Presentato il piano digitale regionale 2013–2015

Agenda digitale dell'Umbria
AdUmbria
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3 min readAug 20, 2013
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’innovazione, agenda digitale e sistemi informativi Fabio Paparelli, ha preadottato il piano digitale regionale 2013–2015, unitamente ad un pacchetto di interventi per imprimere una decisa accelerazione al processo d’innovazione dell’Umbria.

“Le azioni contenute nell’Agenda digitale dell’Umbria — afferma Paparelli — rappresentano una sfida prioritaria per lo sviluppo dell’economia della conoscenza, decisiva per il futuro della regione, attraverso cinque missioni fondamentali da realizzare pienamente e che riguardano: il potenziamento delle infrastrutture digitali (reti a banda larga e data center); lo sviluppo della piena cittadinanza e dei diritti esigibili in digitale; la diffusione di competenze digitali e quindi l’inclusione digitale; l’aumento attraverso l’ICT della competitività del sistema delle imprese; la digitalizzazione nei settori della qualità della vita e della salute. Ad esempio — prosegue l’assessore — per le infrastrutture digitali sarà prioritario il collegamento in fibra ottica di scuole ed ospedali del territorio; per la cittadinanza digitale saranno attivati progetti per collegare automaticamente le banche dati dei vari enti pubblici e per pubblicare sul web tutti i dati non coperti da privacy (open data); per sviluppare le competenze digitali si punterà a sostenere sul campo scuole ed imprese, e su progetti mirati per i giovani e per l’invecchiamento attivo; per la competitività delle imprese sono in via di definizione i nuovi “bandi TIC” ed altre iniziative; per la salute elettronica si potranno pagare e prenotare online le prestazioni sanitarie ed avere la consegna dei referti in via telematica”.

Il Piano digitale regionale verrà portato in partecipazione, a partire da settembre, nell’ambito del Tavolo dell’alleanza anche per mobilitare lo sviluppo, nel campo “digitale”, di iniziative del partenariato economico-sociale umbro che siano sinergiche con quelle della Giunta regionale.

“Una novità importante — continua l’assessore — è rappresentata dall’accelerazione nella diffusione dei dati aperti, i cosiddetti open data, ovvero del processo attraverso il quale la Regione, e gli altri enti pubblici, renderanno disponibili e in forma gratuita tutta una serie di informazioni di pubblica utilità che sono in possesso della PA e che hanno un grande valore potenziale, come ad esempio i dati pubblici relativi ai settori commerciali, turistici e sociali. Tale processo, orientato anche ad aumentare il grado di trasparenza e di partecipazione dei cittadini, sarà gestito direttamente da una taskforce di esperti e vedrà coinvolte anche le aziende sanitarie, le agenzie e le partecipate oltre a coinvolgere tutto il partenariato economico-sociale per capire quali dati pubblicare e come questi possono essere subito riusati dai privati e dall’università”.

Nuovo impulso è stato dato al progetto sull’evoluzione dell’identità digitale e per la diffusione dei servizi infrastrutturali regionali, al fine di assicurare ai cittadini modalità di accesso ai servizi telematici della pubblica amministrazione in maniera semplice e con credenziali uniche, ovvero, con l’utilizzo di un’unica username e password.

“Entro un anno — conclude Paparelli — saranno attivi nei comuni, sulla base di uno stanziamento complessivo di un milione di euro, i servizi dello Sportello unico delle attività produttive e l’edilizia (Suape)”.

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