Cosa succede in città. Qualche dato sul turismo in alcune città d’arte ai tempi dell’acqua alta, della capitale europea della cultura e del corona virus

Vincenzo Patruno
4 min readFeb 13, 2020

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Sembra che questi siano tempi duri per il turismo in Italia, specie per le città d’arte che di turismo vivono. Le associazioni di categoria non perdono occasione per evidenziare come eventi “esterni”, spesso improvvisi possono avere un impatto molto importante sul turismo e di conseguenza sugli operatori del settore.

Oggi voglio raccontare tre casi, tutti diversi uno dall'altro ma che vorrei “leggere” attraverso i dati.

Iniziamo con Venezia. Nel mese di Novembre 2019 ha occupato infatti suo malgrado le prime pagine dei giornali in Italia e nel Mondo. Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini dell’acqua alta a piazza S. Marco. Di sicuro ce le ha questo signore qui sotto, e non solo le immagini ma proprio l’acqua alta!

La domanda è: oltre agli ingenti danni materiali, qual’è l’impatto che l’acqua alta ha presumibilmente avuto sulle presenze turistiche?

E’ da tempo che “raccolgo” in modo strutturato dati di varie regioni italiane dalla piattaforma AirBnB. E’ un ottimo modo per capire le trasformazioni urbane che silenziosamente fanno cambiare volto ai centri storici delle nostre città e a tanti borghi di tutta Italia. Non solo. E’ anche un ottimo modo per valutare ad esempio l’efficacia o meno delle policy in materia di turismo che vengono attuate dagli enti locali, per capire le modalità attraverso cui si sviluppa un nuovo modo di fare turismo e così via.

I dati di AirBnB si riferiscono un po’ a tutte le tipologie di strutture. Ci sono affittacamere, BnB, Hotel, appartamenti. Possiamo quindi assumere che i risultati ottenuti dalla elaborazione di dati AirBnB possono con buona approssimazione raccontare quello che accade realmente, e questo anche in porzioni molto ristrette di territorio, pensiamo ad esempio ad un quartiere di una città e non soltanto a territori estesi come aree metropolitane, province e e regioni. Il tutto in tempo reale, senza dover attendere i lunghi tempi dei dati “ufficiali”.

I dati della figura qui sotto sono dati giornalieri e coprono il periodo Ottobre 2019-Febbraio 2020. Si tratta del tasso di occupazione degli alloggi e delle strutture ricettive su Venezia. Più precisamente si tratta del tasso di “non prenotabilità” dell’alloggio. La precisazione va fatta in quanto se un alloggio è ‘disponibile’ allora vuol dire che è libero ed è quindi prenotabile. Se d’altro canto un alloggio è ‘non disponibile’ non è prenotabile ma non possiamo sapere se questo vuol dire che è occupato da un turista “vero” oppure il proprietario (o il property manager) ha semplicemente deciso quel giorno di tenere l’appartamento nelle proprie disponibilità.

Ad ogni modo è interessante vedere innanzitutto come l’occupazione delle strutture si impenni nei weekend. E infatti i picchi si riferiscono essenzialmente alle giornate di sabato-domenica. Poi vediamo come dopo il ponte di Ognissanti il tasso di occupazione comincia a scendere, probabilmente a causa dell’inizio del periodo di maltempo. L’acqua alta ha caratterizzato praticamente tutto il mese di Novembre. A Dicembre spariscono pure i picchi dei weekend. Si vede solo il picco della notte di S. Silvestro. Gennaio ha lo stesso andamento di Dicembre mentre a Febbraio 2020 ricominciano le prenotazioni, non faccio fatica ad immaginare che siano dovute essenzialmente al Carnevale. Qui sotto un riepilogo mensile. Il dato di Febbraio, visto che è ancora in corso, è un dato per forza di cose non definitivo.

Il 2019 è stato poi l’anno di Matera capitale europea della cultura. Matera è stata per un intero anno sotto i riflettori e questo sicuramente ha fatto nascere e fatto crescere l’interesse di viaggiatori e turisti di tutto il mondo nei confronti della città dei Sassi. Il 2019 si è oramai concluso e Matera deve ora affrontare una nuova sfida: continuare ad essere una meta di interesse per il turismo nazionale e internazionale. Qui il maltempo centra poco. Se nel 2019 i turisti era abbastanza scontato che arrivassero (e infatti sono arrivati), ora comincia ad essere sempre più evidente la necessità di una strategia, una visione e soprattutto di politiche all'altezza.

Nel grafico qui sotto vediamo che anche a Matera il turismo si è sviluppato essenzialmente nei weekend. Il trend è in costante diminuzione da Ottobre. Il periodo natalizio ha visto una piccola ripresa (anche qui vediamo il picco della notte di S. Silvestro), ma da Gennaio e Febbraio si è appiattito tutto. Non ci sono neanche più i weekend. E’ vero che Gennaio è in generale un mese di “stanca”, in cui gli operatori del settore vanno in ferie. Ma se fossi chessò, il sindaco di Matera, una qualche domanda me la comincerei a fare. E non sarei affatto tranquillo.

Anche qui un riepilogo mensile del tasso di occupazione aggiornato a ieri (12 Febbraio)

Parliamo infine di Roma. Ho inserito Roma perché le statistiche dicono che è una delle città più visitate dai turisti cinesi. Se non altro atterrano, o meglio atterravano (visto il blocco attuale) i voli diretti dalla Cina. La domanda che mi sono fatto in questi casi è: ma il corona virus ha avuto un qualche impatto sul turismo a Roma?

In realtà dal grafico qui sotto sembrerebbe di no. Dopo Ottobre c’è stato un calo nel mese di Novembre (sembra a questo punto che Novembre sia in generale un mese di fiacca), picco per Natale/Capodanno e poi Gennaio/Febbraio che in qualche modo “tengono”.

Qui l’oramai consueto riepilogo mensile. Il dato definitivo di Febbraio lo potremo conoscere solo i primi di Marzo ed è molto probabile che sarà migliore del dato di Gennaio.

In questo articolo ho scelto tre città che ho pensato potessero essere dei casi interessanti da raccontare. Avrei potuto ovviamente scegliere una qualunque città d’Italia, so che di storie da raccontare con l’ausilio di questo tipo di dati ce ne possono essere tantissime. Se ne avete una, non esitate a contattarmi.

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Vincenzo Patruno

Data Manager - Specialista Open Data, Open Government, Big Data. Civic HAcker, Vice Presidente di OnData, Project Manager Senior @Istat, Autore e Musicista