C’è crisi. Solo per te.

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Andrea Petruccio | Blog

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Sembra la canzone di Bugo di qualche anno fa, eppure in questi ultimi tempi è la frase più ascoltata in commercio. Come se pronunciarla ad ogni occorrenza diventi un buon auspicio per un ricevere un bel bonifico.

Alcune volte mi capita di parlare con qualche commerciante, stremato e arreso. Hanno tutte le ragioni del mondo, e mi dispiace. Poi però vedo di attività in fase di avvio o di nuovi progetti che prendono forma nel modo più distruttivo possibile. Qualche mese nella città in cui mi trovo ho visto l’inaugurazione di un nuovo negozio di caramelle e cioccolate. Gli ho dato vita media 3 mesi, un tempo minimo di durata dei risparmi residui.

E’ riuscito a sopravvivere per 6 mesi, con un foglietto strappato ha comunicato a tutti gli utenti che l’attività è in vendita.

Una chiacchierata con questo imprenditore di caramelle avrebbe avuto solo un tag principale: #cecrisi.

Lo continuo a ripetere sempre e a crederci veramente: la crisi c’è quando si fanno i conti sbagliati, non si ha la capacità di scegliere e ascoltare il mercato, quando i prodotti che proponi li compro su Amazon al 30% in meno, quando si investe in qualcosa solo per puro spirito personale senza porsi domande e senza porre una reale differenza del perchè io dovrei scegliere questa attività, se attorno a me ce ne sono altre nove a farlo meglio. Ma quello su cui nessuno investe, è la qualità.

Dove c’è qualità, non c’è crisi.

E non dico che tutte le attività debbano proporre la qualità, dico che in questo mondo commerciale bisogna differenziarsi offrendo al cliente qualcosa che non può trovare facilmente online a prezzo inferiore.

Apriti la tua bella cioccolateria ma scegli dei prodotti unici, seleziona aziende artigianali che un cittadino normale non conoscerebbe mai, prova a far emozionare i tuoi clienti vendendo qualcosa di unico, introvabile dal gusto e dalla qualità.

Falli venire da te, anche se sei nascosto nel vicolo.

E comunica porca miseria, con tutti i mezzi che hai a disposizione. Facci sapere a tutti noi che sei uno nuovo, il tuo negozio è lì dietro e perché dovremmo venire. Regala cioccolatini all’apertura, prendi delle hostess che girano in piazza travestite da Gianduiotto, e punta un buon 30% sulla comunicazione in grafica, ma fatta bene.

Racconta di più un buon invito fatto bene, che mille promesse.

Non è che perché faccio questo lavoro voglio pubblicizzarmi, ma ci credo fortemente e i risultati nel tempo mi danno la forza di crederci.

Due sono le prospettive in questo periodo commerciale: orientarsi al prodotto molto economico e puntare tutto sul prezzo da hard discount o virare verso il lusso con prodotti costosi o semi costosi, che nonostante siano in minor quantità i benestanti, sono anche quelli che spendono tanto in più.

E poi il nuovo settore Salute. Che siano prodotti Bio, Vegan, Vegetariano o sostenibile tirano e hanno quella nicchia che spende.

Se scegli poi di vendere i Lindt o i Kinder, è meglio che non apri un bel nulla e conservi i tuoi risparmi per un biglietto aereo verso oriente.

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