Inter ieri, oggi, domani: i giovani che si giocano le loro carte a Pinzolo — Parte Seconda

Redazione FabbricaInter 2011-2015
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6 min readJul 16, 2011

Continua la carrellata sui giovani che hanno giocato l’amichevole contro il Trentino Team giovedì 14 luglio 2011

Luca Caldirola

Luca è un ragazzo di 20 anni di Desio che dal 1999 (cioé da quando ha 8 anni!) milita nell’Inter. Secondo voi che squadra tifa? E’ un centrale difensivo mancino, che talvolta ha giocato anche terzino, di stazza notevole e titolare dell’Under 21 azzurra. Con le giovanili dell’Inter ha vinto tantissimo ed è stato anche Capitano della Primavera due anni fa.

Mourinho lo aveva aggregato alla prima squadra durante il suo ultimo anno nerazzurro, aiutandolo a crescere, ma senza dargli la possibilità di esordire. Alla fine della stagione 2010 Luca ha deciso di andare a completare la sua formazione giocando in un campionato professionistico senza allontanare il proprio cartellino dall’Inter: anziché andare in comproprietà ha preferito giocarsi le sue carte in prestito al Vitesse in Olanda collezionando 8 presenze da titolare e 3 come sostituto.

Conclusa la sua esperienza all’estero (una soluzione che la società dovrebbe prendere in considerazione per più giocatori) è rientrato alla base e metà del suo cartellino è finito nell’affare Nagatomo con il Cesena. Nonostante questo però, per espressa volontà di Gasperini, Caldirola è rimasto in nerazzurro e sarà aggregato alla prima squadra.

Se c’è un giocatore ormai formato e in grado di giocarsi le sue carte in panchina questo è Luca e sono pronto a scommettere che giocherà anche più di qualche spezzone di partita. Inoltre Caldirola conta come vivaio Inter sia per le liste di Champions League che per il Campionato, e penso sia uno dei motivi per cui è importante che rimanga da noi. A fine anno si potranno tirare le somme.

Lorenzo Crisetig

Crisetig negli ultimi due anni è stato più volte indicato come uno dei prospetti più interessanti delle giovanili dell’Inter:

classe 93, protetto ufficiale di Paolillo (speriamo non porti rogna, ndn), due anni fa ha fatto il salto da Allievi a Primavera con largo anticipo, diventando quest’anno il più giovane giocatore italiano ad esordire in Under 21 (a 16 anni).

E’ un centrocampista, più un regista vecchio stile (alla Matteoli per intenderci) a mio modo di vedere che non interno, con un ottimo mancino e buona visione di gioco. Nel primo anno in Primavera (2009/2010) ha sofferto molto il dualismo con Fossati, che alla fine tra una pressione e l’altra è riuscito nell’intento di tornare a giocare nel suo Milan, liberando lo spazio per il giovane friulano. Nell’ultimo anno da titolare della Primavera di Pea ha mostrato meno di quanto mi aspettassi, ma forse perché le aspettative che si sono create intorno a lui sono grandissime: è anche importante notare come sia maturato nel fisico a scapito un po’ della velocità di esecuzione.

Anche nell’amichevole di ieri ha mostrato sia i suoi pregi che i suoi difetti, nascondendosi un po’ troppo e sfruttando troppo poco la sua facilità di calcio. Tra Primavera e prima squadra questo sarà l’anno in cui mostrare tutte le sue qualità. Considerata l’importanza che gli viene data dalla dirigenza è difficile immaginare che giochi altrove che non sia l’Inter e ogni richiesta di inserire parte del suo cartellino in altri affari è stata rifiutata.

Daniel Bessa

La storia di questo fantasista brasiliano (dal doppio passaporto) classe 93 è piuttosto complicata: ogni anno d’estate sembra essere sul punto di lasciare l’Inter. L’anno scorso, quando stava completando il suo percorso con gli allievi, sembrava sul punto di tornare in Brasile per stare vicino alla famiglia, incompreso nella sua grande classe dalla macchina macina profitti delle giovanili delle big italiane.

