La Promessa di Bitcoin [Understanding Bitcoin-Part 4]

Verdi
5 min readSep 29, 2018

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Questo articolo è la traduzione della quarta sezione di ‘Understanding Bitcoin’, un ebook guida gratuito prodotto da Silas Barta e Robert P. Murphy, scaricabile visitando questo sito, dove è anche possibile donare agli autori. Silar Barta scrive sul suo blog in merito a diversi argomenti, tra cui Bitcoin, finanza e teoria dell’informazione, mentre Robert P. Murphy è autore di diversi libri nel campo della scuola austriaca di economia, oltre ad essere co-host del podcast Contra Krugman insieme a Tom Woods.

Sezione precedente — Come Funziona Bitcoin: Oltre il Protocollo

Nella prima sezione abbiamo discusso dei problemi con la moneta emessa dallo Stato. Essendo Bitcoin una moneta privata, la sua adozione diffusa andrebbe a mitigare tutti i mali portati dal monopolio statale sulla moneta. Prima di tutto, la minaccia dell’inflazione scomparirebbe per sempre — le famiglie e le imprese potrebbero fare progetti a lungo termine con molta più fiducia nel valore di mercato della moneta.

A tale proposito, sottolineiamo che Bitcoin è superiore anche alla moneta merce tradizionale, oro e argento. I metalli preziosi hanno ovviamente tassi di crescita molto più stabili se confrontati con le valute fiat emesse dalle Stato, ma anch’essi possono andare incontro a inflazione, e con una prevedibilità minore rispetto a Bitcoin, il quale può contare sul suo meccanismo di feedback interno che regola periodicamente la difficoltà di mining. Sebbene sia un’ipotesi piuttosto fantasiosa, osserviamo che anche l’iperinflazione è possibile per l’oro e l’argento. L’uomo potrebbe scoprire un enorme deposito (magari in una cintura di asteroidi), oppure degli scienziati potrebbero trovare un processo poco costoso in grado di generare oro e argento partendo da altri elementi della tavola periodica.

Al contrario, Bitcoin è la “hard money” per eccellenza, nonostante sia intangibile. La sua scarsità non è dovuta a probabilità empirica (come per l’oro e per qualsiasi altra moneta merce), bensì è matematicamente integrata nello stesso protocollo. Secondo i parametri che lo caratterizzano, Bitcoin sarà sempre limitato a (poco meno di) 21 milioni di unità.

Bitcoin possiede un altro importante vantaggio rispetto alla moneta merce tradizionale. Per comprenderlo appieno, dobbiamo prima fare luce su una semplificazione che abbiamo usato nel corso di questa guida. Tecnicamente, l’adozione diffusa di Bitcoin porterebbe alla riduzione dell’inflazione della base monetaria fino a zero, una volta che i 21 milioni di bitcoin sono stati minati e assegnati. Tuttavia, persino in questo scenario, se le banche commerciali iniziassero ad accettare depositi di bitcoin, fornendo ai propri clienti conti corrente coperti da riserva frazionaria, queste banche (creando e riscuotendo prestiti) sarebbero in grado di espandere e contrarre la quantità di “bitcoin nell’economia” misurata in termini dei saldi di tutti i conti corrente. Questa ipotesi è analoga alla situazione odierna in cui la somma di “USD detenuta dal pubblico” è più grande della somma di banconote esistenti, in quanto $10,000 in banconote nel caveau di una banca commerciale potrebbe “coprire fino a” $100,000 nei saldi dei conti corrente dei clienti, come rappresentato dalle cifre nei computer della banca.

Quindi una base monetaria forte non si traduce necessariamente in una moneta stabile, nelle mani del pubblico, se il sistema bancario opera sulla base della “riserva frazionaria” e se (per qualsiasi ragione) le banche decidono di concedere grandi quantità di prestiti che ricadono tutti sui depositi di base monetaria effettuati dai clienti. A questo punto entra in gioco un altro vantaggio di Bitcoin. Dato che Bitcoin è sia una moneta che un sistema di pagamento, una società che utilizzi Bitcoin come moneta sarebbe molto meno dipendente dalle grandi istituzioni bancarie. Senza dubbio, una delle motivazioni principali che hanno portato Satoshi Nakamoto a sviluppare Bitcoin è stata l’eliminazione dei costi associati alle organizzazioni “intermediarie” per il trasferimento di fondi. Utilizzare un “Bitcoin wallet” equivale, in termini pratici, ad aprire un conto corrente online (con riserva al 100%). Inoltre, la necessità di “Bitcoin exchange” diminuirà con l’aumentare del numero di commercianti e dipendenti che accettano Bitcoin. E’ pur vero che le banche commerciali e altre istituzioni “intermediarie” esisterebbero ancora in un mondo in cui Bitcoin è usato come moneta, ma il loro potere sulla base monetaria sarebbe notevolmente limitato, anche rispetto a un mondo in cui tutti utilizzassero l’oro come moneta.

