi è stata eliminata da Nashville al termine dei supplementari di quella partita.
Giocatore barometro: Alejandro Pozuelo. Ventinove anni. 53 presenze e 21 gol. In rosa dal 2019. Insomma, è l’MVP in carica, l’uomo arrivato per far dimenticare Sebastian Giovinco e che è riuscito nella missione al giorno uno del suo rapporto con la maglia rossa della franchigia dell’Ontario. Mi sembra che la spiegazione si fornisca da sola.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff con il fattore campo ad Est / Qualificazione ai playoff senza fattore campo ad Est
Potenziale plot twist più divertente: Jahkeele Marshall-Rutty è talmente forte che anche Chris Armas non può fare altro che lanciarlo in prima squadra.
Le maglie: Prima maglia (8/10) rossa con dettagli — molto particolari e interessanti — in nero. Seconda (6.5/10) bianca con dettagli rossi e una trama — non troppo dissimile da quella della prima maglia, bisogna dirlo — tono su tono.

Chicago Fire

Allenatore: Raphael Wicky. Quarantatre anni. 5V-8P-10S in 23 partite. In carica dal 2020. Wicky, ex allenatore degli Stati Uniti Under 17, ha mostrato lampi di un calcio interessante e creativo nel corso della sua prima stagione in MLS, ma è difficile riuscire a dare un giudizio sulla qualità del suo lavoro. Quello dei Fire è chiaramente un progetto pluriennale che punta ad un restyling completo della squadra. E dunque il tempo è condizione necessaria per avere una maggiore comprensione della situazione.
Licenziometro: 4
Valeilprezzodelbigliettometro: 7
Giocatore più divertente: Alvaro Medran. Ventisette anni. Ventitre presenze e un gol. In rosa dal 2020. Ci sono tanti bei passatori in MLS, e il prodotto del vivaio del Real Madrid sembra certamente rientrare in questa categoria. La vittoria più grande dei Fire potrebbe nascondersi nell’essere riuscito a firmare un giocatore potenzialmente così decisivo non utilizzando uno spazio da Designated Player.
Giocatore barometro: Robert Beric. Ventinove anni. 23 presenze e 12 gol. In rosa dal 2020. L’altro simbolo di questo nuovo corso dei Fire sbarcati finalmente dopo anni nella downtown cittadina è certamente rappresentato dall’attaccante sloveno, che arrivato lo scorso anno senza troppe fanfare — anzi con qualche bisbiglio di troppo, visto che ci si attendeva un nome più rilevante per celebrare al meglio il ritorno nel mercato cittadino — si è subito rivelato uno degli attaccanti più decisivi in MLS, rendendo immediatamente i suoi una squadra in grado di lottare per la post-season.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff ad Est / Ultimo posto ad Est
Potenziale plot twist più divertente: Le prestazioni della franchigia e il coinvolgimento dei tifosi da parte della nuova proprietà nel restyling del mal riuscito logo di due anni fa portano ad un successo al botteghino con i — limitati causa restrizioni anti-COVID — posti del Soldier Field riempiti in pochi minuti e con una ritrovata atmosfera d’interesse e di rilevanza nel mercato cittadino.
Le maglie: Prima maglia (5/10) blu royal con dettagli rossi. Seconda maglia (7.5/10) celeste a riprendere i colori della bandiera cittadina con la stampa appena visibile in una tonalità poco più scura delle quattro stelle a sei punte che ricordano alcuni eventi cruciali della storia cittadina.

Sporting Kansas City

Allenatore: Peter Vermes. Cinquantaquattro anni. 189V-89P-137S in 423 partite. In carica dall’agosto 2009. Allenatore di Kansas City sin dai tempi del vecchio nome — RIP Kansas City Wizards — Vermes ha guidato ai suoi a una MLS Cup e tre US Open Cup, oltre che ad una continuata presenza ad alti livelli, nonostante un budget mai tra i maggiori della lega, dimostrando negli anni di essere una delle menti tatticamente più acute nella MLS contemporanea. Da sempre noto per il suo pressing energetico e per la sua solidità difensiva, Vermes ha attraversato molte evoluzioni come allenatore, passando di stagione in stagione da squadre difensivamente insuperabili a macchine da gol in dimensione industriale, mettendo in mostra la capacità di migliorare e di essere influenzato dai migliori, inclusi nomi come Pep Guardiola, il cui lavoro negli anni ha ispirato Vermes nel trovare meccanismi che rendessero la fase offensiva della sua squadra più fluida.
Licenziometro: 1
Valeilprezzodelbigliettometro: 7
Giocatore più divertente: Alan Pulido. Trenta anni. 12 presenze e 6 gol. In rosa dal 2020. Ci sono tre giocatori in tutta questa lista in grado di monopolizzare l’attenzione nelle proprie squadre, e tra questi viene veramente difficile presentare un caso per cui Alan Pulido *non* debba trovarsi in questo ristretto gruppo. Per l’attaccante ex Chivas un piccolo mercato non necessariamente dal budget infinito come Kansas City ha sborsato una cifra mai vista prima mettendo in mostra una certa ambizione e una decisa voglia di mettere l’ormai bandiera Vermes nelle migliori condizioni possibili per fare il proprio lavoro. Appena più di nove milioni di euro spesi per un attaccante che avrebbe dovuto rappresentare un cambio di passo per la franchigia, e che nella prima stagione, pur venendo fermato da una serie di infortuni, ha dimostrato di valere il prezzo pagato. Il 2021 dovrà essere l’anno della conferma. Anche se suona strano dirlo per uno dei giocatori più decisivi in CONCACAF negli ultimi anni.
Giocatore barometro: Alan Pulido
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff senza il fattore campo ad Ovest / Mancata qualificazione ai playoff
Potenziale plot twist più divertente: GIANLUCA BUSIO BLUES EXPLOSION e l’Europa arriva a bussare all’ufficio di Peter Vermes con una sacca di soldi per il classe 2002.
Le maglie: Prima (7.5/10) celeste fasciata di blu royal. Seconda maglia (6/10) blu royal con dettagli in argento.

