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Voto: R (Consumo di droga|Breve nudità grafica|Linguaggio diffuso|Alcuni riferimenti sessuali|Forte violenza e sangue)
Genere: Azione, Avventura, Commedia
Lingua originale: inglese
Regia: James Gunn
Produttore: Peter Safran, Charles Roven
Scrittore: James Gunn
Data di uscita (teatri): 6 agosto 2021 Wide
Data di uscita (in streaming): 6 agosto 2021
Autonomia: 2h 12m
Società di produzione: DC Comics, Warner Bros., DC Entertainment, Atlas Entertainment, Peter Safran
Mix audio: Dolby Digital, Dolby Atmos
James Gunn e David Ayer sono amici, ma l’uso dell’articolo determinativo nel differenziare il suo film dalla squadra di supercriminali del 2016 massacrata e assediata da Ayer è istruttiva. “The” segna la versione 2021 come il vero affare — la bozza finale, e pochi discuteranno. Gunn, dato il supporto e la libertà di cui si è negato ad Ayer, ha realizzato un film più simpatico, più coerente e nel complesso più irriverente del suo predecessore. Senza dubbio sarà un grande successo, il che ci dice che l’unica cosa che separa i flop dai blockbuster acclamati dalla critica è il tempo. 22 anni fa abbiamo chiamato questa roba Mystery Men.
Gunn, nonostante tutto il suo successo con la Marvel e ora, presumibilmente DC, è — anima e corpo — un regista di b-movie; un uomo con una sensibilità agli affitti bassi. The Suicide Squad gli permette di assecondarli e lui va per tutto, dipingendo il titolo di apertura con sangue fluttuante e materia cerebrale, integrando un livello di sadismo e cinismo una volta la provincia dei film horror senza budget e degli schlock straight-to-video. Il tendone estivo della Warner Bros. è disinvolto, nichilista e non adatto ai bambini. È, in breve, un atto di fede che piega l’ortodossia e chiude il quadrante per uno studio che era così preoccupato per il tono e il contenuto dell’ultimo film di Suicide Squad che ha assunto una società che tagliava i trailer per rovinarlo.
I fan della DC adoreranno il film di Gunn. Si divertiranno nel suo approccio impassibile e nell’evocazione di vecchi film di guerra. Noteranno la propensione di Gunn a rielaborare vecchi stereotipi — come salvare un americano da un gruppo di mercenari sudamericani e gli astronauti che trovano una creatura nello spazio — per produrre allestimenti per tappeti decenti che tirano scherzi. A loro piacerà la sua tendenza a giocare con frammenti di narrativa non lineari per ottenere effetti simili. Apprezzeranno un grande film in studio con una voce distintiva dietro la telecamera. Ma noteranno anche che il prezzo che pagano per questo piccolo miracolo cinematografico è un film senza anima?
Ayer, almeno, aveva l’ambizione di fare un film con una spina dorsale drammatica, un pezzo semiserio. Qual è l’ambizione di Gunn? The Suicide Squad è senza compromessi nella concezione ma è un pezzo vuoto di narrazione. La figlia di Idris Elba che odia suo padre nel primo atto solo per essere orgogliosa delle sue imprese di salvataggio del mondo nel terzo atto, utilizzando il vecchio dispositivo dei telegiornali sulla TV del soggiorno, è quanto di più vicino ci avviciniamo a un momento umano. Ci sono altri tentativi, anche se non molti. La maggior parte è troppo ironica per registrarsi. The Suicide Squad ha una bella linea in malarkey morboso, ma è tutto ciò che ha.
