Bianca Nievo

La dissidente

Elisa Di Liberato
Archiporto
2 min readApr 20, 2020

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Un atto di resistenza incarnato, una guerriera in continua lotta con la figura di donna imposta dal suo tempo. Nata nel 1531 a Vicenza, Bianca Nievo fu poetessa ed imprenditrice. Cantata come «tutta bella e tutta bòna» dai poeti della città, bollata come eretica dall’Inquisizione, morì strangolata «a mezzanotte del 28 febbraio 1588». Bianca — come tantissimi altri nobili vicentini del tempo — aderì al Calvinismo. Tra questi ci fu anche Iseppo da Porto (1500–1580), amico di Palladio e fondatore del Palazzo della Molina. Ma Bianca fu l’unica a pagare con la vita.

Bianca abitava col marito Giacomo Angaran — grande amico del Palladio, che gli dedicò due dei suoi Quattro Libri dell’Architettura — in un palazzo a Vicenza. Era lei a mandare avanti la casa, con grande autonomia ed emancipazione, mentre il marito faceva la bella vita a Venezia, spendendo in giochi e scommesse.

Nel momento in cui sperimentò difficoltà economiche si dedicò in prima persona al commercio della seta tra Lione e Venezia, trattando direttamente la qualità del prodotto con i filatori. Bianca Nievo è l’espressione di una nobiltà capace di riconoscere sia il valore della cultura che quello del commercio, e proprio per questo pronta a diversificare gli investimenti nei momenti di crisi. I due figli maschi vennero educati dal padre come ferventi cattolici, diventarono militari e combatterono per la monarchia spagnola. Bianca si occupò invece in prima persona delle due figlie Cillenia e Beatrice, a cui trasmise valori diametralmente opposti.

Le lettere scoperte nell’archivio privato di famiglia ci danno un’idea del suo carattere deciso: «quando io le parlo va fora de ogni rasòn» scrive la figlia Beatrice al padre.

Dopo la morte della madre, Cillenia e Beatrice fuggirono a Ginevra per scappare dall’Inquisizione. Visse in una Vicenza lacerata in questioni religiose e lei stessa morì, accusata di eresia, l’ultimo giorno di Carnevale del 1588.

Bibliografia: Andrea Savio, Bianca Nievo’s tenacity. New documents on poetess, religious dissident and aristocratic merchant Bianca Nievo and her daughters Beatrice and Cillenia in the Early Modern Venetian Republic, in stampa.

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