Cerniera lampo: una breve storia

Un’invenzione che risale all’800

Valeria Garbo
2 min readApr 18, 2016
Foto © due piani di Leonardo Fabris per Fine Up

È un elemento talmente comune nella nostra vita quotidiana che spesso non ci pensiamo: quanti anni ha la zip?

La cerniera lampo (questo il suo nome corretto) nasce in una prima rudimentale versione nel 1851 dall’idea di Elias Howe, da molti considerato l’inventore della prima macchina per cucire. È però Gideon Sundbäck nel 1917 a brevettare il “fermo separabile”, inventando così la prima vera cerniera.

Il nome zip viene dato invece solo per caso nel 1923. La BFGoodrich Company produce con la cerniera di Sundbäck delle golosce di gomma dal nome Zipper Bolt, che nel 1934 arrivano a vendere 60 milioni di pezzi. La fama è talmente alta da rendere la parola “zipper” un termine di uso comune.

Schiaparelli at work in her study in her atelier on the Place Vendôme, 1938. ENLARGE Schiaparelli at work in her study in her atelier on the Place Vendôme, 1938. KNOPF/MERYLE SECREST COLLECTION

L’utilizzo nel mondo della moda

Tra i primi stilisti a fare uso della cerniera lampo, senza nasconderla nel tessuto, c’è l’italiana Elsa Schiaparelli, che ne fa un vero e proprio fashion statement nelle sue collezioni degli anni ‘30.

Nel 1958 viene invece introdotta la cerniera lampo nascosta, detta anche invisibile, per non deformare gli abiti aderenti che seguono le forme della donna. In questa variante le maglie metalliche non sono in evidenza, ma nascoste dal tessuto. Si tratta quindi di una cerniera rovesciata, in cui il cursore non corre sopra il tessuto, ma all’interno.

Nella seconda metà degli anni ’60, con l’avvento delle minigonne, iniziano a intravedersi le prime zip di piccolo spessore, mentre nel 1971 sono messe in commercio le prime cerniere in materiali plastici.

Una cerniera invisibile nel portafoglio?

Possiamo riassumere la nostra decisione in due semplicissimi (quanto importanti) punti:

1. Il tessuto non viene rigato dal continuo scorrimento del cursore, mantenendosi perfetto nel tempo.
2. Polvere e agenti esterni penetrano meno all’interno del portafoglio, mantenendolo più igienico.

Questo permette di avere un portafoglio sempre pulito ed elegante, la cui qualità rimane la stessa negli anni senza subire gli effetti del tempo.

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Valeria Garbo

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