Le Apps non avranno più successo.

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Andrea Petruccio | Blog

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Complicato il mondo delle Apps. Sembrava fosse un boom fino a qualche annetto fa, tutto girava attorno a esso. Tanti investimenti in nuove startup, corsi di programmazione di applicativi in tutte le accademie, e tanta speranza nel futuro.

Le cose sono cambiate, e queste Apps non hanno più la forza di un tempo.

La prova della verità è sbloccare il proprio dispositivo per vedere che tranne le più indispensabili (Facebook — Twitter — Gmail — Instagram — e poche altre) le altre sono inutilizzate e morte lì nelle cartelle.

Usiamo sempre le stesse Apps, quelle poche apps.

Siamo bombardati da mille app che fanno la stessa cosa, e non ce ne fotte se l’altra simile — seppur fatta meglio — promette l’impossibile.

I download tendono sempre a decrescere nel tempo e mi chiedo che senso avrebbe scaricare una quarta app di aggregazione di notizie se ho già Flipboard.

Le notizie ormai si leggono solo su Facebook, seguiamo le pagine dei giornali che riteniamo più interessati e leggiamo tutto lì. Questo diventerà il vero aggregatore di informazione in futuro. Tutto girerà all’interno di Facebook perché è il luogo che più frequentiamo da mobile.

E penso che un domani compreremo tutto o in parte da qui, tutto si svilupperà su applicativi presenti in Facebook in cui l’utente verrà ricordato che domani sarà il compleanno di Riccardo e sarà possibile inviare un bel regalino da scegliere sui principali store, con dedica ovviamente.

Tutto girerà tramite Facebook.

Credo invece che nel tempo funzionino Apps basate sui servizi specialistici; Enjoy per prenotare l’auto, Netatamo per controllare la casa smart e i giochi. Che rientreranno in futuro sempre sotto Facebook.

L’anno scorso ho realizzato per un cliente tutta la parte di UI/UX per un’app di calendario. Veniva semplicemente proposta una differente gestione degli appuntamenti. Si vedevano all’interno di un cerchio di diversi colori, e secondo l’ideatore dovrebbe essere pure più comodo.

Ho sempre avuto i miei dubbi.

Ci ho lavorato e mi sono divertito a svecchiare una grafica antica e passata che non so come l’abbiano ideata, e mentre me la facevano provare mi sono detto: Ma davvero le persone, di quelle da mille impegni, useranno quest’app ancora non progettata bene per segnarsi i loro appuntamenti? Io mi sarei affidato ad un mega big del settore. E per di più, il prezzo era di 2,99 euro.

Non so come sia andata a finire, io dopo averla avuta in prova per terminare il lavoro non l’ho mai usata.

Questo mondo è esploso da pochi anni, ha cacciato fuori tantissimi progetti e ora il tempo piano piano li sta pulendo verso un’aggregazione di massa per semplificarci la vita e avere più spazio in memoria.

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