Semplificazione e specializzazione della filiera ICT

Agenda digitale dell'Umbria
AdUmbria
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5 min readSep 18, 2015

a cura di Adalgisa Masciotti, Servizio Provveditorato, gare e contratti e gestione partecipate

riordino ITC copertinaultima

Per la Regione Umbria, nel campo dell’innovazione del sistema pubblico ha assunto un ruolo centrale il progetto di semplificazione e specializzazione della filiera ICT (acronimo inglese di “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”) .

Gli obiettivi del percorso sono così riassunti:

  • riduzione dei soggetti nel settore, semplificazione operativa e separazione dei ruoli sulla base delle nuove priorità fissate dall’Agenda digitale dell’Umbria;
  • favorire lo sviluppo del mercato locale del software e dei servizi ICT, nonché lo sviluppo di un ecosistema di servizi applicativi/telematici anche in una logica pubblico-privato ed in collaborazione con le Università ed altri centri di ricerca e di alta formazione del territorio;
  • valorizzare le professionalità e le competenze specialistiche esistenti;
  • risparmio della spesa di sistema, implementando modelli di organizzazione snella e attraverso efficientamento ed economia di scala sui servizi del complesso del sistema pubblico;
  • eventuale dismissione di tutte le attività non connesse alle seguenti nuove mission:
  1. infrastrutture tecnologiche digitali (reti, data center, sicurezza);
  2. servizi infrastrutturali (piattaforme abilitanti trasversali);
  3. servizi di diffusione della conoscenza nell’ecosistema umbro dei servizi applicativi/telematici.

Elemento centrale del progetto è la riduzione delle strutture societarie che operano nel settore, passando da 6 società (tra cui un consorzio di natura pubblica) a 2 consortili: Umbria Salute scarl e Umbria Digitale scarl. In questo modo la semplificazione del sistema delle partecipate si combina con la specializazzione di compiti e funzioni.

Umbria Salute scarl, partecipata esclusivamente dalle aziende sanitarie, a servizio del sistema sanità della Regione e delle istanze di ammodernamento dei servizi sanitari a tutela della salute, annovera tra le sue competenze la Centrale regionale di acquisto per la sanità (Cras) che consentirà di razionalizzare la spesa sanitaria per forniture e servizi.

Umbria Digitale scarl, è invece a servizio dell’intero sistema della Pubblica Amministrazione regionale (come Scuole, Università e Comuni), partecipata dalla Regione e dagli altri Enti pubblici. Ha tra i suoi compiti il completamento delle infrastrutture digitali, affinché la rete raggiunga tutto il territorio, e la gestione ed erogazione dei servizi informatici, telematici e per la sicurezza dell’informazione a favore del sistema pubblico e dei cittadini.

Il progetto di riordino è apparso una sfida: si richiedeva un grande impegno di metodo, di competenza tecnica — in materie, tra l’altro, non consuete nella pubblica amministrazione come, ad esempio, il diritto commerciale — e di tempestività attuativa. Il progetto ha visto inoltre l’azione combinata di più soggetti giuridici, fra loro diversi per natura (pubblici e privati) e organizzazione, disciplinati da differenti disposizioni normative, regolamentari e statutarie, ciascuno dei quali tenuto ad attuare formalità ed adempimenti fra loro anche contrastanti e disomogenei.

Ogni processo di cambiamento che coinvolge strutture consolidate genera uno squilibrio, e questo comporta resistenze, incertezze e discontinuità operative. Si è perciò resa necessaria una pianificazione esaustiva, con particolare attenzione alla tempistica, per cambiare assetti e strutture senza provocare rallentamenti o problemi nello svolgimento delle funzioni. Così le diverse attività di riordino sono state svolte in parallelo, e non in successione, a partire dall’analisi delle attività da sviluppare per ogni attore coinvolto. Poi si è costruito un programma con chiarezza di adempimenti e tempistica, e in seguito si è creato un gruppo di lavoro, con tutte le necessarie professionalità interne alla Regione e specialiste esterne. Il tutto sotto la supervisione di una vera e propria cabina di regia.

