✅ trasformazione digitale o informatizzazione ?
…sono due concetti differenti, perché…
👉 Scrivere con una penna o una macchina da scrivere è informatizzazione; un bruco quando diventa farfalla è trasformazione.
Quindi…il cambio degli strumenti per svolgere la medesima funzione è informatizzazione, svolgo la stessa funzione con strumenti differenti.
Il bruco che diventa farfalla si trasforma e assume altre capacità, la capacità di spostarsi diversamente o vedere da altre prospettive ecc…
🔻Quindi se per esempio decido di introdurre un CRM in azienda e lo uso solo come raccoglitore di contatti (quasi fosse una semplice vecchia agenda) oppure lo uso per mandare mail più facilmente, allora informatizzo, mi sarà più facile il solo cercare un contatto ma per questo non mi serviva un CRM…. bastava raccogliere i contatti su un foglio di calcolo ed usare la funzione ordina e una piattaforma di invio mail più o meno massive.
Se invece, modifico e rimodello il mio processo di vendita per inserire il CRM e gestire così il nuovo processo, dove seleziono nuove occasioni, traccio i contatti dal sito, li qualifico, li nutro, utilizzo sistemi automatici di trasferimento delle informazioni utili alla vendita, produco nuovi dati e nuove informazioni metto a disposizione nuove informazioni e nuovi dati trasformativi e quindi metto le ali ai venditori….questa è trasformazione digitale.
🔴…il processo di trasformazione, e quindi il passaggio alle tecnologie digitali influenzerà prodotti e servizi, canali di marketing e distribuzione, processi aziendali, supply chain e nuovi partner sul mercato‼︎
👉 Insomma, i bruchi che prima non attraversavano i fiumi, oggi con le ali sono diventati farfalle❗️
➡️ Il ruolo della tecnologia è stato sempre strategico in tutta la storia dell’umanità. La tecnologia cambia la vita degli uomini, crea nuove opportunità, perché abilita nuove soluzioni e fornisce maggiori informazioni.
La trasformazione digitale, come nel XIX secolo con la rivoluzione industriale, non è solo cambio di strumenti ma è una profonda trasformazione sociale e organizzativa, che muta le funzioni, abilita nuovi campi, apre nuovi mercati, in sostanza cambiano completamente i modi di fare.
Se s’innalza il livello tecnologico, vengono poste le basi per il cambiamento che in azienda diventa realtà grazie alle conoscenze delle nuove figure professionali sempre più specializzate, le quali sanno utilizzare appieno le potenzialità dei nuovi strumenti. La tecnologia si limita a fare da apripista per il cambiamento che diventa però possibile e piena, solo con un nuova cultura organizzativa, che entra in azienda e si diffonde grazie al lavoro dei professionisti del futuro di cui parleremo più avanti.
✅ I leader devono avere l’abilità di favorire il processo di trasformazione digitale e di informatizzazione che sono si, due concetti diversi, ma in realtà coesistono e si alimentano a vicenda.
🌀l’informatizzazione?
E’ l’introduzione di sistemi informatici, volti a ottimizzare le tempistiche lavorative. Quindi diciamolo chiaramente per evitare i troppi fallimenti (che si vedono in giro), ovvero software attivati sia costosi o gratuiti che restano inutilizzati.
👉 In sintesi, la software selection viene dopo, prima si deve decidere come si vuole agire sul processo. E’ necessario comprendere che non è il software che fa la differenza.
🌀la digitalizzazione?
Non si tratta di un semplice cambiamento ma di una vera e propria trasformazione, il cui punto di partenza è costituito dai processi. Non si tratta e non si deve trattare della mera sostituzione di un software, ma di un poliedrico e complesso insieme, di tematiche strategiche, organizzative e di processi da porre in evidenza, fronteggiare, e avviare.
👉 Il primo passo verte sulla presa in esame di ogni singolo processo e sulla scelta del software, di primo acchito giudicato come migliore. Per qualsiasi attività, il mercato propone una miriade di opportunità e l’ausilio di esperto conoscitore di possibili alternative sarà determinante. Il software, però, da solo non è sufficiente, perché senza il know-how ma soprattutto di una abitudine e l’adozione di nuove soluzioni da parte delle persone, i miglioramenti restano solo teorici.
✅ ➡️ L’intento di base di un processo di digitalizzazione è quello di automatizzare i compiti a basso valore aggiunto, affinché le persone possano orientare tutte le proprie energie e l’impegno verso attività a più alto valore aggiunto.
👉Il secondo, è comprendere il peso specifico ricoperto dalla gestione dei progetti in real time. In questo modo, l’organizzazione risparmia tempo e denaro, investendo la massima attenzione su attività che, in determinate fasi della giornata, possono avere picchi elevati di carichi di lavoro.
👉 e soprattutto…, i leader, devono concentrarsi sul miglioramento del processo lavorativo, grazie al ruolo strategico dei modelli predittivi perché, i compiti e le prestazioni possono sensibilmente migliorare se i leader hanno doti di problem solving fuori dal comune.
In conclusione…
non basta informatizzare❗️…il solo strumento non è sufficiente a fare la differenza, non basta a fare innovazione e a supportare la crescita, oltre che l’espansione e la concorrenza più evoluta e preparata.
È necessario partire dai processi per introdurre trasformazione digitale vera, però prima ancora il leader che affronterà questa sfida, il Chief Digital Officer (CDO), (consulente esterno o C-level interno) deve creare attorno a sé in azienda il team su cui seminare la cultura della trasformazione, quella che crea il vero cambiamento e che contamina l’azienda intera.
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