Colorado Rapids

Allenatore: Robin Fraser. Cinquantaquattro anni. 13V-4P-9S in 26 partite. In carica dall’agosto 2019. Sotto Fraser i Rapids hanno dimostrato di non puntare necessariamente a creare molte occasioni da gol grazie al lavoro di una singola punta in grado di lavorare da centro di gravità permanente, quanto piuttosto all’abilità di sfruttare gli inserimenti di un gran numero di centrocampisti e esterni tutti in possesso di buone capacità tecniche e sopratutto di un ottimo dinamismo e velocità. Forse perché in carica di una generazione d’oro nel settore giovanile della franchigia, Fraser ha anche dimostrato di dare molte occasioni ai giovani.
Licenziometro: 3.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 7
Giocatore più divertente: Cole Bassett. Diciannove anni. 40 presenze e 8 gol. In rosa dal 2018. Per quel che possa valere, Cole Bassett è l’homegrown con il valore di mercato più alto per la MLS su Transfermarkt insieme a Ayo Akinola. Non è difficile capire perché. Bassett è un giocatore molto tecnico, abile nella ricerca dell’ultimo passaggio, eccellente nel portare avanti il pallone essendo in possesso di una forza fisica e di un equilibrio tutt’altro che banali. Tra gli indiziati a salire quell’ultimo scalino in vista dell’esplosione che l’anno scorso è stato percorso da Brenden Aaronson, lui sembra essere uno di quelli con le quote più basse.
Giocatore barometro: Sam Vines. Ventuno anni. 45 presenze e 1 gol. In rosa dal 2018. Per dimostrare quanto Colorado creda in Vines — e quanto punti a trasformarlo in un ottimo bottino in fase di calciomercato — la franchigia ha annunciato un rinnovo del suo contratto con inizio nel 2022 che lo porterebbe a diventare uno dei terzini più pagati nella lega. In questa maniera Vines ha un’assicurazione per il futuro tutt’altro che banale, mentre Colorado si ritrova incentivata a venderlo in tempi relativemente brevi. Fino ad allora, comunque, molti dei destini della franchigia passeranno anche per i suoi piedi.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff con il fattore campo ad Est / Mancata qualificazione ai playoff
Potenziale plot twist più divertente: Quello che ho detto di Gianluca Busio ma con Cole Bassett al posto del 2002 italo-americano.
Le maglie: Prima maglia (7/10) burgundy con dettagli celesti, seconda (8/10) verde pastello — non si direbbe, ma vista da vicino effettivamente non è bianca — con dettagli verde acqua. Si tratta di un omaggio tanto alle maglie verdi delle origini quanto alla geografia dello stato del Colorado.

