Il cipresso. Pennellino verde.

Alberi maestri — Navigando per il paesaggio italiano.

valeria canavesi
A riveder le stelle Italia.

--

IL CIPRESSO — UN’ICONA DI ITALIANITA’.

Un tratto fine, elegante, verde antico. Una pennellata a fiamma perfetta, a colorar filari di classicità italiana, ricordi in rima e paesaggi immaginari, senza mai far bosco o confusione. Sottili, slanciate geometrie di legno forte e odoroso, buono per navigare in mare aperto e diventare Arca, sopravvivendo a diluvi universali; virtuoso nel suonare sinfonie e nell’accompagnare i defunti nel viaggio verso l’aldilà. E’ l’arte del cipresso, quella che — ricordi? — si imparava a memoria sui primi libri di scuola. Davanti a San Guido insieme al Carducci, o nell’incipit immortale dei Sepolcri foscoliani.

Cupressus sempervirens L.

Figure immortali nei paesaggi dal vivo e icone sempreverdi nei tanti capolavori dei grandi: Leonardo, Beato Angelico, Paolo Uccello e chissà quanti altri. O, nel viaggio dal sacro al profano, su etichette Made in Italy per vini, extravergini, sigari e cibi in giro per il mondo. Nel giardini all’italiana e sui poggi intorno al Garda, lungo i viali solenni di ville palladiane e nei filari frangivento a ridosso del mare, i cipressi vegliano bestemmie e vendemmie di Chianti e Sassicaia, scampagnate in bicicletta tra le colline di Giotto e la Val d’Orcia, divenuta patrimonio Unesco anche grazie a loro. Alberi benevoli e consolatori, confortano lacrime e preghiere tra pievi e cimiteri, dal giorno in cui Ciparisso uccise un cervo e divenne albero, regalandogli il nome.

Il più antico è a Villa d’Este in Tivoli, acciaccato ma tenace, con i suoi legni spogli. I più monumentali vivono a Villa Verucchio, nel riminese; presso il santuario di Nostra Signora a Vernazza; al cimitero di Ceneda; a Mercatale in provincia di Arezzo; a Orta San Giulio nel novarese. E in tanti altri luoghi, tutti da scovare e ammirare con lo sguardo rivolto all’insù.

Il cipresso, albero dell’immortalità e dell’anima che sale al cielo, legno della Croce e auspicio etrusco di fertilità. Pennellino verde sapiente ed elegante, che disegna paesaggi d’Italia, dentro e fuori di noi.

Per conoscere altri Alberi Maestri, seguiteci A Riveder le Stelle su www.ariles.it

www.ariles.it

www.ariles.it

--

--