Primavera — Torneo di Viareggio: Inter-Reggina 2–0 — Splendlido!

Redazione FabbricaInter 2011-2015
archivio fabbrica
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3 min readFeb 10, 2012

La Primavera di Stramaccioni affronta la Reggina per trovare i tre punti che gli darebbero la certezza della qualificazione. Il copione della partita è scritto in partenza: Reggina chiusa e guardinga, Inter che senza rischiare (con un doppio pareggio nell’altro match si qualificherebbe comunque) cerca di fare la partita. In campo il mister rinuncia a Duncan in mezzo per lasciare Romanò a dare man forte a Crisetig; davanti Livaja largo a destra, Alborno a sinistra e Bessa a suggerire per Longo unica punta con il compito di tenere palla e colpire.

Il primo tempo è un monologo nerazzurro con Longo che due volte di testa e una di piede non riesce a inquadrare la porta e quando lo fa trova il portiere avversario Leone. Anche Bessa pescato da uno splendido lob di Alborno (che insieme a Romanò svolgono un grandissimo lavoro come mietitori di gioco) cerca il colpo a giro ma trova l’estremo difensore calabrese. Al 45esimo quando i tifosi temono l’ennesima partita con tantissime palle gol prodotte e nessuna concretizzata, Samuele Longo segna nell’azione più complessa: stoppa, protegge il pallone, sfrutta il rimpallo e di controbalzo trafigge il portiere. Vantaggio meritato e tutti negli spogliatoi.

Nel secondo tempo l’Inter controlla il risultato e la Reggina prova a ribaltare la partita scoprendosi. Nei primi 15 minuti due contropiedi nerazzurri rischiano per poco di dare la seconda mazzata alla Reggina, ma Livaja trova il palo e in altre occasioni Longo e Bessa non si intendono a puntino. Tutta la furia amaranto però produce solo un tiro su ribattuta del corner (Di Lorenzo, il capitano) e un’azione solitaria di Da Silva (emulo nella pettinatura di Neymar). L’Inter rifiata e con l’ingresso in campo di Duncan per Alborno torna al 4–3–2–1 con Livaja largo a destra, Bessa dietro a Longo. Dopo altri dieci minuti anche Livaja lascia il posto a Terrani, e invertiamo la fascia della seconda punta: sulla sinsitra Terrani fa il bello e il cattivo tempo. Ma è Crisetig sulla fascia sinistra a raccogliere un rinvio, andare in percussione, crossare per Spendlhofer (che non si capisce bene cosa ci facesse in mezzo all’area) che tira di sinistro, vede la palla parata e ribadisce in rete di destro per il definitivo 2–0. C’è tempo al 92esimo per un rigore sbagliato da Duncan con la testa già negli spogliatoi, ma l’Inter è agli ottavi di finale, meritatamente. Forza ragazzi!

Inter-Reggina 2–0
Marcatori: 44' Longo, 89' Spendlhofer.

Inter (4–2–3–1): 1 Di Gennaro; 6 Pecorini, 18 Spendlhofer, 14 Kysela, 3 Mbaye; 8 Romanò, 4 Crisetig; 19 Livaja (79' Terrani 7), 10 Bessa (90' Falasca 16), 11 Alborno (69' Duncan 5); 9 Longo.
A disposizione: 12 Sala, 2 Giannetti, 7, 13 Pasa, 17 Forte, 22 Vojtus, 24 Benassi.
Allenatore: Stramaccioni.

Reggina (3–4–2–1): 1 Leone; 18 Nucera, 8 Cianci, 11 Di Lorenzo; 9 Costanzo, 10 De Silva, 5 Bontà (54' Maita 15), 13 Liberacki (79' Paviglianiti 19); 6 Brunori Sandri, 2 Akrapovic (59' Cherillo 7); 14 Louzada e Silva.
A disposizione: 12 Anishchenko, 3 Akuku, 4 Basso, 16 Malara, 17 Menge Ngomba, 20 Rubal.
Allenatore: Venuto.

Arbitro: Baroni di Firenze
Ammonti: 29' Costanzo, 49' Longo, Maita 58'.

@_NERO

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