Los Angeles Galaxy

Allenatore: Greg Vanney. Quarantasei anni. 110V-55P-85S in 250 partite con Toronto FC. In carica dal 2021. Vanney è la dimostrazione più evidente di quanto le particolari regole che governano la MLS e la differenziano dal resto del mondo del calcio siano fondamentali per poter ambire a vincere in questa lega, quanto la conoscenza del soccer sia poi fondamentale per arrivare a trionfare nella MLS Cup. Insieme al GM Tim Bezbatchenko, ora a Columbus, Vanney ha costruito a Toronto una contender perenne valorizzando un gran numero di giocatori oltre alle stelle che hanno guidato la squadra — sotto di lui Richie Laryea è diventato un terzino sinistro tra i migliori in MLS, Ayo Akinola è maturato fino a diventare un potenziale titolare, Jonathan Osorio è diventato un leader del centrocampo, tra le tante cose. Se c’è qualcuno che può riportare i Galaxy dove ambiscono ad essere, difficile trovare un nome migliore di Greg Vanney.
Licenziometro: 3.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 7
Giocatore più divertente: Efrain Alvarez. Diciotto anni. 30 presenze e 1 gol. In rosa dal 2019. Quello del dual national messicano-americano è uno di quei talenti su cui chiunque si sente in obbligo di esprimere almeno un opinione. Il suo talento è anche uno di quelli su cui nessuno ha veramente da ridire, e che anche quando viene esposto alle critiche più dure di fatto si tratta solo di persone che vogliono calmare gli animi con frasi tipo “il talento è innegabile ma…”. Se i primi anni tra i professionisti lo hanno visto — come è giusto che sia a quell’età — faticare più di quanto le più rosee previsioni avevano immaginato, è logico aspettarsi possa fare qualche passo avanti nel suo gioco in questo 2021.
Giocatore barometro: Chicharito Hernandez. Trentadue anni. 12 presenze e 2 gol. In rosa dal 2020. Più che giocatore barometro, l’ex Manchester United è il giocatore che più di tutti in MLS deve darsi una svegliata e dimostrare di valere lo stipendio, il più alto della lega, quello stesso stipendio che rende impossibile ad una franchigia non puntare fortemente su di lui, al di là delle recenti prestazioni. Insomma, è facile immaginare che almeno nella prima parte della stagione le prestazioni della franchigia siano legate con doppio nodo a quelle della propria stella più pagata.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff senza il fattore campo ad Ovest / UMILIAZIONE IN PUBBLICA PIAZZA CON WALK OF SHAME SULLA SUNSET BOULEVARD
Potenziale plot twist più divertente: Dopo aver spedito il Chicharito Hernandez da qualche altra parte cambiando il suo contratto con un abbonamento courtside ai Lakers, i Galaxy ricongiungono Sebastian Giovinco e Greg Vanney. L’esperimento però non riuscirà bene come la prima volta, e non per colpa di qualcuno in particolare. Solo che la MLS è decisamente una lega più forte di quella in cui la Formica Atomica dominava la scena.
Le maglie: Prima maglia (7.5/10) bianca con sbarra e dettagli in argento. Seconda (9/10) che riprende il modello degli anni ’90 con una palata tricolore sul modello del Fluminense con verde acqua e nero al posto di granata e verde e l’oro al posto del bianco.

Houston Dynamo

Allenatore: Tab Ramos. Cinquantaquattro anni. 4V-9P-10S in 23 partite. In carica dal 2020. Ex allenatore dello USMNT Under 20, che ha portato a due quarti di finale consecutivi nei mondiali di categoria, Ramos è arrivato a Houston con il compito non solo di rivitalizzare una franchigia sofferente e dalla presenza praticamente nulla in città, ma anche per correggere gli errori che hanno reso un settore giovanile in una delle aree più ricche di talento negli Stati Uniti uno dei peggiori in assoluto in MLS. Se prevarrà la pazienza, Ramos avrà a disposizione un po’ di anni per modellare la franchigia a sua immagine e somiglianza, e sarà veramente intrigante vedere cosa sarà in grado di fare.
Licenziometro: 5
Valeilprezzodelbigliettometro: 6.5
Giocatore più divertente: Memo Rodriguez. Venticinque anni. 75 presenze e 15 gol. In rosa dal 2017. Gli Stati Uniti hanno per anni sognato di poter avere un giocatore come Memo Rodriguez, trequartista ipertecnico, creativo, rifinitore dal passo lento e felpato. Il problema che però difficilmente renderà Rodriguez un punto fermo dello USMNT del prossimo decennio è che 1) ci troviamo di fronte ad un late bloomer e 2) mentre lui iniziava ad esplodere ventiduenne tra il 2017 e il 2018 sono usciti almeno una decina di giocatori statunitensi simili per posizione e stile di gioco molto più giovani di lui e potenzialmente molto più forti. Al di là di tutto, comunque, un must watch.
Giocatore barometro: Tim Parker. Ventotto anni. 79 presenze e 1 gol con i New York Red Bulls. In rosa dal 2021. C’è stato un periodo in cui Tim Parker era uno dei difensori più decisivi in MLS, e quel periodo non era neanche troppo tempo fa. Nel 2018 infatti era il titolare nella difesa dei Red Bulls vincitori del Supporters’ Shield insieme al poi vincitore del Difensore dell’anno Aaron Long. Negli ultimi tempi ha faticato, ma se i Dynamo vogliono sollevarsi oltre l’ultimo posto ottenuto nella scorsa Western Conference avranno certamente bisogno dell’aiuto di uno dei difensori più solidi della lega.
Forchetta di prestazione: Mancata qualificazione ai playoff ad Ovest (ma dopo aver lottato coraggiosamente e mostrando bel calcio) / Ultimo posto ad Ovest
Potenziale plot twist più divertente: James Harden, co-proprietario della franchigia, decide di passare a Houston per andare a vedere allo stadio un incontro dei suoi Dynamo. Lo fa con l’anello da campione NBA appena vinto con i Brooklyn Nets al dito e con il pubblico che riempie il BBVA Compass Stadium — ricordiamo che in Texas il governatore Abbott ha ritirato praticamente ogni restrizione anti-COVID presente nello stato — ricevendo una standing booation che a confronto la scarpa lanciata contro Bush junior era un ramoscello d’ulivo.
Le maglie: Prima maglia (6.5/10) arancione con dettagli neri e colletto nero bordato di bianco, seconda (5.5/10) nera con dettagli e pattern futuristico arancioni.