L’effetto è intorpidito oltre 132 minuti. Il potenziale dei personaggi si sente giocato molto prima di allora. Gunn mantiene vivo il film con elementi narrativi bizzarri, scene ad alta energia e una rinfrescante mancanza di sentimentalismo: è il tipo di film di supereroi che Internet dice sempre di volere. Allora perché non sembra più sovversivo? Forse perché l’aggiunta di imprecazioni, nudità maschile a tutto tondo e la vista di uno squalo antropomorfizzato che squarcia un uomo a metà (per il lungo) non possono nascondere la familiarità del modello su cui è stato innestato il tutto. I film di supereroi sono così nell’ultimo decennio. James Gunn ha aromatizzato il brodo ma è ancora sottile e non sostituisce un pasto decente.
Dopo essere stato licenziato dalla Marvel a causa di alcuni imbrogli dell’ala destra che coinvolgevano vecchi e sarcastici post shock, lo scrittore/regista James Gunn (“Slither”, “Guardiani della Galassia”) è stato attirato nell’universo DC. Il regista con una predilezione per i meno puliti tra di noi, compresi i membri parlanti del regno animale, gravitava sul dare ai suoi preferiti, la Suicide Squad, un nuovo look, a condizione che potesse consegnarli in modo R-rated. E lo fa, anche se con quella ironia ironica che infetta persino il suo sangue R-rated e le sue gocce d’ago tipiche, come “People Who Died” della Jim Carroll Band che accompagna in modo esilarante i titoli di testa del film.
Il colonnello Rick Flag (Joel Kinnaman) accompagna Savant insieme al capitano Boomerang (Jai Courtney), Weasel (Sean Gunn), Blackguard (Pete Davidson), T.D.K. (Nathan Fillion), Mongal (Mayling Ng), Javelin (Flula Borg) e la tarda arrivata Harley Quinn (Margot Robbie) su un trasporto militare a Corto Maltese dove hanno il compito di sradicare il progetto Starfish che il governo degli Stati Uniti ritiene possa diventare catastrofico nelle mani del Presidente Generale Silvio Luna (Juan Diego Botto). Al centro di comando di Waller, vengono prese le scommesse su chi verrà lanciato per primo dal suo personale addetto alle comunicazioni mentre guardano la squadra saltare in acqua appena fuori dalla spiaggia, Waller si è infastidito dal fatto che nessuno abbia controllato se Weasel sapesse nuotare o meno. Sarà solo dopo che Harley avanzerà nella giungla dopo che Flag è stato catturato che ci renderemo conto che questa è una missione su due fronti, una seconda squadra guidata da Bloodsport (Idris Elba) composta da Peacemaker (John Cena), Ratcatcher 2 (Daniela Melchior) alias Cleo Cazo e il suo ratto Sebastian, King Shark Nanaue (voce di Sylvester Stallone) e Polka-Dot Man (David Dastmalchian). Dalla loro parte ci sarà anche Sol Soria (Alice Braga), una guerrigliera contro il comando di Luna.
Gran parte dell’umorismo deriva dai litigi all’interno del gruppo, questi criminali non si sono uniti per nessun’altra ragione se non per l’agenda di Waller. Bloodsport è spaventato dai topi di Ratcatcher 2, uno sviluppo che Gunn usa per alcuni dei suoi cuori distintivi quando scopriamo perché (anche su entrambi i lati, Ratcatcher 2 ricorda suo padre, il personaggio originale di Suicide Squad Ratcatcher (Taika Waititi, uno dei manciata di essere apparsa in entrambi i film Marvel e DC)). Nessuno è affezionato a Shark King a causa della sua tendenza a sgozzare chiunque incontri sul suo cammino quando ha fame, fino a quando, cioè, Ratcatcher 2 ha pietà di lui quando scopre che non ha amici. Quando il gioco si fa duro, il sempre competitivo Bloodsport and Peacemaker avrà una resa dei conti per secoli. E per un po’, almeno, sembra che Harley Quinn sarà fuori con tutti quando si imbarcherà in una storia d’amore con Luna, che è convinta di dover essere la sua regina (fortunatamente diventerà una vedova nera…). Polka-Dot Man, che, sì, brandisce i pois, lotta con i suoi problemi con la madre fuori misura, visualizzati con effetto umoristico.
