tatuaggi, luce flash e tanta voglia di emozioni forti

Stefano Martire
2 min readMay 27, 2018

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Proprio in questi giorni sta arrivando in Italia un passatempo americano stile the cyrcle game 👌🏾👌🏾, ma più succoso perché costruito su un evento scientifico-fisico estremamente interessante. Ciò che segue è la spiegazione del fenomeno (che potremmo a tutti gli effetti chiamare esperimento), volta a voler diminuire le future distrazioni di migliaia di italiani mantenendoli concentrati sul fatturato.

Per chi non si trovasse nella situazione di poter vedere il video, la challenge consiste nel prendere il proprio telefono cellulare e scattare una fotografia con flash tenendo premuto quest’ultimo contro un punto della nostra pelle in cui è presente un tatuaggio particolarmente nero (eventualmente realizzabile anche sul momento con un pennarello indelebile. Però fatti fare un disegno carino perché potrebbe non andare più via). Nel momento di massima luminosità del flash – quando la foto viene effettivamente scattata – avvertiremo una scossa piuttosto intensa. Tutto molto bello, da passarci interi pomeriggi… ma perché accade?

A un qualsiasi tipo di luce che colpisce un oggetto possono succedere fondamentalmente due cose: venire assorbito o venire riflesso. In generale, un fascio di luce che raggiunge la nostra pelle viene assorbito da quest’ultima (di umani che riflettono i raggi del Sole, tranne Edward Cullen, non ne ho mai visti). E solitamente non c’è nulla di pericoloso in tutto ciò, in quanto la luce a cui siamo sottoposti nella nostra quotidianità è piuttosto debole e la velocità di assorbimento della nostra pelle è altrettanto lenta.

Colorandoci di nero nero nero (l’esperimento, come si diceva, funziona anche con alcuni pennarelli indelebili) aumentiamo di molto la capacità di assorbire la luce della parte del corpo colorata. Perdipiù, i flash dei telefoni e delle macchine fotografiche non sono sorgenti luminose come le altre: hanno infatti la particolarità di arrivare a un’intensissima luminosità in pochissimo tempo.

Il risultato: la pelle annerita colpita dal flash si ritrova a dover assorbire troppa energia in troppo poco tempo, “decidendo” quindi di scaricarla su tutta la cute circostante sotto forma di scossa elettrica (e di calore).

Un’amica si prepara per l’esperimento

Comunque se avete poco tempo per spiegare ‘sta menata e volete rimorchiare alla veloce una tipa/tipo in discoteca ditele che succede per il “Principio di Conservazione dell’Energia”.

Ciao

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