Magnolia x soulangeana. 

L’étoile rosalilla.

valeria canavesi
A riveder le stelle Italia.

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Magnolia x soulangeana. La danza della primavera.

Signore e signori, ecco a voi la Magnolia x soulangeana. Un nome con l’incognita, che significa ibrido, e un aggettivo che parla francese, giusto tributo al suo visionario creatore. Incrocio di due varietà estremo orientali, nasce da vera étoile vicino a Parigi, nel 1826. Di vivaio in vivaio ha poi viaggiato nel tempo e nello spazio, colorando di sé interi quartieri residenziali e parchi cittadini, in tutta Italia.

Non la noti per tutto l’anno. Passa inosservata senza batter ciglio, sazia com’è degli “oooh” esclamativi con tanto d’occhi che si guadagna in quantità sul finire dell’inverno. E’ in quel momento tra il disgelo e i primi tepori, quando le giornate crescono ma le temperature non abbastanza, che lei trionfa nei giardini e non divideil palcoscenico con nessuno. Cala l’asso pigliatutto, esplodendo in biancorosa e scatenando gli applausi, nel grigiore sonnolento di parchi giochi ancora chiusi e giardini residenziali spogli per lo più. Uniche ammesse ad accompagnare il suo assolo, le sorelle damigelle stellate, che però sono più timide e defilate.

Magnolia stellata

In quella non stagione di mezzo, più alta o più bassa a seconda del tempo e degli anticicloni, lei piroetta festosa nel suo tutù chiaroviola, reginetta del ballo della primavera in arrivo.

Non si nega qualche capriccio originale, come tutte le star: fiorisce quando gli altri alberi dormono ancora, e lo fa nuda e senza foglie (quelle arriveranno poi, a farle ombra nei caldi giorni estivi).

Le più belle vivono in villa, come principesse: eccole a Villa Bellotti Baroggi Bonetti (VA), Villa Tacchi di Gazzo Padovano, Villa Taranto (VB) e Villa Passerini, Cortona.

Ornamento naturale di case solitarie e villette a schiera, la Magnolia x soulangeana è una vera luminaria del giardino, vestale di primavera e auspicio rosa ottimista della nuova stagione.

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