Quando la task force avrà violato Jotunheim, il sito di sperimentazione genetica nazista che ospita Starro (una stella marina torreggiante con un occhio gigante, sciocco come Stay Puft Marshmallow Man di “Ghostbuster”), impareranno qualcosa di inquietante sulla missione di Waller dal gestore di Starro Pensatore (Peter Capaldi, simile a COVID-19) mentre i loro piani vanno male mentre il braccio destro di Luna, il sindaco generale Mateo Suarez (Joaquín Cosío) raduna le truppe all’esterno.
La sceneggiatura di Gunn non evita i commenti politici mentre generalmente si sta divertendo a raddrizzare la nave della Squadra lasciata in difficoltà nel 2016. Non sorprende che questa Suicide Squad abbia un’atmosfera da Guardiani. Il film cade nella trappola del film Super Hero di climax troppo estesi e gonfi, ma è un po ‘più facile da perdonare quando stiamo guardando uno squalo parlante che cerca di abbattere una gigantesca stella marina rosa. La produzione è di prim’ordine, Panama sostituisce l’immaginario Corto Maltese. La maggior parte delle acrobazie eseguite qui sono reali, Gunn evita la CGI tranne che per i suoi usi più ovvi (e ci ha deluso solo con una palese falsità in una scena finale in cui Harley “naviga” su tetti di edifici fatiscenti). La colonna sonora rock di John Murphy è perfetta come “Live Fast, Die Clown” di Harley. giacca di pelle. “The Suicide Squad” e il suo cast sono fantastici. (E sì, resta per due scene durante i titoli di coda per un paio di sorprese.)
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Dato che non ho visto il primo “Suicide Squad (2016)”, nemmeno via cavo, ho fatto qualche ricerca per scoprire di cosa si trattasse. Da quello che posso vedere, il concetto sembrava una buona idea, con molti personaggi colorati e F/X rumorosi, ma mal gestito e confuso. Fortunatamente, ho alzato lo sguardo dopo aver visto “The Suicide Squad”, quindi non sono stato eccessivamente contaminato dal suo predecessore. (Anche se ho visto “Birds of Prey” e mi è piaciuto molto Margot Robbie nei panni di Harley Quinn. Quella gioia si riversa in “TSS.’’)
Lo sceneggiatore-regista James Gunn prende le redini di questo sequel-reboot-re-immaginazione di David Ayer, e penso che il regista di “Guardiani della Galassia” si dimostri l’abbinamento perfetto per il lavoro da svolgere.
Quando la missione della Task Force X va male, il capo della spia del governo degli Stati Uniti Amanda Waller (Viola Davis) deve mettere una nuova squadra per attaccare la roccaforte dei cattivi su Corto Maltese. Riunisce uno stuolo di menti criminali della prigione di Belle Reve: Peacemaker, Bloodsport e molti altri, inclusa Harley, per sconfiggere un piano malvagio di invasione extraterrestre.
Questo è tutto quello che ho da dire sulla “trama” del film che, per quel che vale, racconta qualcosa di una storia su un’invasione aliena e un malvagio schema di governo. Non mi importava — e non lo è mai quando si tratta di film DCEU e MCU. Quello che spero, in questi mondi, sono i personaggi che mi piacciono. Ho menzionato Harley Quinn, ma mi è piaciuto anche l’ardore cupo di Bloodsport (Idris Elba) e il muscoloso Peacemaker (John Cena) e il resto della colorata squadra. I tifosi li conoscono ed è questo che conta.
Ora, una critica: non c’è assolutamente bisogno di un film di supereroi di due ore e dodici minuti e “The Suicide Squad” è un esempio calzante. Intorno al punto ¾ c’è stata una fine logica, divertente e soddisfacente (di nuovo, nella mia mente) che mi avrebbe fatto guadagnare un voto più alto. Ma questo è un DCEU e, negli ultimi 30 minuti circa, c’è molta azione, rumore, esplosioni, combattimenti, F/X e battute rapide. Mi piace di più la mia versione.