Nashville SC

Allenatore: Gary Smith. Cinquantadue anni. 47V-28P-28S in 103 partite (10V-8P-8S in 26 partite in MLS). In carica dall’aprile 2017. Classico tecnico inglese da kickball selvaggio, Smith ha guidato Nashville nel passaggio tra la USL e la MLS, portando i suoi ad un’insperata e sorprendente qualificazione ai playoff al primo anno con un calcio difensivamente solido e senza avere un vero e proprio terminale offensivo di riferimento.
Licenziometro: 4
Valeilprezzodelbigliettometro: 6.5
Giocatore più divertente: Hany Mukhtar. Ventisei anni. 15 presenze e 4 gol. In rosa dal 2020. Arrivato in MLS dal Brondby, dove aveva impressionato tanto da guadagnarsi un contratto da Designated Player, il ventiseienne berlinese conta un passaggio — fugace ma che certo non sorprende visto il tipo di giocatore — nel Red Bull Salisburgo. Sul campo da calcio, Mukhtar è un bullo, quel giocatore che quando ti segna contro un gol della madonna di solito tende anche a rimarcartelo con un’esultanza in cui sembra sottolineare che lui questa roba la fa più o meno ad occhi chiusi mentre tu che quel gol l’hai subito non saresti in grado di capirlo neanche tra vent’anni. Se vi piace il tipo, non potete non rimanere folgorati.
Giocatore barometro: Walker Zimmerman. Ventisette anni. 22 presenze e 3 gol. In rosa dal 2020. Impossibile fare un altro nome. In una squadra che ha impressionato difensivamente come Nashville lo scorso anno non si può non citare il vincitore dell’ultimo premio di Difensore dell’Anno, Zimmerman, che alla sua terza squadra MLS dopo Dallas, dove è arrivato via #7 pick al SuperDraft 2013 da Furman, e Los Angeles sponda LAFC — dove ha messo in mostra le sue qualità da leader diventando anche assistente allenatore a UCLA per la stagione 2019 — ha saputo reinventarsi per la terza volta come leader difensivo di una delle franchigie più solide nella lega.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff senza il fattore campo ad Est / Mancata qualificazione ai playoff, ma senza veramente lottare
Potenziale plot twist più divertente: Dopo una stagione inaugurale in cui la solidità era stato il segno distintivo della franchigia, Nashville si abbandona alla locura e diventa una squadra zemaniana o, per rimanere in MLS, peladoalmeydiana.
Le maglie: Prima maglia (6.5/10) gialla con dettagli blu royal. Seconda maglia (6.5/10) blu royal con dettagli gialli. In entrambi i casi la bordatura sia sul colletto che sulle maniche è appena accennata da una sottile fascia colorata.

Minnesota United

Allenatore: Adrian Heath. Sessanta anni. 54V-24P-60S in 138 partite. In carica dal 2017. Al suo secondo expansion team guidato in MLS — dopo l’esperienza durata poco più di una stagione con Orlando City, l’ex leggenda dell’Everton ha dimostrato di saper costantemente migliorare la sua squadra ogni anno di quel tanto che basta per mostrare una traiettoria sempre rivolta verso l’alto. Lo scetticismo che circondava la sua figura all’inizio dell’avventura di Minnesota in MLS sta pian piano svanendo e il tecnico inglese sta dimostrando che la sua via potrebbe essere quella giusta, almeno per questa franchigia.
Licenziometro: 2
Valeilprezzodelbigliettometro: 6.5
Giocatore più divertente: Emanuel Reynoso. Ventisei anni. 13 presenze e 1 gol. In rosa dal settembre 2020. Per far capire di che giocatore stiamo parlando: Reynoso è arrivato in Minnesota a stagione regolare quasi terminata e comunque ci ha messo un mese e mezzo scarso a diventare il giocatore più importante e decisivo della sua franchigia. L’ex Boca Juniors, rappresentante della già abbondantemente citata categoria dei dieci creativi, ha trasformato Minnesota in una squadra di livello superiore praticamente con l’imposizione delle mani, sfornando assist in quantità industriale nella campagna di grande successo negli scorsi playoff, che ha regalato a Minnesota la finale di Western Conference poi persa contro i Seattle Sounders. Senza dubbio è lui l’asset più rilevante della franchigia nella rincorsa alla MLS Cup e, vista la partenza in free agency di Kevin Molino, è lui anche l’attrazione principale di chi quest’anno dovesse optare per frequentare le tribune dell’Allianz Field.
Giocatore barometro: Emanuel Reynoso
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff con il fattore campo ad Ovest / Qualificazione ai playoff senza il fattore campo ad Ovest
Potenziale plot twist più divertente: Dayne St Clair continua la crescita mostrata negli ultimi mesi e diventa il secondo portiere nella storia della franchigia dopo Vito Mannone a vincere il premio di Miglior Portiere in MLS.
Le maglie: Prima maglia (6.5/10) celeste con dettagli neri e bianchi. Seconda maglia (6.5/10) grigia con dettagli azzurri e le ali del “loon” stilizzato nel logo in grigio scuso sul davanti.

