Bosco di San Francesco e Terzo Paradiso. 

La Assisi che non ti aspetti.

valeria canavesi
A riveder le stelle Italia.

--

Bosco di San Francesco, Assisi: ecco un cammino che esce dal luogo comune, conducendo in un percorso di natura e spiritualità inatteso e di sacra intensità.

Basta lasciarsi alle spalle la splendida Basilica Superiore di San Francesco e abbandonare l’andare spintonato della folla pellegrina: oltre il muro di cinta, sulla sinistra, un varco apre le porte della Selva di San Francesco, di proprietà del Sacro Convento, e introduce agli oltre 60 ettari di autentico paesaggio boschivo umbro, oggi del FAI, riportato in vita dopo anni di abbandono e comportamenti incivili, che ne avevano fatto la discarica abusiva dei dintorni.

Appena dopo la biglietteria, il profumo della resina e del muschio si impongono sul chiasso turistico oltre la cinta muraria. L’animo si predispone alla scoperta, guidata anche da una segnaletica puntuale ed esaustiva. Il sentiero del Bosco di San Francesco scende a tornanti verso il fiume Tescio, sulle orme del santo patrono d’Italia, che qui veniva a ritirarsi in preghiera. Carpini, querce, ornielli. Ciclamini selvatici, biancospini, pungitopo. Ellebori, lecci, cornioli. E poi istrici, farfalle, fringuelli, capinere. Sparvieri perfino. Il bosco di San Francesco è un importante patrimonio di biodiversità, dove le essenze spontanee si accompagnano a coltivazioni umane, come testimoniano la presenza di ulivi e alberi da frutto.

I resti di un monastero benedettino del XIII secolo, con il mulino, l’ospedale e la chiesa di Santa Croce, offrono ristoro e riposo dopo circa un’ora di cammino. Di particolare interesse qui è un affresco che riproduce la Croce senza il Cristo, diventata luogo di culto e di preghiera anche per fedeli di altre confessioni.

Un sosta ed è tempo di scoprire il Sentiero del Terzo Paradiso: un’opera di land-art donata al FAI da Michelangelo Pistoletto. Il simbolo dell’infinito, riprodotto da decine di piante di ulivo, si arricchisce di un terzo cerchio e di un’antenna di acciaio, presentando una sintesi di simbologie tra la condizione umana, la natura e l’artificio.

Bosco di San Francesco: una passeggiata insolita, una meta amena e tutta da vivere. A piedi, e con il cuore.

Scoprite altri luoghi ameni. Seguiteci A Riveder le Stelle su www.ariles.it

--

--