E, un elogio: se ti siedi attraverso i titoli di coda e presti attenzione, vedrai che i veri eroi di “The Suicide Squad” non sono le star del cinema o gli esperti di effetti. È l’enorme elenco di stuntman coinvolti nella realizzazione dell’azione copiosa. Se presti attenzione, vedrai questi talenti in ampio display anche con il piacere per gli occhi F/X. Per me, i vecchi modi, come le vere acrobazie, sono migliori.
Anche se la colpa non può essere attribuita direttamente a David Ayer, Suicide Squad del 2016 è stato un fallimento creativo, anche se di successo commerciale. Una banda di cattivi, assassini e cattivi messi insieme per salvare il mondo aveva un sacco di potenziale per distinguersi tra i blockbuster di supereroi identikit, ma è stato massacrato dallo studio per adattarsi allo stampo da cui avrebbe dovuto fuggire disperatamente.
Pochi giorni dopo essere stato licenziato dalla Disney, la Warner Bros. è intervenuta per offrire a James Gunn qualsiasi proprietà di fumetti di sua scelta da scrivere e dirigere. Ha optato per The Suicide Squad, ed è facile capire perché. Il regista ha iniziato la sua carriera presso i mercanti di sciocchezze Troma e, nonostante sia il ragazzo che ha scritto Scooby-Doo, la sua preferenza personale è sempre stata per il buio, lo sporco, il grungy e il sovversivo. Prendi queste ispirazioni, inseriscile nella struttura del grande budget che ha padroneggiato su Guardiani della Galassia dei Marvel Studios e hai probabilmente il miglior film che il DCEU abbia mai visto.
Immergersi troppo nelle specifiche della trama significherebbe andare troppo oltre nel territorio degli spoiler, ma sicuramente non vorrai affezionarti troppo a nessun membro della Task Force X, con i primi minuti di The Suicide Squad che rendono abbondantemente chiaro che chiunque e tutti sono sacrificabili. La configurazione è in gran parte la stessa dell’apertura di Ayer, in quanto Amanda Waller di Viola Davis recluta un altro branco di disadattati per addentrarsi nel territorio nemico e portare a termine una missione a cui nessuno di loro è garantito per sopravvivere, ma è nell’esecuzione in cui l’ibrido di riavvio e sequel prospera.
Gunn è sempre stato impeccabile quando si tratta del suo casting, e mentre ogni membro dell’ensemble presenta la propria performance in modi completamente diversi, e molti di loro sembrano operare in generi completamente diversi dai loro co-protagonisti, tutto si fonde perfettamente insieme per creare un insieme opportunamente disfunzionale e irriverente. Davis è uno dei migliori attori del settore, e porta un’intensità furiosa e spesso terrificante a Waller, come se fosse stata strappata direttamente da un dramma prestigioso o da un thriller politico piuttosto che da un film in cui una stella marina gigante vuole prendere il sopravvento il mondo.
Per anni, il cinema di successo non è riuscito a utilizzare Idris Elba al massimo del suo potenziale, ma Gunn non commette questo errore. Bloodsport permette a Elba di portare in primo piano il suo carisma brizzolato, l’intensità degli occhi d’acciaio e il fascino autoironico, ricordando anche che il ragazzo può essere esilarante quando vuole esserlo. Allo stesso modo, il recente Fast & Furious 9 ha dipinto John Cena come un blando teste di carne, ma quando si tratta di commedia impassibile, è qualcos’altro. La rivalità in corso tra Bloodsport e Peacemaker è un punto culminante in tutto, specialmente in una sequenza d’azione che funge anche da gara di misurazione del cazzo, in senso figurato ovviamente.