Moving to Italy — Season 1 finale

Agui Melo
Aguinaldo Melo
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2 min readJul 19, 2022

Non basta voler dire senza qualcuno che ascolti, non basta avere un’idea se non si ha la piattaforma e lo strumento per svilupparla.

Questo progetto di tornare al mondo accademico, e con tutta la fede possibile trovare risposte alle domande che mi hanno rubato il tempo del sonno.

In questa storia, l’Università della Calabria è stata una grata sorpresa. Non avevo mai avuto l’idea di vivere in Italia, o di imparare l’italiano.

I professori, in particolare Giussy Gallo, Emmanuele Fadda, Alessandra Campo e Anna de Marco, mi hanno aiutato a vedere cose che non avevo mai avuto l’opportunità di vedere. Da l’inizio io sapevo molto bene che l’Università per studi umanistici non è i laboratori, non è imparare il software X o Y. Ma i pensieri. La forma che se vede il mondo e la comunicazione.

Quindi, abbiamo solo un altro anno. Spero che in questo breve periodo mi sia permesso di condividere un po’ della storia dei miei errori lavorando come giornalista, della cosa giusta che ho fatto in questa storia raccontando le storie degli altri.

Nel 2014 ho avuto questa idea folle che ha avuto che tornare all’inizio, al luogo che nella prima volta sono venuto e uscito frettolosamente perché aveva un posto per lavorare, per fare le cose.

Ora, il desiderio, la necessità è di capire le cose. Questo è davvero complesso perché stiamo parlando di capire la comunicazione audiovisiva in un mondo che per tutta la media è stato in continuo cambiamento. Forse non in uno sviluppo, ma in una continua mutazione.

Ringrazio i professori per la pazienza, per capire mia angoscia di capire e di fare. Per me aiutarle con mio italiano “bimbo” che cresce lentamente.

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