Austin FC

Allenatore: Josh Wolff. Quarantaquattro anni. Otto anni da vice. In carica dal 2021. Storico vice prima a Columbus e poi con lo USMNT di Gregg Berhalter, Josh Wolff si è preso il posto ad Austin e certo vorrà imporre un gioco simile a quello del suo mentore, con pressing alto ed un forte accento sulla tecnica individuale e sulle combinazioni tra i giocatori, e Claudio Reyna lo ha ascoltato, portandogli da New York City il suo Will Trapp in Alexander Ring. La vita degli expansion team è sempre molto difficile, dunque logico non aspettarsi troppo dai nuovi arrivati.
Licenziometro: 5.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 6.5
Giocatore più divertente: Tomas Pochettino. Venticinque anni. 46 presenze e 4 gol con il Talleres. In rosa dal 2021. Nella prima amichevole con la sua nuova squadra, Pochettino ha segnato questa punizione. Segno che c’è da aspettarsi un gran numero di cose interessanti. L’ex Talleres non è necessariamente un giocatore che ama giocare molto avanzato, preferendo sedersi nel suo fazzoletto di campo intorno al cerchio del centrocampo, ma è un eccellente passatore, un giocatore che in MLS potrebbe raccogliere molti più assist di quanto non facesse in Argentina semplicemente perché nella lega nordamericana i cosiddetti “hockey assist” valgono come un assist normale.
Giocatore barometro: Alexander Ring. Ventinove anni. 113 presenze e 10 gol con New York City FC. In rosa dal 2021. Nella Grande Mela — dove curiosamente era stato voluto proprio da quel Claudio Reyna che adesso se lo è portato dietro ad Austin — il centrocampista finlandese era stato la colonna portante e per certi versi l’intero centrocampo della franchigia del City Football Group. Normale dunque immaginarsi che in una squadra per forza di cose ancora incompleta e alla ricerca ossessiva di certezze su come schierarsi in campo Ring possa presentarsi come un giocatore già da questo momento imprescindibile.
Forchetta di prestazione: Mancata qualificazione ai playoff all’ultima giornata / Ultimo posto ad Ovest
Potenziale plot twist più divertente: Austin ha ancora un posto da Designated Player libero, e ha puntato molto sull’attrarre l’interesse della fortissima comunità ispanica del Texas. Forse avete già capito dove voglio andare a parare. Con un tweet criptico sul finire di giugno, Austin fa intuire ai propri tifosi l’arrivo di un giocatore della nazionale messicana. Il 4 luglio, una diretta sui profili social della franchigia trasmette una sorta di festival della musica tejana con alcuni degli artisti più rilevanti del genere e un ologramma di Selena che rivolge le parole della sua “Que Creias” ad un Matthew McCounaghey in carne ed ossa. Poi, il coproprietario della franchigia nonché stella del cinema hollywoodiano annuncia la presenza del nuovo acquisto. Parte la macchina del fumo. Dalla foschia artificiale esce fuori Andres Guardado con la maglia neroverde. Il resto è storia.
Le maglie: Prima maglia (8/10) palata nero-verde con le tre strisce Adidas in bianco. Seconda maglia (6.5/10) bianca con dettagli verdi.

