Università e Regione insieme per l’Agenda digitale dell’Umbria
Firmato oggi a Perugia, presso Palazzo Donini, il Protocollo d’intesa tra Università degli Studi di Perugia e Regione per l’Agenda digitale dell’Umbria. Alla presenza della Presidente Catiuscia Marini e del Magnifico rettore Franco Moriconi, è stato preso l’impegno reciproco tra i due enti con obiettivi comuni per il territorio: la promozione della ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica nel settore Ict, la diffusione delle competenze digitali e l’uso consapevole dei social network, lo sviluppo del ruolo stesso dell’Università e dei centri di ricerca rispetto al tema del digitale e al territorio, e lo sviluppo di temi portanti dell’Agenda, come gli open data, l’open source, l’open access e l’open gov, in connessione alle attività del Centro di competenza sull’openness (Ccos).
Gli impegni sono specifici: l’Unversità si impegna a promuovere il tema della cultura e delle competenze digitali all’interno dei corsi, ad attivare master sui temi dell’Agenda digitale e a diffondere online i progetti di ricerca portati avanti nell’ultimo trienno su questi temi. La Regione si impegna a valutare nella programmazione europea azioni di sostegno sulla ricerca sui temi dell’Agenda digitale. Si impegna inoltre ad attivare il progetto Misurare l’agenda digitale, per valutare l’impatto effettivo del Piano digitale regionale. Mette infine a disposizione le proprie piattaforme a riuso e in cloud, e i servizi infrastrutturali della Cn-Umbria, in modo che l’Università degli Studi di Perugia possa adottarli nei propri servizi digitali a partire dal sistema di identità digitale regionale FED; ciò comprende anche le infrastrutture della RUN e il Data center regionale unitario (DCRU).
Sia la Presidente che l’assessore Fabio Paparelli hanno sottolineato l’importanza della formazione sulle competenze digitali. “Anche i nativi digitali hanno bisogno di acquisire le competenze per orientarsi, mentre le generazioni adulte o anziane hanno bisogno di superare il digital divide culturale”, ha detto la Presidente, mentre Paparelli ha ricordato alcuni dei risultati positivi ottenuti finora nel cambio di paradigma verso una Pubblica amministrazione digitale: il Suape, adottato da oltre 900 enti pubblici sul territorio nazionale e premiato allo Smau di Roma, e il portale Open data dell’Umbria.