Fortunatamente è rimasto ed è stato aggregato alla Primavera nonostante la giovane età. Purtroppo la qualità sopraffina dei suoi piedi non l’ha aiutato a trovare un posto da titolare nella muscolare Inter di Fulvio Pea, e questo ha fatto ritornare in auge alcuni malumori, complici anche le pressioni e le offerte molto concrete che sembrano provenire dalla Terra d’Albione (da una squadra con la maglia blu, diciamo, ma sono indiscrezioni, ndn).

Anche ieri in amichevole ha messo in luce le sue migliori qualità: è forse il ragazzo delle nostre giovanili che dà del tu al pallone con maggiore confidenza, esibendo giocate di altissima scuola che lo marcano come un predestinato. A volte si cercano grandi fuoriclasse lontano per poi scoprire di averli in casa. Nelle partite che gli ho visto disputare sia al Facchetti che in televisione (al Viareggio per esempio) ha mostrato anche una grandissima voglia di correre per novanta minuti, a volte a scapito della lucidità che gli permetterebbe di emergere ancora di più.

Al momento il suo più grosso limite è la statura, ma non sarebbe il primo giocatore di poco più di un metro e settanta a fare la differenza nonostante il fisico (Sneijder tanto per citarne uno). Ho grandissime aspettative e spero che resista alle sirene straniere decidendo di legarsi all’Inter per giocare da titolare in una Primavera (quella di Stramaccioni) che sarà certamente votata allo spettacolo e in una prima squadra in cui i giovani avranno lo spazio che meritano. Forza Daniel!

Denis Alibec

Denis è arrivato all’Inter due anni fa per mezzo milione di euro dopo aver giocato nella Serie A rumena per un’intera stagione. Si è conquistato il posto da titolare in Primavera di cui è stato Capitano più volte quest’anno per anzianità, ed ha esordito quest’anno in Serie A con due presenze. E’ un attaccante mancino di discreta potenza e tecnicamente una spanna sopra alla categoria in cui ha giocato quest’anno. Nelle giovanili non ha più niente da dire.

Il grosso limite di Denis è quello caratteriale: tende ad essere discontinuo, a reagire un po’ sopra le righe e talvolta a

cercare troppo la soluzione personale nonostante tutto. Probabilmente lo spendere un anno in una categoria come quella della Primavera dove non aveva più molto da dire non gli ha giovato da questo punto di vista. Con l’abbondanza che abbiamo in attacco lui è sicuramente una delle pedine più papabili per possibili scambi e per abbassare il costo cash di alcune operazioni. Sono certo che giocherà in Serie A anche se non sono per nulla sicuro che il suo futuro sia in un top team. Ovviamente sono felice quando mi smentirà. :)

Samuele Longo

Punta centrale classe 92 formatosi nelle giovanili del Treviso. Nel 2009 arriva all’Inter e gioca metà stagione nella Primavera e poi passa in prestito al Piacenza per cercare di giocare il più possibile. Rientra alla base e gioca un’altra metà stagione in Primavera caratterizzandosi per il rincalzo più prolifico della squadra di Pea: me lo ricordo almeno due volte entrare e infilare la porta in rete nel giro di pochi minuti. A gennaio è andato in comproprietà alla Primavera del Genoa, ma quest’anno dovrebbe rimanere a disposizione del neo tecnico delle giovanili nerazzurre Stramaccioni.

A me personalmente ricorda moltissimo Spillo Altobelli: spilungone, sempre alla ricerca della palla per dare di sponda o per buttarla dentro, con grande senso del gol. Non sono sicuro che abbia un futuro nell’Inter, ma è certamente un ottimo prospetto e un ragazzo che non ha esitato ad allontanarsi dall’Eldorado nerazzurro per giocare di più e crescere. Le sue doti le avete potute vedere tutti anche nell’amichevole contro il Trentino Team: è entrato e nel giro di una decina di minuti ha siglato il 6–1. Ha proprio il fiuto del gol!

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