Laura Thiene

La mercante

Elisa Di Liberato
Archiporto
1 min readApr 27, 2020

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Se fosse nostra contemporanea, Laura Thiene sarebbe ben aggiornata sulle ultime novità dalla Silicon Valley e sulle startup tecnologiche. Le carte dell’Archivio Porto dimostrano che la nobiltà vicentina del ‘500 si interessava non solo di agricoltura, ma anche di commercio. Tra i mercanti troviamo anche alcune nobili, come Laura Thiene che sposò Ciro Trissino, figlio di Giangiorgio, il facoltoso protettore di Andrea Palladio.

L’aristocrazia investiva in prima persona nelle “arti meccaniche”, ossia in quello che oggi chiameremmo “nuove tecnologie”. La cosa non è semplice da dimostrare perché gli intellettuali più ascoltati dell’epoca disprezzavano la mercatura affermando che era «meglio ridursi a vivere di un’esigua rendita insomma, piuttosto che cercare di risollevarsi attraverso mestieri lucrosi, ma vili».

È stato oramai assodato che ancora nel tardo Cinquecento le élite nobiliari erano attive nel contesto proto-industriale della pedemontana veneta e in particolare nelle realtà di Vicenza e Verona.

Bibliografia: Edoardo Demo, Mercanti di Terraferma. Uomini, merci e capitali nell’Europa del Cinquecento, Milano, 2012, p.757, 77 e 77n.

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