CF Montreal

Allenatore: Wilfried Nancy. Quarantatre anni. Quattro stagioni da vice. In carica dal 2021. Non sappiamo nulla di Wilfried Nancy come allenatore. Quello che sappiamo del nativo di Le Havre è che nel corso dei suoi anni da vice è stato apprezzato da tutti i nomi passati su quella panchina, da Mauro Biello a Wilmer Cabrera, da Remi Garde a Thierry Henry. Nancy subentra proprio in seguito alle dimissioni presentate dall’ex Arsenal per motivi personali. Staremo a vedere.
Licenziometro: 6
Valeilprezzodelbigliettometro: 6
Giocatore più divertente: Luis Binks. Diciannove anni. 21 presenze e 0 gol. In rosa dal 2020. Per portamento e volto pulito, un Old Etonian prestato al calcio 2021. Un giocatore non necessariamente veloce e dinamico ma un difensore centrale pulito, iper tecnico e in possesso di un intuito tutt’altro che banale. Il Bologna ha avuto bisogno di sole sette partite per decidere che fosse un giocatore abbastanza forte da farlo passare sotto il loro controllo. Il difensore inglese è in prestito anche per questo 2021 nella franchigia canadese, ma se sembra esserci qualcuno in grado di fare il salto oltreoceano, quello è proprio Binks.
Giocatore barometro: Djordje Mihailovic. Ventidue anni. 73 presenze e 7 gol con i Chicago Fire. In rosa dal 2021. Arrivato a Montreal in seguito ad una trade che ha visto i canadesi separarsi in tutto da un milione di dollari in General Allocation Money divise su più rate, Mihailovic è pronto a fare il salto in un centrocampista dominante in MLS, anche perché l’investimento sembra rendere necessario un salto di qualità di questo tipo.
Forchetta di prestazione: Mancata qualificazione ai playoff ad Est (ma lottando fino all’ultima giornata) / Ultimo posto ad Est
Potenziale plot twist più divertente: Walter Sabatini acquista un diciottenne dal contesto sportivo più oscuro che vi possa venire in mente e quello si rivela fortissimo e a gennaio è già a Bologna per poi diventare il nuovo Marquinhos.
Le maglie: Prima divisa (5.5/10) nera con dettagli blu. Seconda maglia (6/10) grigio chiaro con dettagli in una tonalità più scura e sottili righine bianche.

New York City FC

Allenatore: Ronny Deila. Quarantacinque anni. 15V-3P-12S in 30 partite. In carica dal 2020. L’allenatore norvegese non è tecnicamente un rappresentante dello stile di gioco unitario che il City Football Group afferma di voler istituire in tutte le sue succursali in giro per il mondo, il che potrebbe dimostrare il relativo interesse che da Manchester arriva nei confronti della franchigia. Comunque la sua prima stagione in quel di New York non è stata necessariamente deludente, e sembra potergli garantire almeno un altro anno di credito.
Licenziometro: 4.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 6
Giocatore più divertente: Keaton Parks. Ventitre anni. 45 presenze e 4 gol. In rosa dal 2019. Ok, magari ho io una visione un po’ perversa di cosa voglia dire essere un “giocatore divertente” ma trovo sia sinceramente affascinante veder giocare un fenicottero di centonovantatre centimetri che resiste al pressing avversario come Ercole resisteva alle sue fatiche, portandosi il pallone — e di conseguenza la squadra, come fosse un masso e lui Sisifo — dietro nei suoi slalom tra le linee avversarie che terminano quasi puntualmente con un guadagno di yard da running back della NFL e con un passaggio ad un compagno ben piazzato tipo quarterback poco spettacolare ma certo molto efficace. Senza dubbio un pezzo molto utile nel calcio contemporaneo.
Giocatore barometro: Heber. Ventinove anni. 34 presenze e 16 gol. In rosa dal 2019. Questa scelta si spiega con pochi e semplici dati: nel 2019, la sua prima stagione in MLS, Heber ha segnato quindici gol in ventidue partite, e New York City ha terminato al primo posto nella stagione regolare la Eastern Conference. Nella sua seconda stagione ha segnato un gol a fronte di dodici presenze, e i Citizens sono arrivati quinti nella propria conference.
Forchetta di prestazione: Qualificazione ai playoff senza il fattore campo ad Est / Mancata qualificazione ai playoff senza mai essere veramente in lotta
Potenziale plot twist più divertente: Il Kun Aguero sfrutta il legame del City Football Group per avventurarsi in MLS — e i Citizens newyorchesi hanno proprio uno spot da Designated Player ancora libero…
Le maglie: Prima divisa (6.5/10) celeste bordata di bianco. Seconda (7/10) blu royal con motivo a losanghe tono su tono e tre strisce Adidas in bianco.