Si è iniziato il percorso con lo scorporo e la cessione di un ramo aziendale (ramo sanità) da WebredSpa a WebredServizi scarl, poi la cessione di titoli azionari alle aziende sanitarie, ora proprietarie integralmente del Consorzio Umbria Salute. In pochi mesi si è giunti alla costituzione del Consorzio Umbria Salute scarl che svolge anche le funzioni di Centrale Regionale Acquisti della Sanità.

Contemporaneamente, sono state avviate le operazioni di stima di cespiti aziendali, CentralcomSpA e WebredSpA, asseverate da esperti del Tribunale e preordinate alla elaborazione del progetto di fusione per incorporazione e trasformazione delle due società in un Consorzio “Umbria Digitale Scarl”, tale percorso è stato complesso e articolato con tempi scanditi e disciplinati dal codice civile.

Parallelamente è stato sciolto il Consorzio Sir Umbria le cui funzioni e compiti sono stati attribuiti ad Umbria Digitale scarl e in parte ricondotti alla Regione. Il Consorzio SIR è un soggetto pubblico partecipato da tutti gli enti pubblici regionali (Comuni, Province, Aziende sanitarie eccetera), istituito nel 1998 come strumento di cooperazione e partecipazione degli enti pubblici regionali per un efficiente ed efficace sviluppo delle infrastrutture, strutture e servizi, tecnologicamente avanzati nel campo della informazione e della comunicazione ICT.

Lo scioglimento del consorzio Sir è stato accompagnato da una serie di operazioni per incentivare l’adesione dell’intero sistema pubblico regionale ad Umbria Digitale scarl, promossa ed incentivata anche attraverso la cessione gratuita da parte di Sir di quote minimali di partecipazione a favore degli enti pubblici operanti sul territorio regionale.

riordino ITC copia

Ciò perché gli obiettivi di Umbria Digitale scarl sono a servizio della pubblica amministrazione e dello sviluppo socio-economico del territorio attraverso le opportunità e i vantaggi offerti dalla digitalizzazione per i cittadini, le attività economiche, i servizi pubblici, la comunicazione, il benessere, la crescita e l’ammodernamento del territorio.

Tanto più ampia è la partecipazione del sistema pubblico alle finalità di Umbria Digitale, quanto più saranno elevati i risultati che si potranno ottenere.

Le operazioni di razionalizzazione e riordino del sistema ICT sono state sistematizzate anche sotto il profilo legislativo con l’elaborazione e approvazione di un disegno di legge che oltre a costituire la base istituzionale normativa dell’intero impalcato, contiene la disciplina del sistema regionale ICT ed è strategicamente allineato nel delineare gli sviluppi futuri agli obiettivi dell’Agenda Digitale Umbria.

L’iter legislativo si è concluso il 29 aprile 2014 con la legge regionale n. 9, Norme in materia di sviluppo della società dell’informazione e riordino della filiera ICT (Information and Communication Technology) regionale.

Nella prima metà del maggio 2015, con l’attestazione da parte del Tribunale dell’assenza opposizione di eventuali creditori, si è verificata l’ultima condizione tecnica per l’operatività di Umbria Digitale Scarl.

Pertanto, in poco più di un anno, sono state portate a compimento le principali operazioni societarie di riordino del sistema regionale ICT, conseguendo con ciò il risultato di limitare il periodo transitorio nell’esercizio sociale 2014. Altri adempimenti, a carattere residuale, verranno realizzati nel corso del 2015.

Già da questo anno il sistema pubblico regionale (ovvero tutti gli enti pubblici che hanno aderito e quelli che vorranno aderire) e, in particolare, la Regione hanno a disposizione la strumentazione organizzativa specialistica adeguata da mettere in gioco per conseguire gli obiettivi dell’Agenda Digitale europea e italiana come declinata e contestualizzati per il territorio e la collettività regionale nell’ Agenda Digitale per l’Umbria.

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