Racconti di agenzia.
La Coppia Creativa.
E come uscirne. O entrarne.
Coppia creativa. Parliamone.
Vi diranno che è la fine del mondo, vi diranno che è inutile. Vi diranno che è utile.
Boh, alla fine se non sapete fare tutto da soli, che siate art o copy l’altro 50% mi dispiace dirlo, vi serve.
Il problema dove sta? Beh, il problema è che è come un matrimonio. Passate 12 ore assieme e poi a volte vi prendete una pausa (santi banner?) oppure divorziate per la felicità di uno o di entrambi.
Se siete fortunati la vostra metà la incontrate in stage e poi un po’ per sfiga un po’ per voglia vi muovete assieme, se siete meno fortunati il primo anno lavorate con chiunque, anche con l’account perché è quello che passa al convento (nulla da togliere ma la razionalità abbonda.)
La verità, almeno per me, è che in entrambi i casi siete fortunati. Nel secondo imparate che le persone hanno caratteri diversi, modi di lavorare diversi e che non tutti sono come noi. Nel primo, beh nel primo hai un po’ il salame sugli occhi ed è come la prima cotta. Spaccherete il mondo nel vostro piccolo e prima o poi vi renderete conto che è anche bello cambiare e che l’amore è litigarello.
Le regole però alla fin fine sono semplici:
- Abbiate la stessa visione (altrimenti uno dei due trascinerà sempre la coppia);
- Non litigate (non sempre: litigare fa anche bene);
- Non parlatevi sopra (siete una coppia, lavorate in sintonia);
- Se dovete discutere fatelo lontano dai vostri superiori. Dai, la regola base dice che i panni sporchi si lavano a casa propria;
- Litigate (e qui voglio dire discutete, fomentatevi, ragionate assieme fino allo sfinimento perché non deve esistere nulla che non volete e non potete risolvere assieme).
Ci saranno agenzie che vi vorranno in coppia, agenzie che vi vorranno separare e agenzie che vi vorranno un po’ amico/a di tutti.
Divertitevi, non fate drammi e poi fate un po’ quello che vi pare. Alla fine l’importante è che vi facciate portfolio.
Anche da soli eh.
Quindi come entrarne è scritto, come uscirne… eh.