Low Tier

Vancouver Whitecaps

Allenatore: Marc Dos Santos. Quarantatre anni. 17V-11P-32S in 60 partite. In carica dal 2019. Ex tecnico dei San Francisco Deltas campioni NASL nell’unica stagione della loro storia, vice di Bob Bradley nell’annata d’esordio di LAFC in MLS, Marc Dos Santos è arrivato a Vancouver per un progetto a lungo termine di ricostruzione, e se era lecito attendersi passaggi difficili, per ora non sembrano esserci attese per il futuro che possano ripagare le sofferenze del presente. Il suo stile di gioco modellato su quello di Bradley ha faticato ad imporsi e l’arrivo di un nuovo sistema di scouting e valutazione dei giocatori potrebbe mettere a rischio la sua panchina.
Licenziometro: 6.5
Valeilprezzodelbigliettometro: 5.5
Giocatore più divertente: Deiber Caicedo. Ventuno anni. 65 presenze e 7 gol con il Deportivo Calì. In rosa dal 2021. Esterno mignon indifferentemente di fascia destra e sinistra, Caicedo rappresenta per certi versi un’incognita in MLS, ma anche questo fatto contribuisce a renderlo un giocatore divertente. In una squadra che è stata prevedibilmente banale negli ultimi anni — verrebbe da dire per scelta visto che parliamo a tutti gli effetti di un rebuilding completo — avere un giocatore mai visto prima e così intrigante potrebbe spingere più di qualcuno a recuperare le partite degli Whitecaps laddove in sua assenza difficilmente lo avrebbe fatto.
Giocatore barometro: Lucas Cavallini. Ventotto anni. 18 presenze e 6 gol. In rosa dal 2020. L’attaccante del CanMNT cresciuto in Uruguay era arrivato l’anno scorso con la pressione di chi è chiamato a rimettere sulla mappa una franchigia non necessariamente memorabile. I suoi sei gol hanno dato un primo segnale di cosa potrebbe essere questa squadra con lui in attacco, ma certo avrà bisogno di un’organizzazione migliore di squadra dietro per fare la differenza. State pur certi però che se la stagione di Vancouver dovesse superare le aspettative, sarà perché Cavallini ha realizzato una stagione al di sopra delle aspettative.
Forchetta di prestazione: Tra la ottava e la decima posizione ad Ovest / Ultimo posto ad Ovest
Potenziale plot twist più divertente: Avete presente quel periodo in cui i giocatori MLS andavano in prestito per tre mesi in Europa durante la off-season? Ecco. La stessa cosa succede con gli Whitecaps ma al contrario, e Alphonso Davies rientra per un mese in prestito nella sua Vancouver dopo la deludente prestazione del Canada nella Gold Cup.
Le maglie: Prima divisa (8.5/10) bianca con fascia centrale blu royal bordata di celeste. Seconda (6.5/10) blu royal con dettagli celesti.

Real Salt Lake

Allenatore: Freddy Juarez. Quarantatre anni, 11V-8P-16S in 35 partite. In carica dall’agosto 2019. Promosso alla guida della franchigia dopo il licenziamento causa insulto omofobo verso un arbitro di Mike Petke, di cui era vice, Juarez si è trovato a lavorare in un contesto estremamente difficile, per di più nel mezzo di una vendita forzata della franchigia. L’impressione è che sia un segnaposto finché la franchigia non troverà un progetto tecnico continuo a cui affidarsi, e una parte del nostro cuore spera che alla guida di quel progetto ci possa essere proprio Juarez. Se lo meriterebbe dopo tutto quello che ha dovuto attraversare in questi anni.
Licenziometro: 4
Valeilprezzodelbigliettometro: 5
Giocatore più divertente: David Ochoa. Venti anni. 1 presenza. In rosa dal 2020. #GKUnion fatevi avanti, ché anche voi avete trovato un posto in questa categoria. David Ochoa è in effetti un portiere spettacolare, che ricorda il suo omonimo messicano ma che sembra poter avere una costanza di rendimento anche fuori dal contesto dei mondiali con la maglia della nazionale. Lui è l’erede designato del posto che è stato per oltre un decennio di Nick Rimando e a lui dovrebbe spettare dopo un primo anno speso a maturare al riparo da occhiate indiscrete come vice di Zach McMath prima e Andrew Putna dopo. L’hype non accenna a diminuire.
Giocatore barometro: Damir Kreilach. Trentuno anni. 94 presenze e 31 gol. In rosa dal 2018. Il centrocampista croato in questi anni di vacche magre si è dovuto anche riciclare come principale cannoniere della propria squadra, pur senza cambiare effettivamente posizione in campo. Non che sia un fondamentale che gli manchi, anche all’Union Berlino ebbe una stagione da 10+ gol, ma certo non sarebbe il suo principale lavoro. E se non sembra essere proprio sicuro che RSL abbia risolto quel buco in posizione di attaccante — né Rubio Rubin né Bobby Wood sembrano necessariamente delle certezze — è possibile che anche questa stagione Kreilach si ritroverà a dover effettuare gli straordinari in questo senso.
Forchetta di prestazione: Tra l’ottava e la decima posizione ad Ovest / Ultimo posto ad Ovest
Potenziale plot twist più divertente: La franchigia viene rilevata da una cordata sul modello di quella di LAFC e di quelle viste negli ultimi anni in NWSL, raccogliendo una serie di celebrità legate o native dello Utah tra cui: gli eredi del signor Zamboni — quello che inventò la macchina nota oggi, appunto, con il nome di Zamboni — Stockton e Malone, James Woods, il chitarrista degli Imagine Dragons, John Elway e Chrissy Teigen.
Le maglie: Prima divisa (6/10) amaranto con dettagli e motivo psichedelico sul davanti in blu royal. Seconda (5/10) bianca con dettagli amaranto e blu royal. Ad entrambe mezzo punto in meno per la quasi totale assenza dell’oro, terzo colore nella palette della franchigia.