Oltre alla stabilità nel valore della moneta, l’eliminazione dell’inflazione monetaria trasformerebbe il ciclo economico come lo conosciamo, in quanto i mercati creditizi non sarebbero più alla mercè delle banche centrali. Inoltre, sottraendo ai politici il potere di stampare banconote a piacimento, gli Stati sarebbero costretti a finanziare le proprie guerre e i propri programmi attraverso tasse esplicite o prestiti privati. Così facendo verrebbe rivelato il vero fardello di queste spese, inaugurando di conseguenza un mondo più pacifico e produttivo.

E’ opportuno aggiungere che l’adozione diffusa di Bitcoin migliorerebbe notevolmente la privacy finanziaria del cittadino medio. Sia chiaro, se il governo prende di mira un particolare individuo, Bitcoin non riuscirà a proteggerlo. Degli investigatori statali con un grande budget e tempo a disposizione troveranno eventualmente un punto debole e collegheranno un indirizzo Bitcoin a una persona fisica nella rete del loro obiettivo, per poi cominciare a districare le transazioni effettuate.

Tuttavia, anche se Bitcoin non permette a (per esempio) membri dell’ISIS di operare con invisibilità completa, rende comunque più facile per una persona comune proteggere la propria attività finanziaria. In questo modo potrà (per esempio) fare donazioni a target invisi come Wikileaks, in quanto Bitcoin non ha nessun “collo di bottiglia” centralizzato, tipico invece di altri sistemi di pagamento digitali, come carte di credito, PayPal, o e-gold.

I vantaggi di Bitcoin sono ancora più chiari prendendo in considerazione le regioni in via di sviluppo che non presentano istituzioni finanziarie sofisticate. Con Bitcoin, degli imprenditori in Africa possono relazionarsi più facilmente con venture capital in Europa. Inoltre, sarebbe molto difficile per i governi prevenire il “rimpatrio dei profitti” quando all’imprenditore locale basta una connessione Internet per trasferire parte dei guadagni agli investitori esteri.

Come considerazione finale nella nostra breve descrizione della promessa di Bitcoin, considera come può rivoluzionare i servizi di escrow. Generalmente, le transazioni finanziarie nel sistema attuale comportano il pericolo di qualcuno che scappa coi soldi, portando a pesanti controlli da parte del governo e diversi requisiti obbligatori per la conservazione dei registri. Anche oggi, con la maggioranza della moneta in forma digitale, c’è il pericolo di un fiduciario che utilizzi i suoi diritti di accesso per approppriarsi del denaro. Questo ha portato i governi a imporre requisiti molto rigorosi per gli enti che vogliono agire da escrow, richiedendo solitamente la divulgazione di dati personali e il deposito di fondi ingenti in un trust. Di conseguenza, è difficile trovare qualcuno che possa condurre un accordo fiduciario.

Con il protocollo Bitcoin, le transazioni possono essere cifrate per fare in modo che il fornitore dell’escrow non abbia alcun modo di violare il trust: gli “smart contract,” codificati nel linguaggio scripting del protocollo, fanno in modo che i bitcoin vengano trasferiti a partecipanti specifici in base a condizioni conosciute. Pertanto, le persone hanno solo bisogno di a) confidare nella capacità dell’escrow di prendere la decisione giusta in una controversia, e b) avere una condizione “fallback” nel caso in cui l’agente di escrow non esprima una decisione.

Sottolineiamo la soglia inferiore: ora, chiunque può fornire il servizio senza dover costruire un network finanziario delle dimensioni di PayPal o richiedere le certificazioni e il capitale attualmente necessari, in quanto non deve dare i soldi a nessuno.

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