Presto l’app Immuni grazie alla collaborazione “Gapple”

Il 10 aprile Apple e Google hanno annunciato la loro collaborazione facendo nascere ironicamente la “Gapple” e in questi giorni hanno rilasciato il loro prodotto.

Considerata l’emergenza sanitaria in atto, era fondamentale arrivare a una soluzione nel più breve tempo possibile e i due colossi americani hanno fatto un primo passo in questa direzione lanciando in tempi record la base del sistema di tracciamento per i contagi da Covid-19.

Come funziona

Varie sono state le polemiche e gli ostacoli incontrati da chi già nelle settimane scorse aveva provato a creare uno strumento che aiutasse a tracciare i contatti dei contagiati, senza tuttavia giungere a un prodotto finito e utilizzabile.

In alcuni Paesi come Cina, Corea del Sud, Taiwan e Israele il tracciamento dei contatti ha rappresentato fin dall’inizio un punto fondamentale per combattere il Covid-19. Questi Paesi hanno poco a poco fornito agli strumenti di tracciamento utilizzati anche dati sensibili delle persone infettate, le registrazioni delle telecamere di sicurezza, le transazioni effettuate tramite carta di credito e la localizzazione degli utenti. In Italia e in molti altri Paesi questi dati sono privati e protetti, motivo per cui si è ripiegato sulla tecnologia Bluetooth.

Gapple ha lanciato un’interfaccia (API) che, come dicevamo, si basa su una tecnologia Bluetooth. Gli utenti che si troveranno esposti al contagio verranno avvisati tempestivamente tramite una notifica immediata. Non ci saranno vincoli nazionali poiché, grazie alla base di sviluppo comune e nel rispetto della privacy, saranno visibili anche gli utenti stranieri. I vari Governi adegueranno le applicazioni attualmente in via di sviluppo all’interfaccia ideata da Gapple. Il prodotto è già stato richiesto da 22 Paesi, tra cui l’Italia, che lo combinerà all’app Immuni. Si tratta quindi di un primo passo nel percorso di sviluppo tecnologico dell’applicazione vera a propria, che prima di essere messa a disposizione dei cittadini verrà rapidamente testata.

Nessuna violazione alla privaci

Da sottolineare che la privacy, tema al centro di un grande dibattito, non verrà violata. Controllando la quasi totalità dei sistemi operativi a livello globale, il sistema sviluppato da Gapple ci garantisce il rispetto di un aspetto tanto importante. L’identità degli utenti sarà protetta da crittografia e beacon identificativi anonimi in continuo e rapido cambiamento. Il sistema lavorerà in background, senza accedere ai dati dei dispositivi degli utenti, così come non registrerà la loro geolocalizzazione.

Il ministro per l’innovazione Paola Pisano ha ribadito che l’app Immuni sarà volontaria, anonima e rispettosa della privacy.

Siamo responsabili

Secondo l’Università di Oxford, nel Regno Unito, l’installazione dell’app da parte di almeno il 60% della popolazione sarebbe in grado di tenere sotto controllo un focolaio.

Le app di tracciamento saranno uno strumento utilissimo nella lotta al Covid-19 se unite ad altri strumenti altrettanto importanti, come il rispetto della distanza di sicurezza, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la capacità da parte di ogni Paese di effettuare tamponi e la loro rapidità di analisi, tra le principali.

È importante continuare a seguire le norme di sicurezza indicate ed essere responsabili.

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