Inter Miami

Allenatore: Phil Neville. Quarantaquattro anni. 19V-5P-11S in 35 partite con l’Inghilterra femminile. In carica dal 2021. A me dispiace essere cattivo, ma mi viene difficile evitare di sottolineare quanto la carriera di Phil Neville sia un simbolo dell’entitlement e del privilegio di cui possono godere gli uomini bianchi, sopratutto se ex grandi calciatori, nel mondo del calcio. Neville è stato annunciato come tecnico dell’Inghilterra femminile con tante fanfare assolutamente inspiegabili vista la sua assenza di esperienza come capo allenatore, e dopo tre anni che sarebbe difficile definire come un successo è riuscito a rimbalzare nella franchigia dell’amico — nonché del collega proprietario al Salford — David Beckham. Poi magari qui dimostrerà qualità che fino ad ora abbiamo faticato a vedere e inizierà il suo percorso verso il titolo di uno tra i migliori allenatori al mondo, ma al momento sembra esserci poco che suggerisca che la sua firma sia una buona idea per la franchigia.
Licenziometro: 4
Valeilprezzodelbigliettometro: 5
Giocatore più divertente: Matias Pellegrini. Ventuno anni. 19 presenze e 1 gol. In rosa dal 2020. Mentre vi scrivo, il destino di Matias Pellegrini potrebbe essere in dubbio. Long story short: anche se i risultati dell’indagine della MLS sul contratto di Blaise Matuidi, il GM della franchigia Chris Henderson ha confermato che il contratto del francese varrà per il 2021 come quello di un Designated Player. Ergo, un problema: Miami ha al momento in rosa quattro DP. Siccome non c’è modo di far rientrare l’acquisto di Pellegrini nella categoria coperta dalla nuova iniziativa per giocatori Under 22 della lega, la franchigia dovrà per forza di cose liberarsi di uno dei quattro contratti, e Pellegrini sembra proprio essere l’indiziato. Sarebbe certo un peccato non assistere al prossimo step della maturazione dell’argentino in Florida comunque.
Giocatore barometro: Rodrigo Pizarro. Ventisette anni. 19 presenze e 4 gol. In rosa dal 2020. Ok, magari io ho troppa poca fiducia in Gonzalo Higuain, ma è difficile non guardare questa squadra e non notare quanto il messicano piuttosto che l’argentino sarà veramente fondamentale per i destini di questa franchigia. Pizarro sta entrando nel proprio prime ed è arrivato in MLS dopo essere stato uno dei migliori giocatori della vicina Liga MX e continuando ad essere un punto fermo delle convocazioni del Tata Martino con il Tri. Considerando anche il prezzo del cartellino, è lui l’investimento più consistente della franchigia, oltre che probabilmente il miglior giocatore della squadra. Magari Higuain gli toglierà qualche luce della ribalta, ma non è detto che questa sia una cattiva cosa, anzi.
Forchetta di prestazione: Mancata qualificazione ai playoff ma lottando fino all’ultima giornata ad Est / Ultimo posto ad Est
Potenziale plot twist più divertente: Una troupe di Netflix si aggrega alla squadra e realizza una sorta di novello “Sunderland ’til I Die” ma con le palme e le spiagge al posto della pioggia e dei capannoni industriali abbandonati, i fratelli Higuain che cucinano l’asado, Becks e Neville che rimpiangono i bei tempi passati allo United, un difensore inglese — oppure due difensori inglesi — che letteralmente chiunque credeva ritirato e che sinceramente non sono sicuro siano ancora in grado di correre, il figlio di Zidane (????) e già che ci siamo dei miliardari fumantini come i fratelli Mas e il boliviano Marcelo Claure. Non ditemi che non vedreste una serie del genere perché non vi credo.
Le maglie: Prima maglia (4/10) bianca con dettagli — appena visibili e che scompaiono ancora di più quando imbevuti del sudore dei calciatori — rosa, seconda maglia (4.5) nera con dettagli rosa più visibili in questo caso. Sarà un delirio del calcio moderno, ma una maglia così semplice e banale senza neanche uno sponsor sembra veramente una divisa dilettantistica o d’allenamento. Un peccato per la franchigia che doveva rivoluzionare la lega e che possiede un logo stupendo e una combinazione di colori che potrebbe regalare divise speciali.

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Alessandro Acquistapace

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